Il vademecum del ginecologo Luca Zurzolo per riconoscere e gestire i più frequenti fastidi intimi che riguardano le donne
L’estate è sinonimo di spensieratezza e di una ritrovata libertà. Tuttavia, per le donne, è facile che le tante agognate vacanze vadano a braccetto con fastidi intimi di varia natura. Questo perché il clima caldo e umido è particolarmente favorevole al proliferare di microrganismi dannosi, che possono causare spiacevoli infezioni del tratto uro-genitale. Come prevenirle, intercettarle e debellarle? Lo abbiamo chiesto al dottor Luca Zurzolo, specialista in Ginecologia e Ostetricia, vincitore (per il 5° anno consecutivo) del MioDottore Awards 2023.
«Innanzitutto – esordisce Zurzolo – va fatta una distinzione tra le infezioni relative al tratto urinario, come la cistite di natura infiammatoria e batterica, e le infezioni vaginali, causate da un parterre di patogeni particolarmente nutrito: funghi, batteri, parassiti, virus e protozoi. La cistite, particolarmente frequente in estate, viene diagnosticata tramite un esame delle urine con urinocoltura e antibiogramma per conoscere il tipo di patogeno che l’ha causata e intraprendere così la cura antibiotica più adatta per debellarlo. Spesso le pazienti ai primi fastidi assumono antibiotico. Niente di più sbagliato: con l’antibiotico scorretto non solo il patogeno non viene debellato ma si va ad invalidare l’esame delle urine rendendo più difficile identificare il patogeno (e quindi la cura). La soluzione è assumere in prima battuta un comune antinfiammatorio per eliminare il dolore, dopodichè procedere ad un esame delle urine per poi iniziare l’antibiotico più appropriato».
«Anche le infezioni vaginali tendono ad aumentare la loro incidenza nel periodo estivo. L’infezione più diffusa – spiega lo specialista – è causata da un fungo, la Candida albicans, che porta prurito e bruciore ed è contagiosa per il partner. Questo può dar luogo ad un effetto ping-pong se entrambi i partner non si curano con una terapia locale a base di creme o ovuli, saponi specifici e talvolta anche farmaci antifungini da assumere per via orale».
«Abbiamo poi l’ambito delle infezioni vaginali batteriche – prosegue Zurzolo -: gardnerella, stafilococco, gonococco, streptococco. Anche queste causano prurito e bruciore e necessitano una terapia locale antibiotica oltre che, spesso, una terapia antibiotica per via orale. La clamidia è invece causata da un parassita, si manifesta con una leggera febbricola e perdite blande, tuttavia se non individuata e trattata con un antibiotico adatto può incidere sulle tube e causare sterilità».
«Tra le infezioni virali abbiamo l’HPV (Papilloma virus), che non è tipicamente estivo – sottolinea il ginecologo – ed è asintomatico, per intercettare il quale è necessario sottoporsi annualmente al Pap test con Hpv test. Non esistendo una cura specifica, questi esami sono necessari per controllare che il virus non stia dando luogo a lesioni cervicali che, se non trattate, possono degenerare in forme neoplastiche. Un capitolo a parte meritano le infezioni sessualmente trasmissibili: in estate si è più spensierati e più inclini a fare nuove esperienze, tuttavia non bisogna dimenticare che, in caso di partner occasionali, è fondamentale adottare precauzioni: il preservativo non protegge solo da gravidanze indesiderate ma anche dalle infezioni sessualmente trasmissibili tra cui quella causata dal virus dell’HIV, herpes, epatite C, gonorrea, sifilide».
«Per quanto riguarda la prevenzione – osserva Zurzolo – è importante bere molta acqua, evitare cibi troppo conditi e grassi, alcolici e bevande zuccherate e gasate. Consigliati gli integratori al mirtillo o i probiotici che aiutano a mantenere il benessere della vescica. È bene mantenere un transito intestinale regolare perché la stitichezza cronica determina un terreno fertile per quei batteri che possono colonizzare il tratto uro-genitale. Eventuali assorbenti interni devono essere inseriti previo lavaggio delle mani e rimossi dopo 4 ore al massimo, mentre un’altra buona norma è di indossare un costume asciutto dopo il bagno in quanto, come detto, l’umidità e il calore costituiscono terreno fertile per i microrganismi patogeni. Inoltre è consigliabile optare per tessuti naturali e traspiranti ed evitare pantaloni o biancheria troppo aderenti. Infine – conclude Zurzolo – rivolgersi al proprio ginecologo per qualsiasi dubbio o sintomo sospetto».
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