Il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus: “La disabilità è solo una capacità diversa”
“Si stima che circa 1,3 miliardi di persone, pari al 16% della popolazione mondiale, soffra oggi di una disabilità significativa. Le persone con disabilità hanno diritto al più alto standard di cure e assistenza raggiungibile come chi non ha nessun problema”. Così l’Oms in un focus dedicata alla Giornata internazionale delle persone con disabilità, che si celebra oggi, 3 dicembre. Il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, su X, ribadisce che “La disabilità è solo una capacità diversa”. Il rapporto dell’Oms sull’equità della salute per le persone con disabilità dimostra che “nonostante siano stati compiuti alcuni progressi negli ultimi anni, il mondo è ancora lontano dal realizzare questo diritto per molte persone con disabilità che continuano a morire prima, hanno una salute peggiore e sperimentano più limitazioni nella vita quotidiana rispetto ad altri”. Secondo l’Oms, “questa differenza è dovuta alle condizioni ingiuste affrontate dalle persone con disabilità in tutti gli aspetti della vita, compreso il sistema sanitario . I paesi – ricorda l’Oms – hanno l’obbligo, ai sensi del diritto internazionale sui diritti umani, di affrontare le disuguaglianze sanitarie affrontate dalle persone con disabilità. Inoltre, gli obiettivi di sviluppo sostenibile e le priorità sanitarie globali non potranno progredire senza garantire la salute per tutti”.
Nella Giornata internazionale delle persone con disabilità, Confepi Salute lancia un appello al Governo “affinché raddoppi gli investimenti del nostro Ssn destinati alla prevenzione e alla cura di milioni di persone affette da disagio psichico”. Ad inviare il messaggio alla premier Giorgia Meloni e al ministro della Salute, Orazio Schillaci, è Paola Marchetti, presidente di Confepi Salute, realtà associativa che mette insieme le strutture di riabilitazione psichiatrica in tutta Italia. “Il disagio psichico è una disabilità che colpisce tre milioni di persone, affette da varie forme di patologia più o meno gravi, dalla depressione all’ansia fino a forme degenerative che arrivano a pregiudicare la qualità della vita chiedendo assistenza continua e un sostegno che in Italia non viene purtroppo garantito a tutti – spiega Paola Marchetti -. Il Covid ha rappresentato uno tsunami per tutti coloro che soffrivano di disturbi psichici, penso anche a migliaia di giovani e giovanissimi che soffrono già di gravi disturbi dettati dalla depressione. L’Italia vanta un ritardo storico negli investimenti, essendo il fanalino di coda fra i Paesi Ue con appena il 3,4% della spesa sanitaria complessiva mentre i principali Paesi ad alto reddito ne dedicano più del 10%. Facciamo appello alla presidente Meloni e al ministro Schillaci affinché aumentino ulteriormente le risorse dedicate alla sanità, in linea con la media europea, e all’interno di tale spesa raddoppino i fondi dedicati al sostegno psichico e ai percorsi in strutture comunitarie che sono le uniche in grado di prendersi cura dei pazienti, seguendo tutto il percorso fino al reinserimento nella società”, conclude Marchetti.
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