Salute 29 Agosto 2023 11:20

Gli alimenti ultra-processati danneggiano il cuore, +24% di rischio infarto

Due ampi studi presentati al congresso della Società europea di Cardiologia hanno dimostrato che il consumo di alimenti ultra-processati può aumentare il rischio di sviluppare problemi cardiaci

Gli alimenti ultra-processati danneggiano il cuore, +24% di rischio infarto

Dai cereali alle barrette proteiche, così come le bevande gassate e pasti pronti, gli alimenti ultra-processati danneggiano il cuore. Aumentano cioè il rischio di soffrire di ipertensione e di sviluppare malattie cardiache anche fatali, come l’infarto e l’ictus. Queste, in estrema sintesi, sono le conclusioni di due ampi studi presentati al congresso annuale della Società europea di cardiologia. Gli esperti sono molto preoccupati a causa della sempre maggiore popolarità di questi alimenti ultra-processati, i quali oggi fanno parte integrante della dieta di tutti i noi, specialmente quella dei giovani.

Il consumo di alimenti ultra-processati aumenta del 39% il rischio di ipertensione

Il primo studio dell’Università di Sydney, che ha seguito 10mila donne per 15 anni, ha scoperto che quelle coloro che hanno un consumo più alta di cibi ultra-processati ha il 39% di probabilità in più di sviluppare ipertensione che, a sua volta, aumenta il rischio di gravi condizioni cardiache, tra cui malattie cardiache, malattie arteriose periferiche, aneurismi aortici, malattie renali e demenza vascolare. Il secondo studio, una meta-analisi condotta dalla Fourth Military Medical University di Xi’an (Cina) su più di 325.000 uomini e donne, ha mostrato che coloro che consumavano più alimenti ultraprocessati avevano il 24% in più di probabilità di avere eventi cardiovascolari, tra cui attacchi di cuore, ictus e angina. In particolare, l’aumento del 10% del consumo giornaliero di questo tipo di cibo nell’apporto calorico è associato a un incremento del 6% del rischio di malattie cardiache. Mentre coloro che seguono una dieta che contiene meno del 15% di alimenti ultra-processati hanno un rischio ridotto di sviluppare problemi cardiaci.

Le persone potrebbero ignorare che il cibo consumato non sia sano

I risultati dei due studi hanno sollevato il timore di molti esperti che chiedono di agire urgentemente. I cibi ultra-processati sono prodotti che hanno subito molteplici processi durante la produzione. Sono spesso ricchi di sale e zucchero e possono contenere additivi e conservanti. Spesso, questi cibi hanno poche fibre e mancano dei nutrienti presenti nei cibi freschi o minimamente processati, come frutta e verdura fresca, yogurt naturale e pane fatto in casa. Studi precedenti hanno collegato il consumo elevato di cibi ultra-processati a una serie di problemi di salute, tra cui obesità, diabete di tipo 2 e cancro. Secondo Anushriya Pant, prima autrice dello studio dell’Università di Sydney, molte persone non sanno esattamente cosa sia il cibo ultra-processato. «Potrebbe essere che il cibo che pensi sia sano stia invece contribuendo allo sviluppo dell’ipertensione», sottolinea. Le donne tendono a consumare più alimenti processati rispetto agli uomini, riferisce Pant. Ulteriori ricerche sono necessarie per stabilire se ciò sia dovuto al marketing di diete ultra-processate e a cibi a basso contenuto di grassi rivolto alle donne.

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Rischio cardiovascolare al femminile, le donne italiane lo sottostimano
La maggior parte delle donne italiane sottostima il proprio rischio cardiovascolare, non conosce tutti i fattori di rischio, e anche quando li conosce, non migliora il proprio stile di vita. È quanto emerge dallo studio CARIN WOMEN condotto da A.R.C.A. (Associazioni Regionali Cardiologi Ambulatoriali) , realizzato con il contributo non condizionante di Daiichi Sankyo Italia
Ictus cerebrale, il cuore gioca un ruolo cruciale. La fibrillazione atriale è tra i principali fattori di rischio
Il cuore gioca un ruolo cruciale nell’insorgenza dell’ictus cerebrale, essendone la fibrillazione atriale una delle principali cause. Ma non tutti sono a conoscenza di questo legame pericoloso e A.L.I.Ce. Italia Odv, in occasione di aprile mese della prevenzione, intende sensibilizzare le persone sull’importanza di non sottovalutare lo stretto rapporto tra cuore e cervello
di V.A.
L’olio evo contrasta diabete, ipertensione e sindrome metabolica
L'olio extravergine di oliva (Evo) gioca un ruolo chiave nel contrastare l'insorgenza delle patologie cronico-degenerative non trasmissibili come il diabete mellito, l'ipertensione arteriosa, la sindrome metabolica, i tumori, le malattie a carico del sistema nervoso e la malattia renale cronica. Lo confermano le ricerche condotte e in corso all'Università degli Studi di Roma Tor Vergata
di V.A.
Cure cardiovascolari a prova di pandemia e clima. Italia in prima linea nel progetto europeo RESIL-Card
La Società Italiana di Cardiologia interventistica (GISE) prende parte al consorzio europeo RESIL-Card che punta a rendere il sistema di assistenza e cure cardiovascolari più resilienti nelle crisi
di V.A.
Dolore toracico, con tecnologie di precisione meno morti e infarti
L’impiego selettivo della Tac coronarica integrata con la FFRct (fractional flow reserve CTderived) riduce il rischio di morte e di infarto del 65%, evitando esami invasivi non necessari. Questo, in estrema sintesi, è quanto emerso da due analisi dello studio clinico internazionale PRECISE, pubblicato sulla rivista Jama Cardiology
di V.A.
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Prevenzione

Influenza, Lopalco (epidemiologo): “Picco atteso tra la fine di dicembre e l’inizio del nuovo anno. Vaccinarsi subito”

L'epidemiologo a Sanità Informazione: "Vaccinarsi contro influenza e Covid-19 nella stessa seduta: non ci sono controindicazioni, solo vantaggi"
Pandemie

Epidemie: la diffusione dipende anche dallo status sociale

Uno studio internazionale mostra come le caratteristiche socioeconomiche delle persone possono influenzare le previsioni sui contagi. Il lavoro, pubblicato su Science Advances, ha portato alla creazio...
Advocacy e Associazioni

Percorso Regolatorio farmaci Aifa: i pazienti devono partecipare ai processi decisionali. Presentato il progetto InPags

Attraverso il progetto InPags, coordinato da Rarelab, discussi 5 dei possibili punti da sviluppare per definire criteri e modalità. Obiettivo colmare il gap tra Italia e altri Paesi europei in ...