Salute 13 Dicembre 2024 08:58

Hiv, è Lenacapavir il farmaco dell’anno (e del futuro): “Tra le donne africane ha garantito una protezione del 100%”

Lo sviluppo di questo farmaco è stato ritenuto talmente straordinario da aver meritato la nomina di "scoperta dell'anno", conquistando il titolo di "Breakthrough of The Year" dalla rivista Science
Hiv, è Lenacapavir il farmaco dell’anno (e del futuro): “Tra le donne africane ha garantito una protezione del 100%”

Si chiama Lenacapavir ed è un farmaco che, somministrato solo una volta ogni sei mesi, è efficacissimo per la prevenzione dell’Hiv. Il suo sviluppo è stato ritenuto talmente straordinario da aver meritato la nomina di “scoperta dell’anno”, conquistando il titolo di Breakthrough of  The Year dalla rivista Science. Pubblicati di recente sul New England Journal of Medicine, i dettagli sull’efficacia di questo farmaco nella profilassi preventiva sono stati oggetto di un trial clinico di fase III, finanziato da Gilead e condotto dai medici della Emory University. L’iniezione è risultata significativamente più efficace dell’attuale terapia preventiva, la profilassi pre-esposizione o PrEP, una cura orale giornaliera che però funziona solo se la terapia è seguita tutti i giorni.

Un farmaco iniettabile che protegge le persone per sei mesi

A spiegare la straordinarietà della scoperta sono gli stessi autori dell’articolo pubblicato su Science: “Nonostante decenni di progressi – scrivono -, l’HIV contagia ancora più di un milione di persone all’anno e un vaccino non è tuttora disponibile. Ma quest’anno il mondo ha avuto un ‘assaggio’ di ciò che potrebbe cambiare il corso della storia: un farmaco iniettabile che protegge le persone per sei mesi. Un ampio studio sull’efficacia del farmaco, su ragazze adolescenti e giovani donne africane, ha dimostrato che grazie a queste iniezioni le infezioni da HIV sono state ridotte a zero, dimostrando un’incredibile efficacia del 100%.”. Per Linda-Gail Bekker, specialista in malattie infettive presso l’Università di Città del Capo, che ha guidato uno dei due studi di efficacia per il produttore del farmaco, queste iniezioni “hanno un grande potenziale” e per questo, aggiunge “dobbiamo fare le cose in grande e far conoscere” il farmaco.

Come agisce il farmaco

Ma la sua efficacia non è l’unica ragione per cui Science ha nominato il Lenacapavir come “Breakthrough of the Year” del 2024. Grazie allo sviluppo di questo farmaco è stato possibile giungere ad una nuova comprensione della struttura e della funzione della proteina capside dell’HIV, a cui il Lenacapavir è mirato. Lenacapavir offre una speranza concreta nella prevenzione. Il successo di Lenacapavir, infatti, deriva da una ricerca innovativa sulla proteina del capside  dell’HIV. Irrigidendo questa proteina, il farmaco blocca le fasi chiave della replicazione virale. Quest’azione di contrasto sul capside, un tempo ritenuta impraticabile, potrebbe ispirare trattamenti per altre malattie virali.

Potrebbe essere disponibile per uso commerciale entro il 2025

Inizialmente sviluppato come terapia di salvataggio per i pazienti resistenti ad altri farmaci, la forma iniettabile a lunga durata di Lenacapavir lo posiziona ora come un fattore di svolta nella prevenzione dell’HIV, in quanto supera i problemi di aderenza della PrEP e le iniezioni bimestrali come il cabotegravir, in particolare nei luoghi ove persiste lo stigma dell’infezione e difficoltà di accesso alle cure. Il Lenacapavir è attualmente al vaglio della FDA per l’approvazione e potrebbe essere disponibile per uso commerciale entro il 2025. Tuttavia, l’introduzione a livello globale dipende dall’accessibilità economica, dagli accordi di  produzione e da una solida infrastruttura sanitaria. Il suo potenziale di ridurre drasticamente le infezioni nelle popolazioni ad alto rischio ne sottolinea l’importanza: rappresenta un passo fondamentale per ridurre l’HIV/AIDS come crisi sanitaria globale.

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

 

 

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Papa Francesco è tornato alla Casa del Padre: la carezza della Chiesa ai malati

Il Pontefice, dopo un lungo ricovero al Policlinico Gemelli per una polmonite bilaterale da cui era stato dimesso il 23 marzo scorso, si è spento il 21 aprile alle 7.35. Con lui se ne va un aut...
Nutri e Previeni

Alimentazione, la dieta africana ‘spegne’ l’infiammazione

Allo studio hanno partecipato 77 uomini sani della Tanzania, alcuni sono passati a una dieta occidentale per due settimane, altri ad una africana tradizionale
Prevenzione

Contro le patologie respiratorie la vaccinazione è la via maestra

La vaccinazione rappresenta la strada d’elezione per prevenire e controllare le patologie virali. Le Raccomandazioni di quattro società scientifiche sulla prevenzione delle patologie resp...
Advocacy e Associazioni

Tumore al seno: tossicità finanziaria per il 38% delle donne, 70% affronta spese extra per le cure

Presentati a Roma i risultati del sondaggio su 585 pazienti realizzato da ANDOS e C.R.E.A. Sanità, per indagare gli effetti collaterali della malattia in termini umani, organizzativi, economici...