In alcuni cosmetici sono presenti sostanze chimiche che alterano l’equilibrio ormonale e questo potrebbe spiegare la tendenza “allarmante” delle ragazze di entrare nella pubertà prima previsto. Lo ha dimostrato uno studio americano pubblicato su Endocrinology
In alcuni cosmetici sono presenti sostanze chimiche che alterano l’equilibrio ormonale e questo potrebbe spiegare la tendenza “allarmante” delle ragazze di entrare nella pubertà prima previsto. Queste sono le conclusioni di uno studio finanziato dal governo degli Stati Uniti, il quale ha scoperto che queste sostanze chimiche, presenti anche nei detersivi, bloccano e imitano la produzione di ormoni responsabili dell’inizio della pubertà nelle ragazze, come quelli responsabili dell’ovulazione. Si stima che l’età media della pubertà sia diminuita a partire dagli anni ’90, in particolare nelle ragazze rispetto ai ragazzi. I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista Endocrinology.
Le sostanze chimiche individuate dagli scienziati sono le stesse a cui si deve ad esempio l’odore dolce e muschiato di numerosi profumi e si trovano anche nei farmaci contro l’asma e per smettere di fumare. Potrebbe non essere un caso se l’aumento dei casi di pubertà precoce coincida con la tendenza delle ragazze di truccarsi e usare profumi quanto sono ancora piccole. Una recente ricerca ha infatti scoperto che negli Stati Uniti otto bambine su dieci tra i nove e gli undici anni indossano qualche tipo di prodotto di bellezza. Nel nuovo studio i ricercatori dei National Institutes of Health (NIH) hanno esposto cellule umane coltivate in laboratorio e pesci zebra a 10.000 diversi fattori ambientali.
I ricercatori hanno scoperto che una fragranza chiamata “muschio di ambretta” e i farmaci chiamati agonisti colinergici potrebbero interrompere, imitare o bloccare l’effetto degli ormoni. Il muschio di ambretta è una fragranza con un odore dolce e muschiato che deriva da un fiore giallo. Sebbene il suo uso sia limitato negli Stati Uniti, può ancora essere trovato in piccole quantità in diversi profumi venduti a giovani ragazze online. Gli agonisti colinergici, invece, sono farmaci utilizzati principalmente per curare la dipendenza dal fumo, la BPCO e l’asma. “Si è registrata una preoccupante tendenza alla pubertà precoce nelle ragazze, il che suggerisce l’influenza di un fattore ambientale”, hanno scritto gli autori dello studio.
Una pubertà precoce nelle ragazze è stata associata a complicazioni come un rischio maggiore di obesità, malattie cardiache, cancro al seno e problemi psicologici. Le mestruazioni solitamente iniziano intorno ai 12 anni, ma l’autrice dello studio, Natalie Shaw, neuroendocrinologa presso il National Institute of Environmental Health Sciences (NIEHS), ha affermato che negli ultimi decenni tendono in media a manifestarsi più precocemente. In alcuni casi, bambine di appena sei anni hanno iniziato ad avere le mestruazioni prima di notare altri segni della pubertà. Questa tendenza suggerisce che qualcosa nel nostro ambiente stia giocando un ruolo, hanno scritto gli autori dello studio. Per indagare su questo aspetto, i ricercatori hanno esaminato un database di sostanze chimiche e prescrizioni che potrebbero avere effetti sugli ormoni.
Nello specifico, gli scienziati hanno esaminato le molecole chiamate interferenti endocrini, sostanze che imitano, bloccano o interferiscono con il flusso naturale degli ormoni. Queste controllano la pubertà, lo stress e lo sviluppo. I ricercatori hanno incluso 10.000 potenziali bersagli nello studio. Si sono concentrati su due sostanze: l’ambretta muschiata e i farmaci chiamati agonisti colingici. Quando gli scienziati hanno applicato entrambe queste sostanze chimiche alle cellule umane coltivate in laboratorio e ai pesci zebra vivi, hanno attivato le cellule che controllano la pubertà, chiamate neuroni musGnRh. Questo, secondo gli studiosi, suggerisce che l’esposizione ai due interferenti endocrini potrebbe essere la causa dell’inizio anticipato della pubertà. “Questo studio suggerisce che, per eccesso di cautela, è importante che i genitori utilizzino per i propri figli solo prodotti per la cura personale regolamentati a livello federale”, conclude Shaw.
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