Sarà dedicata a Paola Labriola, la psichiatra barese uccisa da un suo paziente nel 2013. Il Presidente della Federazione dell’Ordine dei Medici Anelli annuncia una campagna di sensibilizzazione
Una giornata nazionale contro la violenza sugli operatori sanitari al quale è stato invitato anche il Ministro della Salute Giulia Grillo. L’ha indetta la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (FNOMCeO) e si svolgerà a Bari il prossimo 13 settembre. Sarà dedicata alla memoria di Paola Labriola, la psichiatra barese uccisa da un suo paziente nel settembre 2013. L’obiettivo è sensibilizzare opinione pubblica e istituzioni ad un problema che ha visto una impennata di casi, oltre 1200 l’anno secondo i dati FNOMCeO, una vera e propria emergenza nazionale.
«L’escalation di violenza contro i medici e gli altri operatori sanitari è una vera emergenza di sanità pubblica – spiega Filippo Anelli, nella doppia veste di Presidente della Fnomceo e dell’Omceo di Bari – Per questo abbiamo voluto che la giornata che purtroppo ormai da cinque anni dedichiamo al ricordo di Paola Labriola diventasse una giornata simbolo, intitolata alle tante vittime di questa forma di violenza due volte cieca. La prima, perché la furia è sempre irrazionale e ingiustificata; la seconda, perché, come ricordiamo nella campagna in atto a Bari, e che in quell’occasione presenteremo ufficialmente alla stampa, alle Autorità locali e al Ministro della Salute, Giulia Grillo, colpisce un professionista che è lì per te, per difendere la tua salute, per salvarti la vita, a costo, come è accaduto alla nostra Paola, di sacrificare la sua».
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LA CAMPAGNA ANTI-VIOLENZE DELLA FNOMCEO
Il 13 settembre sarà anche l’occasione per presentare la campagna di contrasto alla violenza sugli operatori sanitari dal titolo “Prima di aggredire, pensa” promossa dalla Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri (Fnomceo) e dall’Ordine di Bari. Sono in affissione da questa settimana i cartelloni voluti dall’Ordine dei medici di Bari per abbassare il livello di conflittualità che si registra soprattutto all’interno delle strutture di urgenza e di continuità assistenziale. La campagna intende presentare ai cittadini la ‘doppia faccia’ del servizio sanitario, senza eludere le inefficienze del sistema – che causano insoddisfazione – ma evidenziando accanto ad essi l’importanza e i risultati del lavoro dei medici che operano nei pronto soccorso, per il 118 o come guardie mediche. Per questo i cartelloni sono divisi in due metà, così come il viso dei soggetti protagonisti, arrabbiati nella prima parte, sorridenti nella seconda. La campagna, sottolinea Filippo Anelli, «fa parte di una più ampia azione culturale di ‘riconciliazione’ con i cittadini che insieme ai medici sono le vittime delle inefficienze del sistema sanitario. Per contrastare la violenza non basta rendere più sicuri i luoghi di lavoro, ma bisogna recuperare quel rapporto di fiducia medico-paziente che si è incrinato negli anni».