Ad Empoli presentato il volume che delinea il metodo Sismax per gestire le maxi emergenze. Gelli (FIS) ribadisce: «Pandemia non è finita»
«L’emergenza Covid ha fatto ben comprendere come la Protezione Civile, nonostante resti uno strumento fondamentale nella gestione delle maxi emergenze, si sia trovata in grande difficoltà nella gestione di una maxi emergenza non convenzionale come la pandemia. Dall’esperienza maturata in questi mesi abbiamo imparato come migliorare il nostro intervento». Così Federico Gelli, presidente della Fondazione Italia in Salute, questa mattina ad Empoli nel corso della presentazione del volume “La gestione del rischio nelle maxi emergenze. Il metodo Sismax“, ha fatto il punto sulla situazione legata all’epidemia da Covid-19.
«Abbiamo deciso di chiamarlo manuale proprio perché tende a declinare con chiarezza le modalità con le quali si debbano gestire le maxi emergenze. Presentiamo nel volume un metodo chiamato Sismax, nato proprio in Toscana, nel quale affrontiamo anche quanto accaduto con la pandemia causata dal Covid-19. L’argomento, di stringente attualità – spiega Gelli – è stato affrontato attraverso interventi dettagliati nei quali si dà conto di come gestire il fenomeno sia dal punto di vista epidemiologico che terapeutico e della gestione dell’emergenza».
Nel manuale anche tape cartacei che «potranno servire alla catena di comando dei vari operatori sanitari per la gestione delle competenze e per la scelta delle priorità a fronte di un qualsiasi tipo di maxi emergenza». La pandemia, secondo Gelli, «non è superata, dobbiamo stare sempre attenti, soprattutto durante i momenti di incontro e di convivialità. Penso ad esempio alla riapertura delle scuole: non c’è rischio solo nelle aule, ma anche nelle feste e nei compleanni».
Il volume è articolato in quattro parti. La prima parte, d’inquadramento generale, fornisce una lettura comparata tra il sistema sanitario e quello della protezione civile. La seconda parte del manuale, incentrata sulla gestione delle Maxi emergenze “convenzionali” in base alla prassi, entra nello specifico delle procedure SISmax sia a livello di centrale operativa 118 sia a livello territoriale, con approfondimenti sul “modulo sanitario”, su come pianificare una corretta gestione di eventi complessi, in presenza di rischio sanitario o di calamità, e sul triage, con la sua storia e suoi metodi.
Nella terza parte viene affrontato il tema delle Maxiemergenze “non convenzionali”, attinenti al cosiddetto rischio NBCR (Nucleare – Biologico – Chimico – Radiologico), con l’addestramento dei nuclei speciali e la descrizione della gestione del rischio biologico, radiologico e chimico, con le relative procedure SISmax di vestizione e svestizione dei dispositivi di protezione individuale. Proprio in questa parte vi è una sezione dedicata alla pandemia da Sars-Cov-2, con la descrizione di quanto accaduto, sia da un punto di vista epidemiologico che da un punto di vista clinico. Infine, la quarta e ultima parte è dedicata ai temi dell’assistenza psicologica e della comunicazione nelle Maxiemergenze nonché degli strumenti informatici a supporto del metodo SISmax.
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