Salute 5 Febbraio 2025 16:22

“Il Viaggio del Plasma”, a Roma in mostra la produzione dei plasmaderivati

Un percorso visivo, allestito dal 5 al 12 febbraio, nell’area Galleria del Policlinico di Tor Vergata di Roma, per raccontare il processo di produzione dei farmaci plasmaderivati salvavita, a partire dalla donazione di sangue
di I.F.
“Il Viaggio del Plasma”, a Roma in mostra la produzione dei plasmaderivati

La mostra itinerante “il Viaggio del Plasma”, attraverso un percorso visivo, racconta il processo di produzione dei farmaci plasmaderivati salvavita, a partire dalla donazione di sangue, presentata oggi a Roma presso il Policlinico. Sarà allestita dal 5 al 12 febbraio, a Roma, presso l’area Galleria del Policlinico di Tor Vergata. L’iniziativa, che è stata già ospitata a Siena e Firenze, è parte di un più ampio progetto educativo e informativo, rivolto alle comunità delle Regioni a cura del Consorzio Pla.Net (Plasma Network), che unisce Toscana, Campania, Lazio, Marche, Molise e l’Ispettorato Generale della Sanità Militare e con il supporto non condizionante di Takeda, azienda leader nella produzione di plasmaderivati con due stabilimenti a Pisa e Rieti. “Sono orgoglioso di ospitare presso la nostra Università questa mostra fotografica che ha l’obiettivo di raccontare ciò che si cela dietro al percorso dei plasmaderivati. L’obiettivo è quello di coinvolgere la popolazione dei giovani universitari della Regione Lazio, fidelizzando sul tema della donazione di plasma. Ogni giorno, grazie al personale medico-scientifico, il plasma diventa fondamentale per moltissime patologie, anche rare. Il nostro ateneo, da sempre un punto di riferimento per la ricerca scientifica e la formazione dei giovani studenti, con questa mostra vuole promuovere la cultura dell’impegno civico. Un ringraziamento speciale va a tutto il personale del nostro policlinico e polo universitario, così come al consorzio Pla.Net per il lavoro che svolge ogni giorno per i pazienti”, commenta Nathan Levialdi Ghiron, Rettore dell’Università Tor Vergata.

Il ruolo del Policlinico Tor Vergata

“Voglio innanzitutto sottolineare che il Policlinico Tor Vergata è nel ristretto numero di centri nel Lazio che lavora il sangue, oltre ad essere un polo di donazione. Oggi abbiamo tra le 2.500 e le 3mila persone che vengono in questa struttura per il trattamento delle malattie rare, un fatto che ci rende un Hub importante in quest’area. Ringrazio per questo il professor Buccisano e tutta la sua squadra per il lavoro che sta portando avanti e mi auguro che ci siano molte altre iniziative come la mostra “il Viaggio del Plasma”, che credo siano cruciali per far comprendere cosa si cela dietro al concetto di plasma”, aggiunge Isabella Mastrobuono, Commissario Straordinario del Policlinico Tor Vergata. Il percorso de “Il Viaggio del Plasma” è sviluppato attraverso le immagini di associazioni di donatori, strutture trasfusionali, centri di raccolta, siti produttivi e associazioni di pazienti, per sensibilizzare, soprattutto i giovani, sull’importanza della donazione di sangue e plasma e del valore terapeutico e sociale delle terapie salvavita.
“Iniziative come questa permettono di evidenziare che, come Centro Regionale Sangue (CRS), siamo in prima linea per favorire la formazione e l’informazione sulle donazioni. Per quanto riguarda la formazione dei cittadini, ci impegniamo ad essere presenti in diversi eventi di natura sociale e sportiva, anche con l’auto-emoteca, che oggi è presente al Policlinico Tor Vergata. Inoltre, organizziamo una serie di iniziative di sensibilizzazione, come quelle orientate alla formazione degli studenti, in partnership con diverse università, oltre a progetti di formazione nelle scuole di secondo grado, in collaborazione con le associazioni di donatori. Infine, sviluppiamo iniziative in sinergia con i servizi trasfusionali, per facilitare la formazione degli operatori, e proponiamo soluzioni organizzative diversificate come l’apertura pomeridiana delle sale di donazione. Queste progettualità sono sostenute dalla Regione Lazio”, afferma la Professoressa Stefania Vaglio, Direttrice del Centro Regionale Sangue del Lazio e responsabile dell’Unità Operativa Complessa SIMT del Sant’Andrea di Roma.

