Salute 26 Giugno 2024 17:07

Infarto e ictus, in un caso su tre il rischio si sviluppa sin dall’infanzia

Lo studio ha coinvolto oltre 10mila partecipanti, provenienti da Stati Uniti, Finlandia e Australia, seguiti per ben 40 anni

Infarto e ictus, in un caso su tre il rischio si sviluppa sin dall’infanzia

“Condurre una vita sana fin dall’infanzia”. Potremmo riassumere così l’insegnamento racchiuso tra le righe di uno studio condotto dai ricercatori del Murdoch  Children’s Research Institute di Melbourne sull’influenza che gli stili di vita infantili hanno sulle malattie cardiovascolari dell’età adulta. Secondo la ricerca, pubblicata sull’Open Journal JAMA Network, in un caso su tre di attacco cardiaco o un ictus l’origine può essere ricercata proprio negli anni nell’infanzia. Per condurre la loro analisi i ricercatori australiani hanno analizzato oltre 10mila (per la precisione10.634) partecipanti, provenienti da Stati Uniti, Finlandia e Australia, per ben 40 anni, dall’infanzia (nati tra il 1970 e il 1990) fino al 2019. L’analisi dei dati è stata poi eseguita dal mese di maggio 2022 ad agosto 2023.

Una lacuna da colmare: quando si origina l’aterosclerosi

“La prevenzione delle malattie cardiovascolari (CVD) attraverso la riduzione dei fattori di rischio stabiliti – spiegano i ricercatori nell’introduzione dello studio – si è concentrata in gran parte sugli interventi a partire dalla mezza età adulta. Tuttavia, la patologia sottostante, l’aterosclerosi, può iniziare nell’infanzia e il suo sviluppo precoce dipende dagli stessi fattori di rischio. Pertanto, una riduzione ancora maggiore dell’incidenza di malattie cardiovascolari potrebbe essere ottenuta con interventi a partire dall’infanzia. Concettualmente, il rischio potrebbe accumularsi con la durata dell’esposizione ai fattori di rischio, in modo simile agli effetti del fumo con il cancro ai polmoni, aggiungono gli scienziati.

I fattori di rischio presenti sin dall’infanzia

Fattori di rischio come pressione arteriosa, lipidi sierici,  indici di massa corporea e fumo sono associati direttamente o  indirettamente a malattie cardiovascolari in età adulta, con i  maggiori effetti diretti sulla massa corporea e sul ‘cattivo  colesterolo’. Nel rischio di malattie cardiovascolari, l’indice  di massa corporea nell’infanzia svolge quindi un ruolo altrettanto importante quanto l’indice di massa corporea in età  adulta, il che avvalora l’ipotesi di accumulazione. Secondo il ricercatore australiano, Terence Dwyer del Murdoch  Children’s Research Institute di Melbourne, i risultati  confermano il concetto che le persone cominciano sin  dall’infanzia ad accumulare grasso nelle arterie  coronarie. “Un terzo del rischio viene dall’infanzia, il che  significa che se vogliamo veramente prevenire in maniera ottimale sofferenze cardiovascolari e invalidità, è necessario cominciare  presto”, precisa Dwyer. “In particolare – concludono i ricercatori -. prestare maggiore attenzione all’indice di massa corporea durante l’infanzia potrebbe ridurre realmente il rischio di malattie cardiovascolari negli anni a venire”.

 

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Ricetta cartacea addio: dal 1° gennaio 2025 previste solo quelle elettroniche

Ora, salvo le eccezioni ancora consentite durante questa fase transitoria, saranno 488mila i medici e gli odontoiatri che prescriveranno le ricette in formato elettronico
di I.F.
Advocacy e Associazioni

Fibromialgia, le Associazioni pazienti in Senato: “Inserimento nei Lea e istituzione di PDTA tra le principali richieste”

AISF ODV E CFU: “Ribadite le richieste di modifica al disegno di legge per soddisfare realmente i bisogni dei pazienti con fibromialgia”
Salute

Obesità, una Commissione Globale propone una revisione della diagnosi: “Ecco quando l’eccesso di peso è patologia”

La Commissione sull’Obesità Clinica raccomanda un nuovo approccio, con più sfumature, nel quale vengono usate in aggiunta al BMI anche delle misure del grasso corporeo – ad e...
di I.F.