Alcuni triptani, sostanze a base di triptamine, sembrano significativamente più efficaci dei farmaci specifici contro l’emicrania. Questo curioso risultato emerge da uno studio pubblicato sul British Medical Journal
Alcuni triptani, sostanze a base di triptamine, sembrano significativamente più efficaci dei farmaci specifici contro l’emicrania. Questo curioso risultato emerge da uno studio, pubblicato sul British Medical Journal, condotto dagli scienziati dell’Università di Oxford. Il team, guidato dallo scienziato Andrea Cipriani, ha scandagliato vari database scientifici per confrontare l’azione di diversi trattamenti come rimedio per l’emicrania. Questa fastidiosa forma di mal di testa, spiegano gli esperti, colpisce oltre 1 miliardo di persone in tutto il mondo, e costituisce la principale forma di disabilità nelle donne e nelle ragazze di età compresa tra 15 e 49 anni.
I triptani, come eletriptan, rizatriptan, sumatriptan e zolmitriptan agiscono restringendo i vasi sanguigni nel cervello, prevenendo il rilascio di sostanze chimiche che provocano dolore e infiammazione. Attualmente, esistono in commercio diverse soluzioni per il trattamento dell’emicrania, come lasmiditan, rimegepant e ubrogepant, ma secondo il gruppo di ricerca, questi medicinali erano associati a un’azione paragonabile al paracetamolo e alla maggior parte degli antidolorifici antinfiammatori. Nell’ambito dell’indagine, sono stati considerati 137 analisi cliniche, che includevano 89.445 partecipanti e 17 farmaci. I risultati dimostrano che tutti i medicinali erano più efficaci del placebo nell’alleviare il dolore da emicrania, con l’eletriptan che sembrava il miglior rimedio, seguito da rizatriptan, sumatriptan e zolmitriptan.
Questo lavoro suggerisce che i triptani potrebbero essere considerati l’opzione più adeguata al trattamento dell’emicrania e dovrebbero essere inclusi nell’elenco modello dei farmaci essenziali dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per promuovere l’accessibilità globale e standard di cura uniformi. “Sebbene non siano adatti ai pazienti con problemi cardiaci – concludono gli autori – i triptani offrono la migliore evidenza disponibile per guidare la scelta di interventi farmacologici orali acuti per gli episodi di emicrania”.
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