Salute 25 Ottobre 2024 11:21

Giornata dell’ictus, World Stroke Organization: “Garantire un accesso più ampio a cure tempestive ed efficaci”

In occasione della Giornata mondiale dell’ictus, che si celebra il 29 ottobre di ogni anno, la World Stroke Organization e la Royal Philips hanno redatto il documento programmatico ‘Time for a revolution in stroke care’ per definire politiche d’investimento in favore dei pazienti

Giornata dell’ictus, World Stroke Organization: “Garantire un accesso più ampio a cure tempestive ed efficaci”

Definire politiche d’investimento capaci di garantire un accesso più ampio a cure tempestive ed efficaci, offrendo così maggiori speranze di guarigione a più persone. È l’obiettivo del documento programmatico ‘Time for a revolution in stroke care‘ lanciato dalla World Stroke Organization, l’unica organizzazione non governativa globale al mondo focalizzata sull’ictus e la Royal Philips, azienda di Health Technology, in occasione della Giornata mondiale dell’ictus che si celebra il 29 ottobre di ogni anno. “L’ictus – ricorda la World Stroke Organizationv – è un evento acuto legato a una causa cerebrovascolare, che impedisce un adeguato afflusso di sangue in un’area del cervello e porta di conseguenza alla perdita permanente delle cellule cerebrali. È tra le principali cause di morte – seconda solo alle malattie cardiovascolari – e di disabilità nel mondo, con 101 milioni di persone attualmente in vita che ne hanno già sofferto e circa 12,2 milioni di nuovi casi ogni anno, in crescita soprattutto tra i più giovani”.

Il tempo è cervello

Secondo le statistiche, una persona su quattro con un’età superiore ai 25 anni è destinata a esserne colpita almeno una volta nella vita, con un’incidenza del 62% negli over 70 e del 16% tra i 15 e i 49 anni. A livello globale, i costi diretti e indiretti sono stimati intorno ai 900 miliardi di dollari all’anno, con una previsione che possano raddoppiare nei prossimi 25 anni. Grazie alle nuove tecnologie e al progresso nelle procedure cliniche, l’ictus può essere prevenuto e curato con successo a patto che il trattamento avvenga in tempi rapidi. L’assioma ‘time is brain’ (il tempo è cervello) rappresenta l’approccio più efficace nella cura di questa patologia. Ogni minuto, infatti, può essere cruciale per salvare milioni di cellule cerebrali, aumentando la probabilità di sopravvivenza o di evitare disabilità. Una delle procedure più promettenti, raccomandata anche dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), è la trombectomia meccanica, una tecnica minimamente invasiva per rimuovere il coagulo di sangue all’arteria cerebrale che lo ha causato. Tuttavia, l’accesso alla pratica rimane l’eccezione piuttosto che la regola nella cura globale dell’ictus: nel 2019, solo il 7% di tutti i pazienti con ictus ischemico in Europa ha ricevuto questo trattamento.

 

Il cambiamento in sei mosse

La scarsa attenzione alla ricerca e all’impatto in termini di costi che l’ictus ha a livello globale rappresenta un limite per garantire un accesso equo e tempestivo alla cura di questa malattia. In questo documento congiunto, allineato con le recenti linee guida dell’Oms e a cui ‘The Lancet Neurology’ ha dedicato un editoriale, Philips e World Stroke Organization propongono sei azioni programmatiche per migliorare i risultati e ridurre i costi diretti con sostanziali risparmi potenziali, liberando risorse essenziali nei sistemi sanitari in difficoltà:

  1. stabilire obiettivi e indicatori di qualità;
  2. valutare le lacune attuali e assegnare priorità alla cura dell’ictus nei piani sanitari globali, nazionali e regionali;
  3. espandere e investire in infrastrutture per i servizi essenziali per l’ictus, tra cui le stroke unit e la trombolisi endovenosa e in infrastrutture per servizi avanzati per l’ictus come la trombectomia meccanica;
  4. aumentare le competenze necessarie nel personale sanitario;
  5. assicurarsi che i modelli di pagamento forniscano un rimborso adeguato delle cure essenziali e avanzate per l’ictus;
  6. sviluppare una strategia per realizzare i potenziali risparmi derivanti dalla cura essenziale e avanzata dell’ictus acuto.

I progressi della ricerca scientifica

“L’ictus è una delle principali cause di morte e disabilità nel mondo. Il carico di questa patologia sui pazienti, le loro famiglie, il sistema sanitario e la società è enorme – afferma Carla Goulart Peron, Chief Medical Officer di Philips -. È giunto il momento di un approccio coordinato per rivoluzionare la cura dell’ictus, riunendo gli investimenti nella cura, nel trattamento, nelle infrastrutture e nella sensibilizzazione e concentrandosi su una politica efficace. I benefici sono significativi sia per i sistemi sanitari sia per la società, per perseguire un grande obiettivo comune: fornire cure migliori a milioni di pazienti in tutto il mondo”. Sheila Martins, presidente della World Stroke Organization sottolinea come “da oltre un decennio conosciamo l’impatto positivo della trombolisi e della trombectomia sugli esiti dei pazienti colpiti da ictus. Ricerche più recenti hanno inoltre dimostrato l’efficacia in termini di costi di questi trattamenti nei paesi a basso, medio e alto reddito. Investire nella cura dell’ictus acuto offre alle istituzioni governative un’opportunità imperdibile per ridurre l’onere dell’ictus per le persone e la società intera e per rispettare l’impegno assunto nell’Obiettivo 3 per lo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. Il momento di agire – conclude – è adesso”.

 

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