Quattro casi sospetti in Scozia e uno in Francia. Andreoni (Tor Vergata): «Stiamo mettendo in atto misure efficaci per contrastare la situazione, ma speriamo che il virus non si trasformi»
L’Istituto Nazionale di Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani di Roma si prepara a ricevere possibili casi di polmonite da coronavirus, il virus cinese che ha già causato 25 morti e oltre 600 contagiati. Una riunione operativa è stata fissata per venerdì 24 gennaio dopo che il virus è arrivato anche in Europa con 4 casi sospetti in Scozia e uno in Francia.
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«In Italia ci stiamo preparando ad eventuali casi che possano verificarsi» spiega Nicola Petrosillo, direttore del Dipartimento Clinico e di Ricerca della Malattie Infettive INMI Lazzaro Spallanzani di Roma. «Le linee guida del ministero della Salute sono estremamente esaustive e potranno essere molto utili nel caso in cui si verificassero dei casi». Il ministero della Salute, infatti, ha comunicato in una nota di aver riunito una task-force per coordinare tutte le iniziative legate all’allarme coronavirus 2019-nCoV. Presieduta dal ministro della Salute, Roberto Speranza, la task-force sarà attiva 24 ore su 24. A farne parte la Direzione generale per la prevenzione, dalle altre direzioni competenti, dai Carabinieri dei NAS, dall’Istituto Superiore di Sanità, dall’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive “Lazzaro Spallanzani” di Roma, dall’Usmaf (Uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera), dall’Agenzia italiana del Farmaco, dall’Agenas e dal Consigliere diplomatico.
«Attualmente non abbiamo casi» in Italia, precisa ancora il professor Petrosillo a margine del convegno “Lotta alle infezioni correlate all’assistenza” svoltosi presso la sede della Regione Lazio. L’Istituto Spallanzani è da sempre in prima linea nella gestione di epidemie a livello nazionale e internazionale. «Lo abbiamo fatto con la Sars circa vent’anni fa, l’abbiamo fatto con l’ebola. Noi costantemente abbiamo un’unità che si occupa di questo, abbiamo le strutture, abbiamo il personale addestrato, è il nostro lavoro».
«L’Italia sta mettendo in atto le misure efficaci per contrastare la situazione – aggiunge Massimo Andreoni, direttore UOC Malattie Infettive del Policlinico Tor Vergata di Roma -. L’episodio Sars ha indicato quali sono le procedure da mettere in atto che sono realizzate a livello internazionale. Speriamo che il virus non si trasformi ulteriormente e mantenga queste caratteristiche», conclude.
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