Salute 1 Dicembre 2017 11:07

Giornata Mondiale AIDS: Vicario (Presidente Collegio ostetriche): «Manca cultura della prevenzione»

I numeri dell’Istat non lasciano dubbi sulla drammaticità dei contagi di AIDS: nel 2016 sono state 778 le diagnosi di nuovi casi conclamati. «Un’efficace lotta contro l’Aids ha maggior successi puntando sull’informazione, in particolare tra giovani» così Maria Vicario, Presidente della Federazione Nazionale dei Collegi delle Ostetriche

I numeri dell’Istat non lasciano dubbi sulla drammaticità dei contagi di AIDS: nel 2016 sono state 778 le diagnosi di nuovi casi conclamati e nonostante l’incidenza risulti in lieve diminuzione negli ultimi 4 anni è aumentata, tuttavia, la quota di persone che si presentano già con un’infezione virale o con un tumore. A determinare la pericolosità della malattia così come del contagio è la sottovalutazione della pericolosità dell’AIDS, in particolare tra i più giovani. La Federazione Nazionale dei Collegi delle Ostetriche, proprio per la funzione e il ruolo che ha la Categoria delle Ostetriche è da sempre impegnata nella prevenzione contro tutte le malattie sessualmente trasmissibili e dunque anche contro l’HIV.

«Come ogni anno la FNCO, in occasione della Giornata mondiale contro l’Aids, vuol far sentire la propria voce nella lotta contro una malattia sessualmente trasmissibile che purtroppo ancora oggi continua a colpire milioni di persone in tutto il mondo e quindi anche nel nostro Paese – afferma la Presidente della Federazione Nazionale dei Collegi delle Ostetriche, Dottoressa Maria Vicario -. Quello che continua a mancare – sottolinea la Presidente Vicario – è una adeguata cultura della prevenzione e della conseguente tutela della propria salute. Questo è ancor più vero tra le donne e le giovanissime che sottovalutando la pericolosità della malattia non si proteggono ad esempio usando il preservativo durante i rapporti sessuali. La FNCO torna a sottolineare l’importanza del proprio progetto di “ostetrica di comunità”, grazie al quale è possibile mettere in campo in maniera strutturale e capillare un servizio di assistenza sanitaria più adeguato all’attuale società, in cui la fragilità di soggetti deboli, quali sono troppo spesso le donne, è ancora più marcata a causa della crisi economica, delle nuove povertà, cui si aggiungono i numeri sempre maggiori di donne immigrate che, spesso a causa delle violenze subite, possono presentare alcune malattie a trasmissione sessuale tra cui proprio l’AIDS».

Tornando ai dati dell’Istat, nel nostro Paese sono 3.451 le nuove diagnosi di infezione da Hiv registrate nel 2016, quasi 8 casi su 10 (76,9%) sono uomini e la fascia di età in cui si effettua la diagnosi è di 39 anni per i maschi e 36 per le femmine nel 2016, mentre l’incidenza maggiore si registra nella fascia d’età 25-29 anni.

«La lettura di questi dati è preoccupante poiché evidenziano un fatto su cui la FNCO è già intervenuta in diverse occasioni: ci si controlla quando spesso è tardi e la malattia è già in atto – commenta la Presidente Vicario -. Ricordo che un’efficace lotta contro l’Aids ha maggior successi puntando sull’informazione, in particolare tra le giovani e giovanissime che spesso iniziano ad avere rapporti sessuali in età adolescenziale, spesso anche a 14 anni. Per questo il lavoro svolto dalle ostetriche diventa cruciale ad esempio consigliando test diagnostici, informando sull’esistenza e pericolosità di alcune malattie anche in previsione di una buona salute riproduttiva. La presa in carico della salute della donna consente di anche di garantire quella dei compagni e dunque della coppia. Cui si aggiunge anche la possibilità di poter programmare anche una gravidanza con maggiori possibilità di successo in termini di impianto ma anche in sicurezza per la donna e il nascituro. Sebbene la medicina, intesa come cure, sia andata avanti garantendo una miglior qualità di vita l’obiettivo deve dunque rimanere quello del contrasto a tutto campo contro il contagio. “Evitare la trasmissione dell’AIDS oggi è possibile – ricorda infine la Presidente Vicario – innanzitutto con l’uso del preservativo in tutti i casi in cui si hanno rapporti sessuali occasionali e/o con partner non stabili».

 

Articoli correlati
Aids, ISS e Fondazione The Bridge: «Più servizi di genere a sostegno di chi invecchia con HIV»
HIV Outcomes Italia è un progetto nato a livello europeo nel 2016 per ragionare su una nuova modalità di affrontare i bisogni delle persone sieropositive e migliorarne la vita. Obiettivo individuare nuovi percorsi diagnostici e terapeutici
Usa: uomo guarisce da HIV, è il quarto caso al mondo
In California un uomo di 66 anni, sieropositivo da oltre 40 anni, non presenta alcuna traccia del virus dell'HIV. È in remissione da 17 mesi senza terapia antiretrovirale
Sanità, M5S: «Prevenzione e sistema di sorveglianza integrato, le nostre proposte per potenziare la lotta all’Aids»
«La lotta al Covid non deve farci dimenticare altre emergenze della nostra sanità, come la piaga dell’AIDS. Un fronte su cui non bisogna abbassare la guardia dato l’aumento della quota di persone a cui viene diagnosticata tardivamente l’infezione da HIV. Per questo come MoVimento 5 stelle abbiamo preparato un pacchetto di emendamenti, a prima firma […]
Giornata contro AIDS. Andreoni (Simit): «Il 95% dei pazienti oggi ha una vita normale, negli anni ‘80 moriva»
Il direttore scientifico della Simit: «La maggior parte dei soggetti con HIV in cura è over 60: l’età che avanza è la dimostrazione che le terapie funzionano. Necessario incrementare gli screening: con test eseguiti solo alla comparsa dei sintomi le diagnosi sono tardive»
di Isabella Faggiano
AIDS. Prevenzione, lotta allo stigma e terapie: alla Camera una legge per una nuova presa in carico del paziente
Il Ddl bipartisan, a prima firma D’Attis, prevede che l’esperienza maturata nella cura dell’AIDS possa diventare un modello organizzativo per crisi analoghe. Per i minori dai 16 ai 18 anni possibile fare il test anche senza il consenso del genitore. E il datore di lavoro non potrà svolgere indagini per accertare lo stato di sieropositività dei dipendenti
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Percorso Regolatorio farmaci Aifa: i pazienti devono partecipare ai processi decisionali. Presentato il progetto InPags

Attraverso il progetto InPags, coordinato da Rarelab, discussi 5 dei possibili punti da sviluppare per definire criteri e modalità. Obiettivo colmare il gap tra Italia e altri Paesi europei in ...
Advocacy e Associazioni

Disability Card: “Una nuova frontiera europea per i diritti delle persone con disabilità”. A che punto siamo

La Disability Card e l'European Parking Card sono strumenti che mirano a facilitare l'accesso ai servizi e a uniformare i diritti in tutta Europa. L'intervista all'avvocato Giovanni Paolo Sperti, seg...
Sanità

I migliori ospedali d’Italia? Sul podio Careggi, l’Aou Marche e l’Humanitas di Rozzano

A fotografare le performance di 1.363 ospedali pubblici e privati nel 2023 è il Programma nazionale sititi di Agenas. Il nuovo report mostra un aumento dei  ricoveri programmati e diu...