La scoperta dei ricercatori della Federico II e del CEINGE-Biotecnologie avanzate: il latte vaccino fermentato con il probiotico L.paracasei CBA L74 inibisce l’infezione da Rotavirus
In piena emergenza per l’epidemia determinata dal nuovo Coronavirus COVID-19, una buona notizia arriva dai risultati di uno studio condotto al CEINGE-Biotecnologie avanzate di Napoli dal team di ricerca coordinato da Roberto Berni Canani, professore associato di Pediatria presso il Dipartimento di Scienze Mediche Traslazionali dell’Università Federico II di Napoli.
Il lavoro, che verrà presentato al prossimo Congresso Mondiale di Gastroenterologia e Nutrizione Pediatrica a Copenaghen, dimostra l’efficacia di un alimento funzionale derivante dalla fermentazione di latte vaccino con il probiotico L.paracasei CBA L74 nel proteggere le cellule epiteliali umane dall’infezione da virus a RNA, come appunto il Coronavirus COVID-19. I ricercatori hanno infatti scoperto che esiste la possibilità di inibire l’infezione indotta da Rotavirus, un genere di virus a RNA appartenenti alla famiglia Reoviridae, che è la causa più importante di gastroenterite acuta in età pediatrica nel mondo.
«Abbiamo dimostrato – spiega Berni Canani – la contemporanea modulazione di meccanismi protettivi immunologici e non-immunologici con conseguente riduzione della risposta infiammatoria e della azione ossidativa prodotta dai virus a RNA all’interno delle cellule umane».
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Gli esperimenti sono stati eseguiti, presso i laboratori del CEINGE Biotecnologie Avanzate, uno dei centri di ricerca di biologia molecolare più avanzati a livello internazionale, con l’ausilio di un team multidisciplinare di giovanissimi ricercatori, di cui fa parte la dott.ssa Lorella Paparo e la dott.ssa Cristina Bruno, studentessa del Dottorato di Ricerca in Food Science coordinato dal Prof. Danilo Ercolini del Dipartimento di Agraria diretto dal Prof. Matteo Lorito. Lo studio è stato sostenuto con una borsa di studio finanziata da Plasmon (brand dell’azienda The Kraft Heinz Company), che da anni investe in ricerca nella nostra Regione.
La gastroenterite acuta è una causa molto comune di morbilità e mortalità in età pediatrica: si stima che un bambino di età inferiore ai 5 anni può presentare questa infezione sino a 5 volte in un anno. Secondo il Global Health Data Exchange la gastroenterite acuta è l’ottava causa di decesso in tutte le età (1.65 milioni di decessi/anno) e la quinta causa di decesso nei bambini di età inferiore ai 5 anni (446.000 decessi/anno). Sino al 40% di questi decessi è determinato dall’infezione da Rotavirus.
«I risultati della nostra ricerca confermano la potenziale importanza di strategie nutrizionali basate su alimenti funzionali per la prevenzione delle infezioni virali», sottolinea il prof. Berni Canani. «Considerando che non esistono molte strategie terapeutiche per i virus a RNA, come il Coronavirus COVID-19, sono molto utili studi di questo tipo per testare l’efficacia di nuovi alimenti funzionali per la protezione nei riguardi dei virus a RNA nell’uomo».
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