Salute 18 Febbraio 2022 16:15

In Italia in arrivo il primo farmaco con due monoclonali per prevenire il Covid-19

Destinato ai pazienti fragili, il cocktail di anticorpi è stato messo a punto da AstraZeneca ed è in grado con una sola dose di ridurre il rischio di sviluppare la malattia in forma sintomatica ed ha una copertura di sei mesi. Da affiancare al vaccino, risulta essere efficace anche contro Omicron
In Italia in arrivo il primo farmaco con due monoclonali per prevenire il Covid-19

Arrivano nelle prossime ore in Italia ventimila dosi del primo farmaco a base di due anticorpi monoclonali in grado di prevenire il Covid-19 nelle persone fragili. A realizzarlo è AstraZeneca che ha già consegnato oltre 1 milione e duecento mila dosi a Stati Uniti e duecento mila a Germania, Francia e Israele. Il prodotto, ottenuto dalla combinazione di due anticorpi, Tixagevimab e Cilgavimab, è stato approvato da AIFA al termine di uno studio internazionale, Provent.

Testato su 5197 individui la combinazione ha mostrato una riduzione significativa del rischio di sviluppare la malattia in forma sintomatica pari all’83% garantendo con una sola dose, la protezione per sei mesi. «Si tratta di un’arma più efficace perché mette insieme due anticorpi monoclonali capaci di legarsi a due siti distinti sulla proteina spike di Sars-CoV-2 – spiega il professor Giovanni Di Perri, Direttore della scuola di specializzazione di Malattie infettive all’Ospedale Amedeo di Savoia di Torino -. La combinazione risulta quindi più efficace nell’impedire al virus di entrare nelle cellule del corpo e di causare l’infezione».

Strumento preventivo da affiancare al vaccino

Secondo i dati di tre studi indipendenti condotti dal University College di Oxford (Regno Unito), dalla Washington University School of Medicine di St. Louis (USA) e dalla FDA (Food and Drug Administration) la combinazione dei due anticorpi monoclonali garantisce un livello di anticorpi neutralizzanti riscontrati in individui infettati dal Covid-19 e guariti naturalmente e risulta efficace anche contro la variante Omicron. «Questo è l’esordio di un nuovo strumento preventivo che va ad affiancare il vaccino per coloro che sono immunodepressi, trapiantati, o per chi, a causa di intolleranza severa, non può fare il vaccino – sottolinea Di Perri -. Si apre una nuova strategia contro Covid 19 che ha tempi di copertura protettiva addirittura superiore al vaccino».

Allo studio l’efficacia su pazienti Covid-19

Appurata la validità del cocktail dei due anticorpi in soggetti immunodepressi, è in fase di sperimentazione la combinazione tra Tixagevimab e Cilgavimab anche per il trattamento dei pazienti già infettati dal virus. «Lo studio ha dimostrato che la combinazione dei due anticorpi in coloro che sono già stati colpiti dal virus lo rende meno aggressivo – aggiunge il direttore della scuola di specializzazione di Malattie infettive all’Ospedale Amedeo di Savoia di Torino – dimostrando di ridurre il rischio di progressione della malattia in pazienti non ospedalizzati sintomatici da meno di sette giorni».

La ricerca di AstraZeneca

I due anticorpi, derivati da cellule B donate da pazienti convalescenti dopo il Sars-CoV-2, sono stati individuati negli Stati Uniti dagli esperti del Vanderbilt University Medical Center utilizzando una tecnologia di AstraZeneca. «Dopo una singola somministrazione che consiste in due iniezioni intramuscolari, una per ciascun anticorpo, separate e consecutive, in successione immediata – spiega Raffaella Fede, direttore medico di AstraZeneca Italia -. Abbiamo triplicato la durata d’azione rispetto ai monoclonali convenzionali e l’analisi dei dati fatta nello studio Provent a sei mesi ha dimostrato una riduzione del rischio di contrarre una forma sintomatica di malattia pari all’83%. È necessario però un maggiore follow-up per stabilire la durata completa della protezione del virus, ma potremmo stimarla anche oltre i 12 mesi».

 

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