VIDEO | Il mezzo ha al suo interno tutti gli strumenti di un moderno studio 3.0. In occasione del Congresso FIMMG siamo saliti a bordo per mostrarvelo
Un camper attrezzato per far arrivare i medici di famiglia e la medicina generale nelle piazze dei piccoli centri italiani. #Adessobasta è il tour promosso dalla FIMMG, Federazione italiana Medici di Medicina Generale. Partito da Biella lo scorso 3 settembre, ha già toccato quindici piazze del Nord Italia approdando a Cagliari in occasione del 76° Congresso nazionale della Federazione.
Qui i suoi “pazienti” sono stati gli stessi medici di famiglia. Un’occasione per mostrare ai professionisti non solo gli strumenti dello studio 3.0 presenti a bordo, che tanto interesse hanno riscosso da parte delle istituzioni locali incontrate finora e dello stesso ministro della Salute Roberto Speranza, presente al Congresso. Ma anche per condividere con loro il calore e la partecipazione dei cittadini che hanno animato insieme ai loro medici di famiglia le piazze finora raggiunte.
LEGGI ANCHE: CONGRESSO FIMMG, INTERVISTA A SCOTTI: «MEDICINA GENERALE IN RITARDO, SERVONO INVESTIMENTI»
Per questo all’appuntamento annuale della FIMMG è stato presentato un video che ha raccontato la prima parte del lungo viaggio del camper #adessobasta, con a bordo il segretario nazionale FIMMG Silvestro Scotti, che in trenta giorni di tour ha toccato 15 cittadine. Da Biella ad Alba, da Legnano ad Asiago, da Carpi a Berceto, il tour ha raccolto opinioni e bisogni dei cittadini sul medico di famiglia e sui servizi che vorrebbero trovare in studio. E sabato mattina, dopo la tappa nella piazza di Villasimius, il camper ripartirà per attraversare il Centro e il Sud Italia.
«Il camper #adessobasta ha fatto tappa al Congresso innanzitutto per dimostrare che dietro ci sono tutti i medici della FIMMG rappresentati dal loro segretario nazionale e dai dirigenti della Federazione, che sono andati nelle piccole piazze dei paesi ad ascoltare le esigenze dei pazienti e degli amministratori locali e regionali, mostrando loro anche quali sono i contenuti della nostra proposta – ha spiegato il segretario nazionale di FIMMG, Silvestro Scotti -. Negli ultimi anni i modelli organizzativi proposti per la medicina territoriale partono dal concetto di raggruppare i medici in sedi centralizzate rischiando di impoverire l’attuale capillarità degli studi sul territorio. Molti dimenticano però che oltre il 60% dei comuni italiani ha meno di 5mila abitanti e che 10 milioni di questi vivono in quei comuni – ha proseguito Scotti -. È chiaro che la medicina generale, essendo il primo livello di riferimento per il cittadino, debba essere garantita in maniera omogenea su tutto il territorio. La risposta più efficiente è a nostro avviso potenziare la capacità di risposta del singolo medico grazie a una migliore organizzazione, con la presenza del personale di studio e dell’infermiere di studio che lo aiuteranno a migliorare la propria capacità assistenziale, mantenendo la medicina di prossimità».