Per Tpl riempimento all’80% anche in zona gialla. Speranza: “No zone grigie, se Paese può evitare chiusure è grazie ai vaccini”
Il decreto sul green pass “è stato approvato all’unanimità in cdm, non è la vittoria di una parte ma del Paese perché è un provvedimento giusto che ci aiuterà a gestire questa fase”. Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, nella conferenza stampa al termine del cdm.
L’obbligo di esibire il green pass su molti mezzi di trasporto “si applica dal 1° settembre fino al 31 dicembre” data di scadenza dello stato di emergenza. “Ma poiche’ sappiamo che ci sono rischi di assembramento in particolare sui traghetti e negli aeroporti emetteremo circolari per ricordare a chi gestisce questi trasporti che devono ottemperare alle regole” evitando “che ci siano assembramenti”. Lo sottolinea il ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini, in conferenza stampa dopo la riunione del Cdm, spiegando che “il trasporto pubblico locale non è oggetto di questo provvedimento”, visto che da aprile è in corso un lavoro “per assicurare trasporti adeguati non solo alla scuola ma a tutti quanti da settembre riprenderanno le attività in presenza”. Peraltro, ricorda Giovannini, “a disposizione di regioni e province autonome – che devono programmare e gestire il tpl – sono ancora disponibili 619 milioni di euro per servizi aggiuntivi e 800 milioni per compensare i minori ricavi”.
Governo e Cts hanno deciso di applicare “un tasso di riempimento per il tpl fissato all’80% in zona bianca, che resterà tale anche in zona gialla”. Lo annuncia il ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini, in conferenza stampa dopo la riunione del Cdm, spiegando che “questo permetterà agli enti locali di programmare meglio” l’offerta di tpl. Peraltro “stiamo cercando di orientare la domanda di trasporto non solo l’offerta” ha aggiunto, ricordando che sono state “presentate le linee guida” per le aziende maggiori nelle grandi città per istituire il city manager. Giovannini ha ricordato che da un sondaggio sulle intenzioni degli italiani post-vacanze “emerge una quota significativa di persone che pensa di continuare lo smart working riducendo il peso sul tpl”. “Quanto ai mezzi considerati emerge una domanda di tpl che potrebbe essere inferiore di circa il 20% rispetto ad ante covid” spiega.
“Dobbiamo dare un messaggio senza zone grigie, non può esserci ambiguità. Se oggi il Paese può evitare chiusure, anche con un tasso di contagio significativo negli altri Paesi europei è perché abbiamo un ‘game changer’, che è la presenza dei vaccini”. Così il ministro Speranza. “Penso su questo dobbiamo fare uno sforzo – ha sottolineato Speranza – la mia richiesta a tutte le forze sociali, politiche e alla stampa è di aiutarci in questo obiettivo. L’Italia sta facendo molto bene, i numeri sono straordinariamente positivi e questo è lo scudo che abbiamo”.
Quindi ha aggiunto: “Anthony Fauci è un punto di riferimento e tra i più spinti nel dire che la vaccinazione è l’arma fondamentale. Sappiamo benissimo che ci sono persone in una percentuale molto residuale che anche dinnanzi al vaccino non hanno la possibilità di sviluppare una risposta immunitaria ma la stragrande maggioranza delle persone che si vaccina è protetta dal contagio e in un numero significativo da ospedalizzazione, terapia intensiva e dal decesso”.
“L’Italia ha già acquistato dosi sufficienti per poter dare la terza dose del vaccino a tutti i cittadini italiani – ha detto Speranza – . Noi siamo pronti, chiaramente aspettiamo le indicazioni dell’autorità scientifica internazionale a dirci qual è il tempo giusto per somministrare la terza dose. Le prime indicazioni fanno presupporre che si inizierà dai più fragili, da chi ha difficoltà di natura immunitaria”.
“Abbiamo sottoscritto un accordo tra commissario Figliuolo, d’intesa col ministero della Salute, e tutte le organizzazioni di rappresentanza dei farmacisti italiani, che prevede come costo ai cittadini un prezzo abbattuto di 8 euro nella fascia dai 12 ai 18 anni e un costo calmierato di 15 euro per la fascia sopra i 18 anni”, ha detto ancora Roberto Speranza. “Al momento la norma di legge è vigente fino alla fine di settembre e il governo si riserva poi di fare le sue valutazioni”.
“La scuola per noi è un fattore essenziale della società – ha detto Speranza –. Noi ci impegniamo a lavorare con tutte le energie di cui disponiamo perché la scuola possa riaprire in sicurezza e in presenza nel mese di settembre. Con questa norma disponiamo il green pass obbligatorio per l’ingresso a scuola per tutto il personale scolastico. La stessa misura è disposta anche per l’università, che ha pagato il prezzo nell’anno passato di chiusure e dad”.
“Anche all’università – ha sottolineato il ministro – vogliamo creare le migliori condizioni possibili perché si possa riprendere in sicurezza e in presenza. Per quanto riguarda l’università, non solo il green pass sarà disposto per il personale ma anche per gli studenti”.
“In questa fase epidemiologica – ha continuato il ministro della Salute – la scelta del governo è provare a investire il più possibile sul green pass come strumento per evitare chiusure e quindi per tutelare le libertà”. Il decreto “punta ancora, in maniera molto forte, sullo strumento del green pass per gestire questa nuova fase epidemica – ha rimarcato Speranza -. I numeri che abbiamo di fronte sono molto incoraggianti sul piano delle vaccinazioni, come è stato annunciato oggi dal commissario Figliuolo abbiamo superato 70 milioni di dosi somministrate, un numero molto significativo, abbiamo superato il 62% delle persone vaccinabili che hanno già completato il ciclo vaccinale e siamo a circa il 68% delle persone vaccinabili che hanno già ricevuto almeno la prima dose”.
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