Salute 21 Agosto 2019 15:22

Incidente nucleare in Russia, gli esperti: «Ecco perchè non c’è rischio Chernobyl per l’Italia»

«Non ci sono comunicazioni di alterazioni delle radiazioni di fondo dell’Italia». La Federazione nazionale degli Ordini dei Chimici e dei Fisici attraverso i suoi esperti fa chiarezza su quanto accaduto lo scorso 8 agosto in una base militare russa

Incidente nucleare in Russia, gli esperti: «Ecco perchè non c’è rischio Chernobyl per l’Italia»

«I rischi per l’Italia sono pressoché nulli», è la rassicurazione che arriva dalla Federazione nazionale degli Ordini dei Chimici e dei Fisici, riguardo alle possibili conseguenze per il nostro Paese derivanti dall’incidente nucleare avvenuto in Russia. Lo scorso 8 agosto, infatti, un’esplosione durante un test missilistico presso la base militare russa Severodvinsk, nel nord della Russia, ha fatto registrare un temporaneo aumento del livello di radiazioni. Un picco che ha destato subito allarme, soprattutto tra i Paesi confinanti.

La regione di Arkhangelsk dista oltre 3mila chilometri dalla penisola italiana, ma l’incubo Chernobyl, tornato alla ribalta anche attraverso un acclamata serie tv, ha sollevato preoccupazione in tutta Europa. «È stato un picco estremamente temporaneo e ristretto dal punto di vista dell’identificazione, per cui non c’è una nube radioattiva che si diffonde, questo assolutamente no», ha spiegato a Sanità Informazione il chimico Emiliano Cazzola, ricercatore al Radiopharmacy & Cyclotron Dept, IRCCS “Sacro Cuore – Don Calabria” di Verona. «È stato un episodio puntuale. Non c’è adesso un affluivo che adesso sta continuando, non è questo il caso. È come se fosse scoppiata una bomba, è scoppiata, c’è stata il problema e poi si è assopito. Non c’è nulla che sta continuando a emettere radiazioni».

LEGGI: GIORNATA DEL CHIMICO-FISICO, ORLANDI (FNCF): «AMBIENTE E SALUTE, NOSTRO RUOLO DECISIVO. POLITICA NE TENGA CONTO»

Nessuna seconda Chernobyl dunque. «Con questi valori possiamo aspettarci una contaminazione che non è per nulla paragonabile a quella avvenuta in altri eventi quali possono essere Chernobyl o Fukushima – è il parere del Dott. Lorenzo Bianchi, Responsabile S.C. di Fisica Sanitaria A.S.S.T. della Valle Olona -. Dal punto di vista della contaminazione ambientale non desta particolari preoccupazioni. Il che fa deporre a favore dell’esplosione avvenuta non tanto per una testata nucleare quanto per un sistema di propulsione, quindi con una quantità di combustibile tutto sommato contenuta. Per dire, – continua Bianchi – dopo quasi 60 anni dagli esperimenti fatti dagli americani nelle isole Marshall dove abbiamo ancora contaminazioni significative, le materie utilizzate erano ampiamente superiori, ma tanti ordini di grandezza superiori».

Tra le notizie riportate dalla stampa, anche quella di medici e operatori sanitari contaminati dai feriti trasportati in ospedale. «Ci sono due problemi che possono insorgere in una persona esposta alle radiazioni, – risponde il chimico Emiliano Cazzola – in primis che vengano esposti alle radiazioni come se facessero una TAC, con le radiazioni che passano da parte a parte. Se le radiazioni sono molto elevate, passando, danneggiano i tessuti. In questo caso la persona che si ammala non può in alcun modo contaminare nessuno, perché non emette a sua volta radiazioni. Sarebbe come pensare che un malato oncologico possa contaminare il medico che lo cura. Il discorso è diverso per chi fisicamente è nell’area dove è successa l’esplosione. In questo caso le radiazioni sono date da particelle. Possono essere delle polveri oppure dei frammenti. Se queste polveri e questi frammenti sono sulla persona, possono essere trasferiti alle persone di soccorso».

