Per la prima volta la Food and Drug Administration ha autorizzato la commercializzazione di un preservativo per il sesso anale
È stato progettato esclusivamente per i rapporti anali e ora è ufficialmente il primo ad esser stato approvato per questo scopo dalla Food and Drug Administration (FDA), l’agenzia americana che regolamenta farmaci e dispositivi destinati alla salute. Si chiama One Male ed è stato sviluppato dalla Global Protection Corp. È sicuro e offre protezione da diverse malattie sessualmente trasmissibili. Sebbene i normali preservativi vengano già raccomandati anche per il sesso anale, continuano a essere commercializzati specificamente per i rapporti vaginali. Con l’ok della FDA si dà ufficialità all’utilizzo di un preservativo appositamente per i rapporti anali.
La notizia è stata accolta con entusiasmo dagli esperti, che la considerano una vittoria per la salute sessuale e può essere particolarmente importante per la comunità LGBT. Infatti, era già da moltissimo tempo che si sentiva l’esigenza di uno strumento specifico per favorire la sicurezza del sesso anale, i quali sono legati a un rischio maggiore di trasmissione dell’HIV. I dati di uno studio indicano che il 69% degli uomini che hanno rapporti sessuali con altri uomini userebbero i preservativi più frequentemente se la FDA lo indicasse specificatamente.
«L’autorizzazione della FDA di un preservativo che è specificamente indicato, valutato ed etichettato per i rapporti anali può aumentare la probabilità di utilizzo del preservativo durante questi rapporti», ha dichiarato in un comunicato stampa dell’FDA Courtney Lias, direttrice dell’Office of GastroRenal dell’agenzia americana. Anche il preservativo è raccomandato non solo per prevenire la trasmissione dell’Hiv, ma anche per prevenire le infezioni sessualmente trasmissibili – e come contraccettivo – durante il sesso vaginale.
La Global Protection Corp. ha condotto una sperimentazione clinica per testare la capacità dei loro preservativi di prevenire il trasferimento di fluidi corporei. Lo studio ha incluso 252 uomini di età compresa tra 18 e 54 anni. La FDA aveva indicato come limite massimo un tasso di fallimento del 5 per cento e i test su One Male hanno pienamente soddisfatto i requisiti con un tasso di fallimento dello 0,68% per i rapporti anali e dell’1,89% per i rapporti vaginali.
I ricercatori dietro lo studio, che è stato pubblicato su eClinicalMedicine di The Lancet, hanno affermato che uno dei motivi per cui il processo ha avuto successo laddove altri hanno fallito in passato era probabilmente dovuto al lubrificante e all’inclusione di istruzioni su come utilizzare il prodotto. Il lubrificante riduce l’attrito, che a sua volta può provocare lo «slittamento» o la rottura del preservativo. Con risultati equivalenti, l’FDA pensa che anche altri produttori potrebbero presto richiedere l’approvazione di nuovi preservativi.
Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato