Omeopatia e naturopatia, le medicine non convenzionali che registrano un numero sempre maggiore di adesioni. In quest’ottica occorre una continua formazione da parte del personale sanitario
L’omeopatia è la più diffusa tra le medicine non convenzionali, nasce in Germania alla fine dell’Ottocento e viene riconosciuta come “atto medico” (quindi che può essere esercitata solo da un medico) con la delibera di Terni del 2002 da parte della Federazione Nazionale dell’Ordine dei Medici.
Oggi dell’Omeopatia e delle Medicine Complementari, ne usufruiscono 12 milioni di italiani (cifra raddoppiata dal 2000 ad oggi, secondo i dati Eurispes 2017) e da 100 milioni di persone in tutta Europa. Un settore in evidente crescita, che attira sempre più pazienti e che richiede quindi una continua formazione da parte del personale sanitario.
A questo proposito, il Provider ECM 2506 Sanità in-Formazione, in partnership con Consulcesi Club, offre un corso FAD gratuito, dal titolo “Per chi l’omeopatia”, che ha proprio l’obiettivo di sottolineare come tutte le specializzazioni e le patologie possano avvalersi di rimedi omeopatici: dalla medicina generale, con rimedi per la sindrome metabolica e le patologie respiratorie, incluse asma e pollinosi, alla ginecologia e all’ostetricia, in cui l’omeopatia può essere utilizzata per la prevenzione delle problematiche della gravidanza e la terapia post-partum; ma anche pediatria, oculistica, otorino, odontoiatria, dermatologia, geriatria e reumatologia.
Infine, come sottolineato dal Professor Chiriacò, medico omeopata e coordinatore della Commissione per le Medicine non Convenzionali della FNOMCeO e responsabile scientifico del corso, l’Omeopatia può essere anche un rimedio efficace per combattere la depressione, la cui giornata mondiale è stata celebrata proprio qualche giorno fa. Alla fine del corso è possibile sostenere un test finale per l’accertamento della comprensione degli argomenti, che assegna 3 crediti formativi ECM.