Intervista all’autore del libro “Generazione V – Virus, Vaccini e Varianti. Viaggio nella nuova normalità” sul progetto formativo portato avanti con Consulcesi. Tortorella: «Tutto è iniziato nel 2016 con la proposta di un film, proprio sui vaccini…»
Un’analisi degli ultimi mesi che non risparmia critiche a nessuno e che offre utili spunti e lezioni da ricordare per affrontare al meglio le emergenze sanitarie che potrebbero verificarsi nei prossimi anni. È “Generazione V – Virus, Vaccini e Varianti. Viaggio nella nuova normalità” (Paesi Edizioni) del professor Guido Rasi, già direttore esecutivo dell’EMA, oggi consulente del Commissario per l’emergenza Francesco Paolo Figliuolo (che ha firmato la prefazione del volume) e direttore scientifico di Consulcesi. Un libro che è anche un corso di formazione ECM per medici e professionisti sanitari, un e-book, un audiolibro. «La punta di diamante della nostra collana di corsi dedicata al Covid-19», lo definisce il presidente di Consulcesi Massimo Tortorella.
Un progetto che ruota quindi attorno all’informazione e all’aggiornamento del personale sanitario, perché sono proprio «il sapere ed il trasferimento della conoscenza, quindi la formazione, i cardini su cui si basa la gestione di qualsiasi sfida. È questa la lezione più importante che abbiamo imparato dalla pandemia», precisa Rasi.
Ma il trasferimento della conoscenza passa anche dalla comunicazione, specialmente istituzionale, ampiamente criticata dal professore: «Tutto è stato affidato alla casualità della percezione e a trend e hashtag in voga sui social network. Si è cioè proceduto inseguendo anziché dirigendo la comunicazione», si legge in Generazione V, che non risparmia nemmeno «esperti star» e media, «ciascuno dei quali si è dotato di un suo “guru personale” tra il bouquet di scienziati disponibili su piazza, che non solo non sono stati coordinati da alcun ente, ma quasi sempre hanno espresso posizioni divergenti, generando una comunicazione contraddittoria».
«Ma il problema è a monte – prosegue Rasi nel libro – e non va imputato soltanto all’aspetto comunicativo. Esso consiste anzitutto nella mancata formazione e verifica degli aggiornamenti professionali per gli operatori sanitari, così come concepito dal sistema Ecm, l’Educazione continua in medicina (…). E quando questa viene a mancare, ecco che si creano vulnus poi difficili da sanare».
È proprio da qui che nasce allora la collaborazione con Consulcesi ed il provider Sanità in-Formazione. «Siamo onorati di avere una persona tanto illustre e autorevole come Guido Rasi alla guida del nostro comitato scientifico per convalidare la qualità dei nostri progetti formativi», spiega Tortorella, che quindi racconta com’è nato questo legame: «Ci incontrammo a Londra nel 2016, quando il professor Rasi era ancora direttore dell’Ema, per proporgli un film dedicato ai vaccini». Certo è che nessuno, allora, avrebbe potuto immaginare che cinque anni dopo i due si sarebbero trovati di nuovo insieme a presentare un libro che ha tra i protagonisti la campagna vaccinale più maestosa di sempre per sconfiggere una pandemia. «Si trattava di un progetto molto nobile – aggiunge Rasi –, da cui ho capito la grande forza innovativa del gruppo Consulcesi».
Un’innovazione che passa, appunto, da progetti formativi che consentono di coniugare qualità, interazione e comodità: «Io so che molti colleghi non hanno tempo da dedicare all’aggiornamento continuo – prosegue il professore -. La buona notizia è che oggi ci sono metodologie che sono altrettanto efficaci della formazione tradizionale e che hanno il grande vantaggio di consentire di imparare in fretta quando si vuole, senza dover collimare i propri orari con quelli di altri. Nonostante non sia più giovanissimo, ne sto apprezzando anche io la semplicità. Credo che questi metodi faranno la differenza nel futuro e incoraggio tutti a sperimentarli».
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