Vaccini: i numeri parlano chiaro
La vaccinazione è lo strumento più efficace per proteggerci da malattie gravi e potenzialmente mortali. Per quanto riguarda la presunta correlazione tra il vaccino MPR (Morbillo, Parotite e Rosolia) e l’autismo, il Ministero ritiene questa ipotesi priva di evidenze scientifiche, tant’è che lo studio che la ipotizzava è stato successivamente ritrattato dai coautori. Inoltre sono stati condotti in materia numerosi studi di qualità, nessuno dei quali ha dimostrato l’esistenza di questa associazione. L’autismo è una malattia che si manifesta sia in bimbi vaccinati che in bimbi non vaccinati. Fare inutili allarmismi su questa materia è dunque pericoloso, e fare disinformazione in sanità può creare grandi danni.
Grazie ai vaccini ben 14 milioni di bambini nel mondo sono stati salvati dalla morte per morbillo. Secondo le stime dell’Unicef in 12 anni i decessi sono diminuiti del 78% passando da 562mila nel 2000 a 122mila nel 2012. Questo le persone debbono saperlo, per operare scelte consapevoli e non dettate da ipotesi che non hanno attualmente evidenze scientifiche. Il ruolo dei medici di famiglia e dei pediatri nell’informare è molto importante perché la chiave per il successo dei programmi di vaccinazione è la fiducia della popolazione nella sicurezza dei vaccini. Promuovere la consapevolezza nelle persone che la vaccinazione è uno strumento di prevenzione insostituibile è fondamentale perché la disinformazione si combatte con l’informazione corretta. Bisogna informare le persone che grazie alle vaccinazioni ed alla realizzazione di programmi nazionali di immunizzazione, alcune malattie (tra le quali la polio o la difterite) sono state eliminate o sono diventate rare nel nostro Paese e quindi i nostri bimbi oggi sono molto più protetti nei confronti di tante patologie.
Va spiegato anche che la vaccinazione pediatrica è la prima arma della prevenzione e rappresenta un’assicurazione sulla vita dei bambini di tutto il mondo. I dati Unicef sono stati chiari: i vaccini prevengono dai 2 ai 3 milioni di morti per malattie come difterite, tetano, morbillo o pertosse e il 30% delle morti di bambini sotto i 5 anni potrebbero essere evitate se fossero stati vaccinati. Allora i medici di famiglia, i pediatri, che sono le prime persone alle quali si rivolgono i cittadini/pazienti, hanno il compito importante di guidarli e consigliarli sulla corretta strada da seguire. Vaccinarsi è importante, e non farlo espone i nostri figli a rischi altissimi.
Beatrice Lorenzin