Salute 29 Aprile 2020 10:30

I rischi della Fase 2, per il Cts senza restrizioni 150mila persone in terapia intensiva entro giugno

Uno studio su Nature Medicine delle università di Udine, Trento e Milano vede tre scenari possibili: riaprire tutto significherebbe oltre 70mila vittime. A una settimana dai primi allentamenti, in Germania aumentano di nuovo i contagi

di Gloria Frezza

Alla riapertura totale il nostro Sistema sanitario nazionale non reggerebbe. È la conclusione netta che si legge sul report preparato dal Comitato tecnico scientifico per permettere al governo di preparare la Fase 2. Impossibile uscire dal lockdown senza limitazioni, pena 152mila persone in terapia intensiva entro giugno.

Sul documento divulgato dai principali media italiani una serie di simulazioni dei possibili scenari rispetto all’eventuale riapertura di settori e attività. Con la riattivazione “al 100%”, che include riavvio di manifattura, edile, commercio, ristorazione, trasporti e tempo libero, il famoso “ritorno alla normalità”, entro fine anno si arriverebbe a toccare quota 430mila in terapia intensiva.

Numeri spaventosi se si pensa che, con tutte le aggiunte straordinarie messe a punto per fronteggiare la prima fase dell’emergenza, la dotazione totale italiana è di 9mila posti letto in intensiva. Il fattore da tenere d’occhio rimane l’R0, che calcola il tasso di diffusione dei contagi. Quando è inferiore a zero, un positivo contagia statisticamente meno di una persona. La “normalità”, avvertono gli scienziati, costerebbe l’indice a quota 2,25, più di due persone contagiate per malato.

LEGGI ANCHE: COVID-19, ISS: «RT SOTTO 1 IN TUTTO IL PAESE». LE DIFFERENZE REGIONE PER REGIONE

Tra le 46 ipotesi valutate dal Cts, oltre ai settori lavorativi, due fattori fondamentali restano la riapertura delle scuole e il telelavoro. Con la riapertura di tutto il comparto lavorativo, infatti, compresi i ristoranti ma mantenendo le scuole chiuse si scenderebbe a 110mila posti in intensiva a giugno, il momento calcolato come picco. Gli studenti restano, secondo il Cts, uno dei principali veicoli del contagio in quanto poco colpiti dalla malattia e difficilmente individuabili.

La soluzione adottata dal governo di Giuseppe Conte somiglia molto alla numero 14 del report. Una riapertura dilatata nel tempo, con reintroduzioni distaccate di due settimane e i settori più pericolosi in ultima posizione, ovvero ristoranti e tempo libero (1 giugno). Al momento l’R0 italiano è settato tra 0,5 e 0,7 e, come si legge, «gli scenari compatibili con il mantenere R0 sotto la soglia di 1 sono quelli che considerano la riapertura dei settori Ateco legati a edilizia, manifattura e commercio correlato alle precedenti attività e assumendo un’efficacia della protezione delle prime vie respiratorie nel ridurre la trasmissione di Covid-19 del 25%».

Restano, avverte il report in conclusione, alcune variabili di difficile calcolo. L’efficacia dell’utilizzo delle mascherine, ad esempio, ancora priva di effettive valutazioni scientifiche e, sopratutto, il comportamento dei cittadini in riapertura e la loro stessa capacità di rispettare le regole stabilite dal Dpcm e le norme di distanziamento sociale.

Un’altra ipotesi arriva dalle università di Trento, Udine e del Politecnico di Milano, in collaborazione con i medici del San Matteo di Pavia. Uno studio, pubblicato sulla rivista Nature Medicine, ipotizza tre scenari per la fase che inizia il 4 maggio. Gli studiosi hanno unito competenze di medicina, ingegneria e matematica mettendo a punto un modello epidemiologico nuovo ribattezzato “Sidarthe”.

Mantenendo il lockdown così com’è ora, senza tornare a lavoro e restando in casa, secondo lo studio l’epidemia potrebbe esaurirsi in un massimo di due mesi. Iniziando con la Fase 2, senza essere in grado di tracciare i positivi e di effettuare i tamponi necessari all’isolamento, le vittime potrebbero arrivare a 70mila e, nel 2021, l’epidemia sarebbe ancora attiva.

