Circa 1,8 milioni colpiti da inizio stagione. La campagna di sensibilizzazione da Simpe Campania: “Se ti vaccini ti proteggi e proteggi chi ti sta accanto”
L’epidemia influenzale nell’ultimo mese dell’anno appena trascorso non ha fatto sconti, colpendo soprattutto i bambini. In Italia l’incidenza totale è pari a 4,7 casi per mille assistiti. Nella 1° settimana del 2020, secondo l’aggiornamento dell’8 gennaio 2020 del sistema di sorveglianza della sindrome influenzale Influnet, è salito il numero di casi di sindrome simil-influenzale e l’aumento si è registrato soprattutto nei giovani adulti e negli anziani, rispetto ai bambini e ragazzi sotto i quindici anni, dovuto ancora alla chiusura delle scuole per le festività natalizie.
Il numero complessivo dall’inizio della sorveglianza è di circa 1.877.000 casi. Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo e Campania le Regioni maggiormente colpite dal virus che si è manifestato con febbre, tosse e dolori articolari e muscolari. «Negli studi dei pediatri di famiglia- sostiene Antonio D’Avino, vicepresidente della Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP) – sono aumentate enormemente le visite per influenza. Ad essere maggiormenti colpiti risultano proprio i bambini al di sotto dei cinque anni, e solo grazie alla chiusura delle scuole per le festività natalizie abbiamo registrato, nell’ultima settimana del 2019, un lieve calo dei casi influenzali».
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Semplici ma essenziali le precauzioni indicate sul sito del Ministero della Salute per evitare la diffusione del virus: evitare luoghi affollati, lavare regolarmente e frequentemente le mani con acqua e sapone o, in alternativa, con soluzioni detergenti a base di alcol o salviettine disinfettanti, aerare regolarmente le stanze dove si soggiorna. «Bastano questi pochi accorgimenti – conclude D’Avino – per limitare significativamente il propagarsi dell’epidemia».
E dalla Società Italiana Medici Pediatri – SIMPE – Campania torna il monito sull’importanza della vaccinazione come principale strumento di prevenzione, utile in particolar modo per evitate pericolose complicanze nelle fasce più deboli: anziani, bambini e portatori di patologie croniche. «E’ bene consigliare – spiega la presidente Simpe Campania Maria Giuliano – ed incentivare il ricorso alla vaccinazione antifluenzale, oltre che per le categorie citate, anche per le seguenti: le donne che all’inizio della stagione epidemica si trovino nel secondo o terzo trimestre di gravidanza; i medici e il personale sanitario di assistenza; i familiari e i contatti di soggetti ad alto rischio. Tra queste categorie, infatti, – sottolinea la dottoressa Giuliano – si rileva una percentuale di adesione ancora troppo bassa. E’ per questo che abbiamo lanciato la campagna ‘Se ti vaccini ti proteggi e proteggi coloro che ti stanno accanto’».
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