Salute 26 Luglio 2024 17:13

Giornata mondiale dell’epatite, Ecdc: “Più prevenzione e diagnosi precoce per ridurre le morti per cancro al fegato”

Il monito dell'Ecdc: "55mila decessi ogni anno per questo tumore al fegato: le epatiti sono il primo fattore rischio"
di I.F.
Giornata mondiale dell’epatite, Ecdc: “Più prevenzione e diagnosi precoce per ridurre le morti per cancro al fegato”

Le forme croniche di epatite B e C sono “tra i principali fattori di rischio per il cancro al fegato, sesta causa di morte oncologica in Europa”, che solo nel 2022 ha totalizzato “quasi 55mila decessi”. Serve dunque più impegno per “affrontare l’epatite virale”. Farlo “è fondamentale per ridurre il numero di morti dovuti al cancro al fegato”. È il monito lanciato dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), in vista della Giornata mondiale dell’epatite, che si celebra domenica 28 luglio. L’agenzia Ue con sede a Stoccolma mette in evidenza le “attuali sfide di salute pubblica poste” da queste infezioni, ricordando i numeri: sono circa 3,6 milioni le persone con infezione cronica da virus dell’epatite B (Hbv) e 1,8 milioni da epatite C (Hcv).

Prevenire si può

“Il potere di prevenire il cancro è alla nostra portata. Intensificando gli sforzi, possiamo accelerare l’eliminazione dei virus dell’epatite B e C che causano tassi più elevati di cancro al fegato in tutta Europa – sottolinea Piotr Kramarz, Chief Scientist dell’Ecdc -. Test precoci, collegamento tempestivo alle cure, misure di prevenzione migliorate, come la vaccinazione contro l’epatite B e programmi completi di riduzione del danno, sono elementi chiave per l’eliminazione di questi virus”, elenca. La prevalenza di queste infezioni e l’accesso alla prevenzione e alle cure dell’epatite “variano notevolmente tra i diversi Paesi e popolazioni, con un carico particolarmente elevato tra i gruppi vulnerabili, principalmente persone che si iniettano droghe, carcerati e alcune popolazioni migranti. Circa un terzo dei casi di epatite B cronica nei paesi Ue/Spazio economico europeo riguarda migranti e una percentuale simile di infezioni croniche da epatite C si verifica tra persone che si iniettano droghe”, aggiunge

I vaccini e le terapie disponibili

Esistono, ricorda l’Ecdc, “efficaci misure di prevenzione per entrambe le infezioni”, tra cui la vaccinazione contro l’Hbv e misure di riduzione del danno per prevenire la trasmissione di infezioni trasmesse dal sangue tramite l’uso di droghe iniettabili. “Sono disponibili anche trattamenti efficaci” per entrambe le infezioni che possono ridurre la progressione verso gravi malattie epatiche e cancro. Ma mentre i dati raccolti dai paesi Ue/See indicano alti livelli di soppressione virale per l’Hbv e di tassi di guarigione per l’Hcv fra chi viene trattato, “una grande percentuale di persone affette da epatite rimane non diagnosticata e, di conseguenza, non riceve il trattamento e le cure di cui ha bisogno”, avverte l’Ecdc.

Epatite B e C, il sommerso

Inoltre, “un numero significativo di persone riceve la diagnosi solo in fasi avanzate della malattia, quando si sono già sviluppati cirrosi e cancro al fegato – avvertono gli esperti Ecdc – L’Organizzazione mondiale della sanità stima che a livello globale l’87% delle infezioni da epatite B e il 64% delle infezioni da epatite C non siano diagnosticate, il che evidenzia la necessità di rafforzare gli sforzi per aumentare i test nella maggior parte dei Paesi”. Sussistono poi ancora delle restrizioni sui gruppi di popolazione idonei al trattamento, con migranti clandestini e persone che fanno uso di droghe iniettabili che incontrano ostacoli in alcuni Paesi in Europa. L’Ecdc chiede “maggiori sforzi e collaborazione tra governi, operatori sanitari e comunità per accelerare i progressi verso l’eliminazione dell’epatite B e C. Potenziando i programmi di vaccinazione, implementando iniziative di test mirati, garantendo un collegamento sistematico alle cure e migliorando le misure di prevenzione delle infezioni, possiamo raggiungere un futuro più sano per tutti”, conclude l’ente Ue.

 

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