Salute 4 Luglio 2024 12:10

Infiammazione cronica, i giovani che ne soffrono rischiano alterazioni di memoria e capacità cognitive in età adulta

Lo studio ha coinvolto 2.364 persone tra i 24 e i 58 anni, tutte seguite per 18 anni. I livelli di infiammazione dei partecipanti sono stati misurati all’inizio dello studio e altre tre volte nel corso del tempo

Infiammazione cronica, i giovani che ne soffrono rischiano alterazioni di memoria e capacità cognitive in età adulta

Avere livelli elevati di infiammazione sin da giovani, a 20-30 anni, può indurre problemi di memoria e deficit cognitivi nella mezza età. Lo rivela uno studio pubblicato sulla rivista Neurology, che ha analizzato i livelli di proteina C-reattiva (CRP) nel sangue. La CRP è prodotta dal fegato e aumenta proprio in caso di infiammazione dell’organismo. “L’infiammazione in tarda età è stata già collegata al rischio di demenza e al declino cognitivo da precedenti studi – spiegano gli autori nell’abstract della ricerca -, ma si sa meno sull’infiammazione che si manifesta precocemente, sin da giovani, e soprattutto se questo stato può influenzare le capacità cognitive negli anni a venire”.

Quando l’infiammazione è ‘cronica’

Che l’infiammazione cronica non possa essere considerata sana è un dato di fatto. Ed è proprio partendo da questo presupposto che gli studiosi hanno avviato la ricerca in questione. L’infiammazione cronica è definita tale quando è di basso grado, ma persiste per mesi o addirittura anni in tutto il corpo. Può essere causata da disturbi autoimmuni, come l’artrite reumatoide o la sclerosi multipla, stress fisico o altre cause. I sintomi dell’infiammazione cronica includono dolore o rigidità  articolare, problemi digestivi e affaticamento. “L’infiammazione in età avanzata è stata collegata al rischio di demenza e ai primi segni di declino cognitivo – spiega l’autrice dello studio Kristine Yaffe dell’Università della California, San Francisco -. Il nostro studio ha scoperto che avere un’infiammazione costantemente alta o moderata a partire dalla giovane età adulta può influire negativamente sulla capacità di una persona di  pianificare, concentrarsi e gestire più compiti, nonché sulla velocità di elaborazione delle informazioni nella mezza età”.

Metodo di studio e conclusioni

Lo studio ha coinvolto 2.364 persone tra i 24 e i 58 anni, tutte seguite per 18 anni. I livelli di infiammazione dei partecipanti sono stati misurati all’inizio dello studio e altre tre volte nel corso del tempo. I ricercatori hanno diviso i partecipanti in tre gruppi in base ai livelli di infiammazione: costantemente alta, moderata o in aumento e bassa stabile. Tra tutti partecipanti, 911 persone, ovvero il 39%, avevano un’infiammazione costantemente alta, 381 persone, il 16%, avevano un’infiammazione moderata o in  aumento e 1.072,i l 45%, avevano un’infiammazione bassa e stabile. Cinque anni dopo l’ultima misurazione  dell’infiammazione, ai partecipanti sono stati somministrati sei test per esaminare le capacità di pensiero e memoria. I  ricercatori hanno scoperto che sia il gruppo ad alta infiammazione che quello a infiammazione moderata avevano  maggiori probabilità di avere scarse prestazioni nella velocità  di elaborazione e nella funzione esecutiva. L’infiammazione  moderata o alta da giovani raddoppia il rischio di scarse  prestazioni nella velocità di elaborazione negli anni a venire.

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

 

 

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Percorso Regolatorio farmaci Aifa: i pazienti devono partecipare ai processi decisionali. Presentato il progetto InPags

Attraverso il progetto InPags, coordinato da Rarelab, discussi 5 dei possibili punti da sviluppare per definire criteri e modalità. Obiettivo colmare il gap tra Italia e altri Paesi europei in ...
Advocacy e Associazioni

Disability Card: “Una nuova frontiera europea per i diritti delle persone con disabilità”. A che punto siamo

La Disability Card e l'European Parking Card sono strumenti che mirano a facilitare l'accesso ai servizi e a uniformare i diritti in tutta Europa. L'intervista all'avvocato Giovanni Paolo Sperti, seg...
Sanità

I migliori ospedali d’Italia? Sul podio Careggi, l’Aou Marche e l’Humanitas di Rozzano

A fotografare le performance di 1.363 ospedali pubblici e privati nel 2023 è il Programma nazionale sititi di Agenas. Il nuovo report mostra un aumento dei  ricoveri programmati e diu...