«L’ipercolesterolemia è stata promossa da fattore di rischio a causa dell’aterosclerosi – spiega la dottoressa Donata Mor – gli studi dimostrano che alla riduzione del colesterolo si genera una riduzione delle malattie cardiovascolari»
I fattori di rischio cardiovascolare promuovono l‘aterosclerosi e determinano l’insorgenza delle malattie cardiovascolari come infarto e ictus e sono molteplici. Possono essere non modificabili come il sesso, l’età e la predisposizione familiare o modificabili come il fumo, l’alimentazione scorretta, l’obesità, la sedentarietà.
Qual è il ruolo dell’ipercolesterolemia? «Il colesterolo e la sua relazione con le malattie cardiovascolari sono indiscutibili – precisa Donata Mor, Responsabile degenze cardiologia Fondazione Poliambulanza di Brescia -. Recentemente l’ipercolesterolemia è stata promossa da fattore di rischio a causa dell’aterosclerosi – prosegue – gli studi sul trattamento dell’ipercolesterolemia familiare e da malattia cardiovascolare in prevenzione primaria e secondaria hanno dimostrato sicurezza ed efficacia nel trattamento farmacologico. E, soprattutto, che alla riduzione del colesterolo si produce una riduzione delle malattie cardiovascolari».
È importante sottolineare che «non esiste un valore di colesterolo al di sotto del quale il rischio cardiovascolare si azzera – aggiunge la dottoressa -. Per questo, periodicamente, le società internazionali identificano nuovi criteri di valori di colesterolo da raggiungere per proteggere i pazienti dalla malattia aterosclerotica. Le ultime linee guida del 2019 hanno definito che i pazienti che questi pazienti ad alto rischio debbano avere un colesterolo LDL, quello cattivo, al di sotto di 55 mg/dl» conclude.
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