Salute 14 Maggio 2020 10:15

Indagine all’Università Statale di Milano, 10% contagiato dal Covid-19

Lo testimonia una survey anonima che ha collezionato i sintomi Covid-like in 14mila tra studenti e personale dell'ateneo. I più colpiti giovani, fumatori e sovrappeso

Un contagiato da Sars-CoV-2 su 10 all’interno dell’università Statale di Milano. Una survey a cui si sono sottoposte 14mila persone fra studenti e personale, condotta nel periodo tra il 14 e il 30 aprile 2020, attesta questo risultato. Il questionario includeva una serie di domande sui sintomi correlati a Covid-19 (febbre, cefalea, raffreddore, tosse, anosmia, disturbi gastrointestinali, e separatamente febbre oltre 38,5° C) nelle tre settimane precedenti. «La nostra indagine – spiegano gli autori – conferma che circa il 10% della nostra comunità accademica sarebbe stata affetta dalla malattia», anche considerando che non tutti i sintomi sono riconducibili al Covid-19.

L’indagine epidemiologica è stata coordinata dall’epidemiologo Carlo La Vecchia e supportata tecnicamente dal Ctu, il centro per l’innovazione didattica e le tecnologie multimediali di ateneo. «Questi dati confermano pertanto che, anche ignorando i casi asintomatici, Covid-19 ha colpito una parte sostanziale della comunità accademica in marzo e aprile, ampiamente superiore rispetto ai casi registrati», dichiarano i ricercatori. Nel periodo preso in esame 217 persone hanno eseguito almeno un tampone e di queste, 46 erano risultate positive.

LEGGI ANCHE: AUDIZIONI IN PARLAMENTO, GLI ESPERTI FANNO IL PUNTO SULL’EVOLUZIONE DELL’EPIDEMIA, LA SIEROPREVALENZA, LA TERAPIA AL PLASMA E I VACCINI 

Quanto alla prevalenza di sintomi Covid-like, nel periodo dal 24 marzo al 30 aprile ne ha riportati il 21,8% dei partecipanti alla survey (3.138 persone), e l’1,5% (219 persone) ha segnalato febbre superiore a 38,5° C. La frequenza di chi ha riferito sintomi era simile in donne e uomini, leggermente più alta nei giovani (in larga parte studenti), nei fumatori e nei soggetti sovrappeso, elencano i ricercatori.

La giovane età della maggioranza della popolazione indagata, fanno notare, suggerisce che «una proporzione rilevante di tali sintomi possa essere attribuita a Covid-19, e non a patologie croniche eventualmente associate a tali sintomi principalmente nei soggetti più anziani». L’indagine ha fotografato anche un minor rischio relativo di sintomi moderati-gravi nelle donne, tipico di Covid. Il 64% dei soggetti con sintomi ha riportato almeno un coabitante con sintomi, rispetto al 14% dei soggetti asintomatici.

«Siamo soddisfatti e orgogliosi dell’ampia adesione dell’ateneo a questa indagine – commenta Maria Pia Abbracchio, prorettrice a Strategie e politiche della ricerca –. Non solo il personale sanitario e i ricercatori, ma tutte le componenti della nostra università, inclusa quella studentesca, fanno la loro parte nella risposta a Covid-19».

 

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SANITÀ INFORMAZIONE PER RIMANERE SEMPRE AGGIORNATO

Articoli correlati
Nasce il progetto PMLAb per i pazienti COVID-19 immunocompromessi
La gestione del paziente immunocompromesso con COVID-19 richiede una particolare attenzione, che si concretizza con le Profilassi Pre-Esposizione con anticorpi monoclonali. A questo scopo è nato il progetto Prevention Management LAboratory (PMLAb), presentato oggi a Roma
Covid, alcune persone potrebbero aver perso l’olfatto per sempre? L’ipotesi allarmante in uno studio
La perdita dell'olfatto a causa di Covid-19 potrebbe durare a lungo o addirittura per sempre. Uno studio rivela che una persona su 20 non l'ha recuperato dopo 18 mesi
Si possono bere alcolici quando si risulta positivi al Sars-CoV-2?
Il consumo di alcolici è controindicato quando si è positivi al virus Sars CoV-2. Gli studi mostrano infatti che gli alcolici possono compromettere il sistema immunitario
Dopo quanto tempo ci si può ammalare di nuovo di Covid-19?
Gli studi indicano che le reinfezioni con Omicron sono più frequenti. Una ricerca suggerisce un intervallo tra i 90 e i 640 giorni, un'altra tra i 20 e i 60 giorni
DL Riaperture, via libera dalla Camera. Cosa cambia per mascherine, isolamento, green pass e obbligo vaccinale
Il provvedimento recepisce la fine dello stato di emergenza. Prorogato lo smart working per i lavoratori fragili. Medici in quiescenza potranno continuare a ricevere incarichi di lavoro autonomo
di Francesco Torre
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Prevenzione

Settimana dell’immunizzazione, Ecdc: “Accelerare gli sforzi per un’elevata copertura vaccinale”

Evidenziando i rischi di una copertura vaccinale non ottimale in Europa, l'Ecdc ha pubblicato una serie di strumenti operativi che le autorità sanitarie pubbliche possono utilizzare per miglior...
di I.F.
Prevenzione

Settimana dell’Immunizzazione, Oms: “Vaccinare tutti è umanamente possibile”

L'edizione 2025 della Settimana mondiale dell'immunizzazione esaminerà non solo ciò che i vaccini fanno per migliorare la vita oggi, ma anche ciò si può ottenere nei prossi...
Nutri e Previeni

Alimentazione, la dieta africana ‘spegne’ l’infiammazione

Allo studio hanno partecipato 77 uomini sani della Tanzania, alcuni sono passati a una dieta occidentale per due settimane, altri ad una africana tradizionale
Prevenzione

Contro le patologie respiratorie la vaccinazione è la via maestra

La vaccinazione rappresenta la strada d’elezione per prevenire e controllare le patologie virali. Le Raccomandazioni di quattro società scientifiche sulla prevenzione delle patologie resp...
Advocacy e Associazioni

Tumore al seno: tossicità finanziaria per il 38% delle donne, 70% affronta spese extra per le cure

Presentati a Roma i risultati del sondaggio su 585 pazienti realizzato da ANDOS e C.R.E.A. Sanità, per indagare gli effetti collaterali della malattia in termini umani, organizzativi, economici...