Salute 27 Marzo 2024 12:09

Ictus cerebrale, il cuore gioca un ruolo cruciale. La fibrillazione atriale è tra i principali fattori di rischio

Il cuore gioca un ruolo cruciale nell’insorgenza dell’ictus cerebrale, essendone la fibrillazione atriale una delle principali cause. Ma non tutti sono a conoscenza di questo legame pericoloso e A.L.I.Ce. Italia Odv, in occasione di aprile mese della prevenzione, intende sensibilizzare le persone sull’importanza di non sottovalutare lo stretto rapporto tra cuore e cervello

di V.A.
Ictus cerebrale, il cuore gioca un ruolo cruciale. La fibrillazione atriale è tra i principali fattori di rischio

Il cuore gioca un ruolo cruciale nell’insorgenza dell’ictus cerebrale, essendone la fibrillazione atriale una delle principali cause. Ma non tutti sono a conoscenza di questo legame pericoloso e A.L.I.Ce. Italia Odv (Associazione per la Lotta all’Ictus Cerebrale), in occasione di aprile mese della prevenzione, intende sensibilizzare le persone sull’importanza di non sottovalutare lo stretto rapporto tra cuore e cervello. “La nostra associazione è da sempre impegnata in campagne di informazione rivolte ai cittadini sulla conoscenza dell’ictus cerebrale e dei fattori di rischio che ne favoriscono l’insorgenza”, dichiara Andrea Vianello, presidente di A.L.I.Ce. Italia Odv. “Ben l’80% di tutti gli episodi potrebbe essere evitato ed è fondamentale partire proprio dalla individuazione delle condizioni sulle quali si può intervenire, grazie a opportune modifiche nel proprio stile di vita e tenendo adeguatamente sotto controllo le patologie che ne possono essere causa”, aggiunge.

La fibrillazione atriale causa circa il 20% degli ictus ischemici

Secondo gli esperti, è necessario segnalare la fibrillazione atriale, aritmia cardiaca che colpisce nel nostro paese circa 1 milione di persone ed è la causa di circa il 20% degli ictus ischemici. Nonostante questi numeri, la fibrillazione atriale risulta fortemente sottostimata. Inoltre, il numero di pazienti con tale disfunzione è destinato ad aumentare, imponendo una conoscenza sempre più diffusa così da limitarne incidenza e impatto. Chi è affetto da fibrillazione atriale vede aumentare di 4 volte il rischio di ictus tromboembolico, che risulta generalmente molto grave e invalidante perché l’embolo che parte dal cuore chiude arterie di calibro maggiore, con un danno ischemico a porzioni più estese di cervello; questa forma di ictus, infatti, determina una mortalità del 30% entro i primi tre mesi dall’evento e lascia esiti invalidanti in almeno il 50% dei pazienti.

Trattare la fibrillazione atriale è tra le strategie preventive più efficaci contro l’ictus

Risulta quindi di fondamentale importanza “intercettare” il più rapidamente possibile le persone con fibrillazione atriale e stabilire una terapia anticoagulante per ridurre il rischio di ictus, una volta effettuata la diagnosi. Trattare la fibrillazione atriale è dunque tra le più efficaci strategie preventive che si possono attuare per mettere al sicuro il cervello dal rischio di avere un ictus. Tenere sotto controllo la fibrillazione atriale, pressione arteriosa, colesterolo, glicemia e non fumare, non consumare alcolici in eccesso, non fare uso di droghe, svolgere un’attività fisica moderata e costante, seguire una dieta sana ed equilibrata riducendo il sale negli alimenti, monitorando il proprio peso sono poche, semplici indicazioni, fondamentali per la prevenzione dell’ictus cerebrale. Modificare il proprio stile di vita, curando alcune patologie che ne possono essere causa, significa effettuare una prevenzione attiva alla portata di tutti, mettendo in atto tutte le strategie necessarie per evitare l’ictus e le sue conseguenze.

