A gennaio evento dell’Ordine dei Medici di Roma coordinato dalle consigliere Rosa Maria Scalise e Cristina Patrizi, alla presenza del presidente e dell’intero Consiglio
Anche i medici e le istituzioni sanitarie celebrano la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne. La celebra anche l’Ordine dei Medici dei Roma con le parole del Presidente Antonio Magi e con un evento che si svolgerà l’11 gennaio 2020, coordinata dalle consigliere Rosa Maria Scalise e Cristina Patrizi, alla presenza del presidente e dell’intero Consiglio.
«Il 25 novembre anche il nostro Ordine professionale partecipa, come già da molti anni, alla Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne e il femminicidio ribadendo il nostro impegno e supporto alla prevenzione e al contrasto di tutte le forme di violenza verso le donne», dichiara il presidente dei camici bianchi della Capitale, Antonio Magi.
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Secondo il Rapporto Eurispes su Femminicidio e violenza di genere in Italia del 2019, “mai è stata registrata una percentuale così alta di vittime femminili”: 40,3% a fronte del 35,6% dell’anno precedente (29,8% la media del periodo 2000-2018). Nel 2018 sono state 142 le donne uccise (+0,7%), 119 in famiglia (+6,3%). Gelosia e possesso ancora il movente principale (32,8%). In aumento anche le denunce per violenza sessuale (+5,4%), stalking (+4,4%) e maltrattamenti in famiglia (+11,7% nel 2018). Sono invece 94 gli omicidi con vittime femminili censiti in Italia dall’Eures nei primi 10 mesi del 2019, di cui 80 commessi in ambito familiare/affettivo e 60 all’interno di una relazione di coppia.
Estendendo l’osservazione agli ultimi venti anni (dal 2000 a oggi), le donne uccise in Italia raggiungono complessivamente le 3.230 unità, di cui 2.355 in ambito familiare e 1.564 per mano del proprio coniuge/partner o ex partner. Ad aumentare nel 2018 sono stati soprattutto i femminicidi commessi in ambito familiare/affettivo – dove si consuma l’85,1% degli eventi – ma anche le vittime femminili della criminalità comune (17 nel 2018 rispetto alle 15 del 2017), mentre diminuiscono gli omicidi maturati negli ambiti “di prossimità” (da 13 nel 2017 a 6 nel 2018 le donne uccise da conoscenti, in ambito lavorativo o di vicinato nel 2018)”.
«Nel nostro ruolo di medici chiediamo alle forze di polizia di non sottovalutare mai le denunce presentate dalle donne, alla politica di inasprire le pene, agli educatori di insegnare il rispetto delle donne e a queste di non ignorare eccessive gelosie, aggressività e, soprattutto, controlli ingiustificati sulla loro vita quotidiana. A tutti i medici chiediamo maggiore sensibilità e ascolto per le donne», ricorda Magi.