«Il trasferimento di quantità rilevanti di contaminazioni non è un’ipotesi plausibile», chiarisce ancora il professor Lorenzo Bianchi che spiega con una semplice metafora la possibile dinamica dei fatti. «Possiamo fare un confronto con una persona che si sporca di fango, viene portata in un certo ambiente e qualcuno la assiste per ripulirsi. È chiaro che chi lo assiste un po’ si sporcherà, però non più di tanto. Il paragone è molto grezzo però è difficile che ad un sanitario che presta assistenza, si possa trasferire una quantità importante di contaminante».

«Una distinzione molto importante è quella tra irradiazione esterna e contaminazione interna – conclude Bianchi-. L’irradiazione esterna si ha quando c’è una sostanza radioattiva però è un qualcosa che non rimane, quando ci si allontana dalla fonte di esposizione tutto finisce. La contaminazione interna avviene quando c’è un’incorporazione di sostanze radioattive. Normalmente avviene con la respirazione, più difficilmente per ingestione, più difficilmente ancora per ferita. Quindi è verosimile che i feriti abbiano avuto una contaminazione per tutte e tre le vie, però il trasferimento agli operatori sanitari è veramente molto ridotto».

Articoli correlati
Esiste davvero il pericolo radiazioni in Italia? La situazione spiegata dal fisico medico
I rischi da radiazioni stanno provocando paura e psicosi in Italia. La corsa alle pillole di iodio è dannosa per la salute e si vive ricordando l'incubo di Chernobyl che ora non potrebbe ripetersi. Banci Buonamici (AIFM) spiega cosa rischiano davvero gli italiani
Legge Lorenzin, Nausicaa Orlandi (Presidente Consiglio Nazionale dei Chimici): «Riconosciuta valenza dei Chimici per tutela della salute»
Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della Legge Lorenzin, si apre una nuova era per i Chimici italiani. La Legge n. 3 dell’11 gennaio 2018 (“Delega al Governo in materia di sperimentazione clinica di medicinali nonché disposizioni per il riordino delle professioni sanitarie  e per la dirigenza sanitaria del Ministero della salute”) porterà dal 15 febbraio 2018, […]
Visite ed esami gratuiti per i bambini di Chernobyl e Saharawi
Per i bambini di Chernobyl e Saharawi, in Emilia-Romagna visite mediche specialistiche ed esami saranno gratuiti. Come si legge sul portale della Regione, le prestazioni sanitarie in questione, infatti, se ritenute necessarie, saranno esenti da ticket perché ritenute indispensabili per la salvaguardia della loro salute. Lo ha stabilito la Giunta regionale con una specifica delibera, […]
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa natalizia. Grazie e auguri a tutti i lettori!

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa natalizia e, ringraziando tutti i suoi lettori, augura a tutti feste serene dando appuntamento al 7 gennaio 2025
Advocacy e Associazioni

Disabilità: ecco tutte le novità in vigore dal 1° Gennaio 2025

L’avvocato Giovanni Paolo Sperti, in un’intervista a Sanità Informazione, spiega quali saranno le novità in tema di legge 104/1992, indennità di accompagnamento e revi...
Advocacy e Associazioni

Natale, successo virale per il video dei ragazzi dell’Istituto Tumori di Milano

Il video di ‘Palle di Natale’ (Smile, It’s Christmas Day), brano scritto e cantato dagli adolescenti del Progetto giovani della Pediatria dell’Int, in sole 24 ore è stat...
Prevenzione

Ecco il nuovo Calendario per la Vita: tutte le vaccinazioni secondo le ultime evidenze scientifiche

Il documento affronta tutti gli strumenti per la prevenzione, dai vaccini contro il COVID-19 agli strumenti per combattere l’RSV, passando per i vaccini coniugati contro lo Pneumococco e quello ...
Advocacy e Associazioni

Amiloidoisi cardiaca: “L’ho scoperta così!”

Nella nuova puntata di The Patient’s Voice, Giovanni Capone, paziente affetto da amiloidosi cardiaca racconta la sua storia e le difficoltà affrontate per arrivare ad una diagnosi certa. ...