LEGGI ANCHE: COVID-19, META DEI RICOVERATI IN TERAPIA INTENSIVA NON SOPRAVVIVE. L’IDENTIKIT DEI PAZIENTI IN UNO STUDIO DEL POLICLINICO DI MILANO

Allentando il lockdown con un focus sempre attivo sui nuovi focolai e la possibilità di effettuare test e tamponi rapidamente, l’R0 potrebbe mantenersi intorno allo 0,7 e concludersi entro l’anno con un massimo di 35mila vittime. Al centro, ribadiscono gli studiosi, la nostra capacità di effettuare un “tracciamento aggressivo”, vero ago della bilancia insieme ai tamponi, per il futuro andamento della pandemia in Italia.

I primi segnali da chi ha già cominciato la seconda fase non sono confortanti. In Germania, a distanza di una settimana dalla riapertura, l’R0 è risalito a 1, non succedeva da marzo. Lo ha reso noto il Robert Koch Institut, chiarendo che a oggi ci sono 156mila contagiati in Germania e quasi 6mila vittime. L’esecutivo tedesco ha dunque frenato ulteriormente la ripresa, seguito a breve raggio anche dalla Francia.

Il primo ministro Edouard Philippe, che aveva annunciato l’inizio della fase 2 l’11 maggio ha ribadito che, se gli indicatori non saranno rispettati, la riapertura slitterà. Il numero dei nuovi contagiati giornalieri dovrà rimanere sotto quota 3mila e la Francia dovrà essere in grado di effettuare 700mila test virologici al giorno.

 

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SANITÀ INFORMAZIONE PER RIMANERE SEMPRE AGGIORNATO

Articoli correlati
Nasce il progetto PMLAb per i pazienti COVID-19 immunocompromessi
La gestione del paziente immunocompromesso con COVID-19 richiede una particolare attenzione, che si concretizza con le Profilassi Pre-Esposizione con anticorpi monoclonali. A questo scopo è nato il progetto Prevention Management LAboratory (PMLAb), presentato oggi a Roma
Covid, alcune persone potrebbero aver perso l’olfatto per sempre? L’ipotesi allarmante in uno studio
La perdita dell'olfatto a causa di Covid-19 potrebbe durare a lungo o addirittura per sempre. Uno studio rivela che una persona su 20 non l'ha recuperato dopo 18 mesi
Covid-19 e vaccini: i numeri in Italia e nel mondo
Ad oggi, 28 febbraio 2023, sono 675.188.796 i casi di Covid-19 in tutto il mondo e 6.870.894 i decessi. Mappa elaborata dalla Johns Hopkins CSSE. I casi in Italia L’ultimo bollettino disponibile (23 febbraio 2023): Oggi in Italia il totale delle persone che hanno contratto il virus è di 25.576.852 (4.720 in più rispetto a ieri). Il […]
Si possono bere alcolici quando si risulta positivi al Sars-CoV-2?
Il consumo di alcolici è controindicato quando si è positivi al virus Sars CoV-2. Gli studi mostrano infatti che gli alcolici possono compromettere il sistema immunitario
Dopo quanto tempo ci si può ammalare di nuovo di Covid-19?
Gli studi indicano che le reinfezioni con Omicron sono più frequenti. Una ricerca suggerisce un intervallo tra i 90 e i 640 giorni, un'altra tra i 20 e i 60 giorni
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa natalizia. Grazie e auguri a tutti i lettori!

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa natalizia e, ringraziando tutti i suoi lettori, augura a tutti feste serene dando appuntamento al 7 gennaio 2025
Advocacy e Associazioni

Disabilità: ecco tutte le novità in vigore dal 1° Gennaio 2025

L’avvocato Giovanni Paolo Sperti, in un’intervista a Sanità Informazione, spiega quali saranno le novità in tema di legge 104/1992, indennità di accompagnamento e revi...
Advocacy e Associazioni

Natale, successo virale per il video dei ragazzi dell’Istituto Tumori di Milano

Il video di ‘Palle di Natale’ (Smile, It’s Christmas Day), brano scritto e cantato dagli adolescenti del Progetto giovani della Pediatria dell’Int, in sole 24 ore è stat...
Advocacy e Associazioni

Amiloidoisi cardiaca: “L’ho scoperta così!”

Nella nuova puntata di The Patient’s Voice, Giovanni Capone, paziente affetto da amiloidosi cardiaca racconta la sua storia e le difficoltà affrontate per arrivare ad una diagnosi certa. ...
Prevenzione

Ecco il nuovo Calendario per la Vita: tutte le vaccinazioni secondo le ultime evidenze scientifiche

Il documento affronta tutti gli strumenti per la prevenzione, dai vaccini contro il COVID-19 agli strumenti per combattere l’RSV, passando per i vaccini coniugati contro lo Pneumococco e quello ...