Salute 25 Luglio 2017 11:15

Immigrazione, presentate le linee guida per uniformare controlli sanitari. Mirisola (INMP): «Ora la vera sfida è renderle concrete»

«I controlli alla frontiera, la frontiera dei controlli», è questo il titolo del documento presentato da INMP, ISS e SIMM alla Camera dei Deputati con l’obiettivo di standardizzare gli approcci assistenziali per migranti e profughi. Le linee guida «colmano il vuoto che si crea tra lo sbarco e il centro di accoglienza», ha spiegato Ranieri Guerra, direttore generale della Prevenzione del Ministero della Salute

«Un lavoro e un impegno portato avanti con notevole intensità» ha dichiarato Concetta Mirisola, Direttrice Generale dell’Istituto Nazionale per la Promozione della Salute delle Popolazioni Migranti (INMP) sulle Linee Guida “I controlli alla frontiera, la frontiera dei controlli”, presentate ieri alla Camera, redatte in accordo con l’Istituto Superiore di Sanità e la Società Italiana di Medicina delle Migrazioni per fornire raccomandazioni sui controlli sanitari di profughi e richiedenti asilo.

«Il testo rappresenta uno strumento operativo per le organizzazioni e i professionisti sociosanitari che si impegnano nell’accoglienza dei migranti e dei richiedenti protezione internazionale», ha proseguito la Direttrice Mirisola sul documento redatto «secondo evidenze scientifiche e concrete perché troppo spesso questioni relative all’immigrazione vengono gestite con approssimazione. La linea guida è rivolta ai decisori, agli enti gestori dei centri di accoglienza e agli operatori sociosanitari e fornirà un pratico ausilio a fronte dell’incertezza ed eterogeneità nei comportamenti adottati sul territorio nazionale».

«Mobilità e immigrazione sono i grandi temi del secolo, si tratta di questioni epocali che non possono essere affrontate solo con la generosità e l’altruismo, servono indicazioni pratiche» è intervenuto il Direttore dell’ISS Walter Ricciardi, che ha sottolineato come i Paesi che si occupano in maniera pragmatica della salute dei migranti ottengano migliori risultati anche sui cittadini autoctoni. «Ben vengano indicazioni pratiche», ha commentato Ranieri Guerra, Direttore Generale della Prevenzione del Ministero della Salute che ha rimarcato quanto il Ministro Lorenzin abbia fortemente voluto e incentivato la stesura delle Linee Guida che «vanno a colmare il vuoto che si crea tra lo sbarco e il centro di accoglienza. Quello delle migrazioni è un flusso complesso che coinvolge vari attori che devono collaborare per controllare l’emergenza».

«La formazione deve essere al centro della metodologia per fronteggiare il fenomeno migratorio», ha rimarcato Maurizio Marceca, Presidente della Società italiana di Medicina delle migrazioni. «Solo con la conoscenza diffusa delle evidenze scientifiche si riescono ad evitare quegli approcci emergenziali che hanno caratterizzato l’atteggiamento comune nei confronti degli immigrati negli ultimi anni».

All’elaborazione delle raccomandazioni ha lavorato un panel multidisciplinare e multiprofessionale di esperti, scelti in rappresentanza delle principali società scientifiche interessate e di istituzioni sanitarie nazionali e internazionali. Sono state prese in considerazione le principali malattie infettive e diffusive (tubercolosi, malaria, epatite B e C, HIV, parassitosi, infezioni sessualmente trasmissibili) e alcune patologie cronico-degenerative (diabete, anemie, ipertensione, carcinoma cervice uterina) la cui diagnosi precoce si associa a una riduzione degli esiti negativi per la salute e dei costi per il Servizio sanitario nazionale. Sono state anche considerate alcune condizioni – quali la gravidanza – meritevoli di particolare tutela e in grado di modificare il percorso di accoglienza. Alla luce delle evidenze emerse, per ciascuna delle patologie e condizioni individuate, gli esperti del panel hanno elaborato delle raccomandazioni di taglio clinico-organizzativo, incardinandole all’interno di un percorso modulato e progressivo, che va dalla valutazione iniziale in fase di soccorso alla visita medica completa in prima accoglienza, fino alla “presa in carico” vera e propria nella seconda accoglienza.

Articoli correlati
Muro di Berlino, Foad Aodi (Amsi): «Dopo 32 anni il 40% dei sanitari dell’est è ritornato a casa»
Amsi, Umem e Movimento Uniti per Unire: «Dopo anni ci sono ancora muri mentali e materiali nel mondo, chi era povero è diventato ricco e meno altruista»
Minori stranieri non accompagnati tra vulnerabilità e resilienza. CISMAI presenta percorsi di accoglienza, presa in carico, tutela e cura
Il volume, ultima pubblicazione di una collana FrancoAngeli interamente curata da CISMAI, offre una panoramica sul tema dei minori stranieri che affrontano un viaggio pieno di aspettative e speranze, abbracciando la complessità del fenomeno dal punto di vista psicologico, normativo, socio-educativo e specialistico
Inmp: nasce la prima banca dati della sanità per censire le buone pratiche
L’Istituto Nazionale per la promozione della salute delle popolazioni Migranti e per il contrasto delle malattie della Povertà (INMP) dà il via alla selezione pubblica per censire le esperienze di sanità pubblica che si sono distinte in termini di equità
Coronavirus, Aodi (Amsi): «Il 40% nel mondo dei contagi sono d’importazione ma non è colpa dei migranti irregolari»
Amsi, UMEM e UXU: «Bene controllare tutti i provenienti dai Paesi in cui l'epidemia è in fase acuta ma urge intensificare anche gli accordi bilaterali»
Europee, Battiston (Pd): «Ogni anno via dall’Italia 300mila giovani. Fermare ‘fuga dei cervelli’»
Come? «Imitiamo gli altri paesi europei», ne è convinto l’ex presidente dell’Agenzia spaziale italiana in corsa alle Europee per il Partito democratico nella circoscrizione Nord est. «Nel prossimo programma quadro, il nono, 110 miliardi di euro, il 10% del totale del programma è destinato a ricerca e innovazione L’Italia può portare nel proprio sistema più soldi di quanto investe in alcuni settori»
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Percorso Regolatorio farmaci Aifa: i pazienti devono partecipare ai processi decisionali. Presentato il progetto InPags

Attraverso il progetto InPags, coordinato da Rarelab, discussi 5 dei possibili punti da sviluppare per definire criteri e modalità. Obiettivo colmare il gap tra Italia e altri Paesi europei in ...
Advocacy e Associazioni

Disability Card: “Una nuova frontiera europea per i diritti delle persone con disabilità”. A che punto siamo

La Disability Card e l'European Parking Card sono strumenti che mirano a facilitare l'accesso ai servizi e a uniformare i diritti in tutta Europa. L'intervista all'avvocato Giovanni Paolo Sperti, seg...
Sanità

I migliori ospedali d’Italia? Sul podio Careggi, l’Aou Marche e l’Humanitas di Rozzano

A fotografare le performance di 1.363 ospedali pubblici e privati nel 2023 è il Programma nazionale sititi di Agenas. Il nuovo report mostra un aumento dei  ricoveri programmati e diu...