L’importanza di donare il plasma

Il plasma, una risorsa strategica a livello globale e non sintetizzabile chimicamente, rappresenta una fonte preziosa ottenuta esclusivamente attraverso la generosità dei donatori. Donare plasma è un gesto sicuro volontario e gratuito, che gioca un ruolo cruciale nella produzione di farmaci salvavita per la cura di malattie gravi e rare come: l’Emofilia di tipo A e B, le malattie emorragiche, le immunodeficienze primitive, l’angioedema ereditario e le patologie respiratorie ereditarie. Aperta a tutti i soggetti in buona salute tra i 18 e i 65 anni, la donazione viene, inoltre, effettuata previa visita medica ed esami di laboratorio, contribuendo così a uno screening gratuito dei volontari. “Il valore culturale della donazione è estremamente importante come lo è garantire una raccolta adeguata in termini di quantità e qualità. L’appropriatezza del prelievo e della manipolazione degli emoderivati è fondamentale per l’ottenimento dei componenti più delicati come i fattori della coagulazione. Essendo presenti al Policlinico Tor Vergata specialità ad alta complessità, come l’ematologia, il centro trapianti di cellule staminali e di organi solidi, e un forte settore di emergenza, abbiamo un fabbisogno particolare in termini non solo di globuli rossi ma anche di plasma, piastrine ed emoderivati. Questo rende particolarmente importante far sì che il servizio trasfusionale riesca a raccogliere e gestire un numero rilevante di donazioni, avendo anche l’opportunità di coordinare una macroarea di raccolta e di lavorazione del plasma. Si tratta di un percorso di particolare valore perché condiviso tra varie figure: le associazioni dei volontari, che operano al Policlinico Tor Vergata, i donatori, il personale medico, tecnico ed infermieristico, il cui impegno porterà ad un ulteriore miglioramento dei risultati”, spiegato il Professor Francesco Buccisano, Direttore dell’UOSD Immunoematologia e Medicina Trasfusionale presso il Policlinico Tor Vergata.

Nel 2024 donazioni da record

“Le università, in particolare questa, possono essere in prima linea nell’educazione ad una cultura della donazione, che non è solo finalizzata alla trasfusione ma serve principalmente alla produzione di farmaci utilizzando il plasma. Anche per patologie che comportano la carenza di alcuni fattori, come le proteine, l’Università e non solo la facoltà di medicina insieme al CUD può organizzare iniziative, eventi o seminari, proprio per diffondere questa cultura e sensibilizzare i ragazzi più giovani al tema della donazione. Questo perché dal plasma possiamo ottenere delle cure che non potremmo ottenere in altro modo”, aggiunge Virginia Tancredi, Vicepreside della Facoltà di Medicina e Chirurgia Università Tor Vergata.
Per comprendere quanto la donazione sia un atto estremamente importante per la comunità dei pazienti, basta sapere che per la cura annuale di una persona affetta da immunodeficienza primitiva occorrono 130 donazioni di plasma e che per le terapie annuali di un pazienze con emofilia ne servono 1.2003.
Il 2024 si è chiuso con una raccolta plasma da record. Oltre 900mila chili, infatti, sono stati conferiti nell’ultimo anno al frazionamento industriale, un traguardo che spinge sempre di più il nostro Paese verso l’autosufficienza nazionale di farmaci plasmaderivati. In attesa del report conclusivo, questi numeri rappresentano un aumento del 3% rispetto agli 880.000 del 20231. Con questa iniziativa in un grande polo universitario, si intende richiamare l’attenzione sulla cultura della donazione e sensibilizzare proprio quella fascia di popolazione tra i 18 ed i 30 anni che potrebbe contribuire in maniera decisiva all’incremento delle donazioni ed all’ulteriore compensazione delle attuali carenze.

 

 

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