Indicazioni per chi ha già avuto un ictus cerebrale

Chi ha già avuto un ictus cerebrale dovrebbe inoltre:

  • Effettuare almeno 2 volte l’anno le visite di controllo programmate sia dal neurologo che da altri eventuali specialisti, come ad esempio il cardiologo
  • Eseguire, quando richiesto dal neurologo, esami strumentali di controllo, tra cui l’Ecocolordoppler dei vasi del collo, il Doppler Transcranico e l’Ecocardiogramma

L’ictus cerebrale, nel nostro Paese, rappresenta la terza causa di morte, dopo le malattie cardiovascolari e le neoplasie. Quasi 100.000 italiani ne vengono colpiti ogni anno e la metà dei superstiti rimane con problemi di disabilità anche grave. In Italia, le persone che hanno avuto un ictus e sono sopravvissute, con esiti più o meno invalidanti, sono oggi circa 1 milione, ma il fenomeno è in crescita sia perché si registra un invecchiamento progressivo della popolazione sia per il miglioramento delle terapie attualmente disponibili.

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Rischio cardiovascolare al femminile, le donne italiane lo sottostimano
La maggior parte delle donne italiane sottostima il proprio rischio cardiovascolare, non conosce tutti i fattori di rischio, e anche quando li conosce, non migliora il proprio stile di vita. È quanto emerge dallo studio CARIN WOMEN condotto da A.R.C.A. (Associazioni Regionali Cardiologi Ambulatoriali) , realizzato con il contributo non condizionante di Daiichi Sankyo Italia
Un nuovo studio del Cnr fa luce su come il cervello percepisce il mondo
Uno studio dell'Istituto di neuroscienze del Cnr di Pisa, pubblicato su Nature Communications, ha indagato per la prima volta dal punto di vista sperimentale la funzione svolta dalla corteccia visiva secondaria nei processi di apprendimento percettivo visivo, evidenziandone il ruolo rispetto alla corteccia visiva primaria
Cure cardiovascolari a prova di pandemia e clima. Italia in prima linea nel progetto europeo RESIL-Card
La Società Italiana di Cardiologia interventistica (GISE) prende parte al consorzio europeo RESIL-Card che punta a rendere il sistema di assistenza e cure cardiovascolari più resilienti nelle crisi
di V.A.
Dolore toracico, con tecnologie di precisione meno morti e infarti
L’impiego selettivo della Tac coronarica integrata con la FFRct (fractional flow reserve CTderived) riduce il rischio di morte e di infarto del 65%, evitando esami invasivi non necessari. Questo, in estrema sintesi, è quanto emerso da due analisi dello studio clinico internazionale PRECISE, pubblicato sulla rivista Jama Cardiology
di V.A.
Il cioccolato fondente riduce il rischio di ipertensione arteriosa
Il cioccolato fondente potrebbe essere un "dolce" alleato contro l'ipertensione arteriosa, cosiddetta "essenziale" perché la causa è sconosciuta. A scoprirlo è stato uno studio dello Shaoxing People's Hospital, in Cina, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista Scientific Reports
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa natalizia. Grazie e auguri a tutti i lettori!

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa natalizia e, ringraziando tutti i suoi lettori, augura a tutti feste serene dando appuntamento al 7 gennaio 2025
Advocacy e Associazioni

Disabilità: ecco tutte le novità in vigore dal 1° Gennaio 2025

L’avvocato Giovanni Paolo Sperti, in un’intervista a Sanità Informazione, spiega quali saranno le novità in tema di legge 104/1992, indennità di accompagnamento e revi...
Advocacy e Associazioni

Natale, successo virale per il video dei ragazzi dell’Istituto Tumori di Milano

Il video di ‘Palle di Natale’ (Smile, It’s Christmas Day), brano scritto e cantato dagli adolescenti del Progetto giovani della Pediatria dell’Int, in sole 24 ore è stat...
Advocacy e Associazioni

Amiloidoisi cardiaca: “L’ho scoperta così!”

Nella nuova puntata di The Patient’s Voice, Giovanni Capone, paziente affetto da amiloidosi cardiaca racconta la sua storia e le difficoltà affrontate per arrivare ad una diagnosi certa. ...
Prevenzione

Ecco il nuovo Calendario per la Vita: tutte le vaccinazioni secondo le ultime evidenze scientifiche

Il documento affronta tutti gli strumenti per la prevenzione, dai vaccini contro il COVID-19 agli strumenti per combattere l’RSV, passando per i vaccini coniugati contro lo Pneumococco e quello ...