Innovazione digitale e nuove tecnologie rappresentano le frontiere in ambito cardiovascolare, soprattutto in questi mesi di emergenza sanitaria. Serafina Valente, direttore della cardiologia dell’AOU di Siena, illustra a Sanità Informazione i vantaggi della digital health in cardiologia
L’innovazione digitale ha ormai un ruolo di primo piano nella pratica clinica, a cui offre nuovi strumenti e opportunità. Una di queste è rappresentata dalla nuova piattaforma “Cuore e…”, uno spazio di confronto, aggiornamento e discussione per cardiologi nato con l’intento di sviluppare una nuova intelligenza collettiva in medicina cardiovascolare.
Ed è proprio la pandemia da coronavirus ad aver mostrato i benefici e le opportunità del digitale nella pratica clinica: «Questa modalità ci è stata molto utile nei lunghi mesi di emergenza per assicurare il supporto clinico ai nostri pazienti» spiega Serafina Valente, direttore della cardiologia clinico-chirurgica dell’azienda ospedaliero-universitaria di Siena.
«In cardiologia, ad esempio, – aggiunge la dottoressa – il controllo del pacemaker a distanza è una modalità operativa di grande utilità. Inoltre, utilizziamo telemedicina e teleconsulto per monitorare gli effetti delle terapie e gli esami ematochimici. Anche il paziente con scompenso cardiaco, restando al proprio domicilio, può essere curato in maniera molto accurata dal clinico in ospedale o negli ambulatori, soprattutto se c’è un caregiver o un infermiere specializzato che fanno da supporto».
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