Nel corso dell’evento la LILT– Lega Italiana Lotta ai Tumori ha organizzato una giornata di visite di prevenzione oncologica con il supporto dei medici e dei camper sanitari del progetto Unità Mobile di Fondazione Consulcesi (con la collaborazione di FIMMG) e dell’unità mobile Fondazione Progetti del Cuore
“Il benessere delle donne lungo tutto l’arco della vita è un presupposto irrinunciabile per la piena realizzazione del diritto alla salute, garantito dalla nostra Costituzione. Con questa consapevolezza siamo impegnati per migliorare la prevenzione, l’assistenza e la cura”. Lo ha detto il ministro della Salute, Orazio Schillaci, nel suo intervento all’evento organizzato dal ministero della Salute, in collaborazione con Associazioni e Società Scientifiche, per celebrare la Giornata Nazionale della Salute della Donna, istituita nove anni fa dal ministero della Salute e dalla Fondazione Atena Onlus.
“Il nostro servizio sanitario – ha evidenziato Schillaci nel suo intervento – vanta numerose eccellenze. Di recente ho incontrato la Commissaria europea Stella Kyriakides con la quale ci siamo confrontati sulla rete delle Breast Unit italiane e la Commissaria ha elogiato l’Italia per il lavoro svolto nel trattamento delle donne con tumore al seno, proprio grazie alla nostra rete delle Breast Unit definendolo un modello d’eccellenza in Europa. Un modello da seguire. Non è un caso se l’Italia ha un tasso di riduzione della mortalità per neoplasia alla mammella superiore alla media europea. È un forte messaggio di fiducia da trasmettere a tutte le donne che stanno combattendo la malattia”.
Per il ministro la Giornata della donna è anche l’occasione per ribadire “l’importanza della prevenzione, strumento principale per vivere in salute ed evitare l’insorgenza e lo sviluppo delle malattie. Non dimentichiamo che siamo tra le popolazioni più longeve al mondo e che le donne vivono più a lungo degli uomini. Tuttavia, con il progredire dell’età tendono – come sappiamo- ad aumentare le malattie croniche. Da qui la necessità di rafforzare la cultura della prevenzione promuovendo azioni preventive già prima della gravidanza, sistemi di protezione della maternità e sostegno dell’allattamento al seno”.
In questo ambito, “da subito abbiamo realizzato molte iniziative per incentivare l’adozione di stili di vita corretti e salutari sin dall’infanzia. Insieme ad altri ministri ho avviato un confronto per portare nelle scuole elementari un’ora dedicata all’educazione sui corretti stili di vita, considerando in particolare la sana alimentazione e l’attività fisica. Fondamentale è anche la prevenzione oncologica attraverso l’adesione ai programmi di screening. Un significativo passo avanti è rappresentato dall’estensione in molte Regioni dello screening mammografico alle fasce 45-49 e 70-74 anni”. Tuttavia, ha sottolineato Schillaci, “in particolare al Sud ci sono ancora ampi margini di miglioramento, fatta la scarsa adesione”.
Per potenziare la prevenzione oncologica, secondo il ministro, “è necessario un maggiore sforzo sia per quanto riguarda gli inviti delle Regioni ai programmi di screening organizzati sia nel sensibilizzare le donne ad aderire e a non rinviare controlli che possono veramente fare la differenza. In questo senso, oltre al supporto dei medici, è essenziale anche il forte sostegno e la sinergia con le associazioni che sono sentinelle della salute sui territori e fondamentale anello di congiunzione tra i cittadini e le istituzioni”.
Accanto all’impegno per la prevenzione, “stiamo lavorando per potenziare la sanità di prossimità, affinché ogni donna, ovunque si trovi, possa ricevere le risposte adeguate alle proprie esigenze sociali e di salute. Per assicurare un modello integrato di intervento – ha aggiunto Schillaci – il servizio sanitario mette a disposizione di tutte le donne una rete capillare di servizi territoriali e li stiamo rafforzando anche con le risorse del PNRR. E naturalmente resta essenziale il ruolo di tutti i professionisti sanitari sul territorio”.
“La promozione della salute della donna – ha detto ancora il ministro – è una priorità che ci vede impegnati anche attraverso i lavori del Tavolo tecnico sugli stili di vita per favorire la fertilità al quale partecipano autorevoli rappresentanti del mondo scientifico”, così come “è cruciale l’impegno del Ministero della Salute per la ricerca scientifica nell’ambito della salute della donna, in particolare attraverso il supporto alle attività di ricerca svolte dagli IRCCS in questo campo, con una specifica attenzione verso la medicina personalizzata”.
Per Schillaci “riconoscere le specificità della donna è essenziale per delineare programmi e azioni, per organizzare l’offerta dei servizi, per indirizzare la ricerca, per analizzare i dati statistici. In questo contesto, le nuove tecnologie, e in particolare l’Intelligenza Artificiale, possono aprire prospettive enormi, dando impulso ad un approccio medico sempre più personalizzato e orientato alla centralità della persona”.
“L’appropriatezza delle cure – ha spiegato – è uno dei fronti che ci vede impegnati nel quadro di un ampio disegno per la tutela della salute femminile, considerata con una visione globale, che includa anche le relazioni di coppia e familiari. Aspetti a cui rivolgiamo grande attenzione. Non dimentichiamo, infatti, che le forme più gravi di violenza contro le donne sono esercitate da partner o ex partner, parenti o amici. Per le donne vittime di violenza il servizio sanitario nazionale garantisce percorsi dedicati in pronto soccorso e insieme all’Istituto superiore di sanità sosteniamo attività formative rivolte agli operatori sanitari e socio-sanitari per intercettare i casi di violenza e prestare un’assistenza sempre più tempestiva”.
“Solo attraverso una piena tutela della salute delle donne possiamo realizzare quei principi di equità, inclusione e uguaglianza su cui si fonda il nostro sistema sanitario”, ha concluso il ministro Schillaci.