La pediatra: “Un adolescente dovrebbe assumere circa 0.95-97 g di proteine g pro-chilo. Per raggiungere tale dose non ci vogliono particolari accorgimenti, è sufficiente seguire una dieta bilanciata. Studi scientifici hanno mostrato che un uso eccessivo di integratori proteici provoca danni a livello renale ed epatico”
Vogliono ottenere una buona forma fisica, perdere peso, sentirsi attraenti, migliorare le prestazioni sportive e mantenere una buona salute generale. È per uno, o più, di questi i motivi che i giovani consumano gli integratori proteici. A rivelarlo un’indagine condotta dalla Mott Children’s Hospital National Poll on Children’s Health su un campione di genitori di giovani di età compresa tra i 13 e i 17 anni. “La realtà americana poco si distanzia da quella del nostro Paese – assicura Elena Bozzola, Consigliere nazionale e componente del Gruppo di Lavoro sull’Adolescenza della Società Italiana di Pediatria (Sip) e presidente della Onlus ‘Il bambino ed il suo pediatra’, in un’intervista a Sanità Informazione -. In Italia dilaga il consumo di barrette ed altri alimenti proteici, così come quello degli energy drink, entrambi prodotti a portata di mano sugli scaffali della maggior parte dei supermercati. L’assenza di norme che ne regoli la vendita, soprattutto tra i più giovani, fa sì che spesso chi li consuma non sia pienamente consapevole dei suoi effetti. Gli energy drink possono essere ‘confusi’ con semplici bevande dissetanti e le barrette proteiche con altri snack privi di particolari caratteristiche”.
Che l’acquisto avvenga più o meno consapevolmente una cosa è certa: quasi la metà degli adolescenti li consuma. Due genitori su cinque (il 41% del totale), tra gli intervistati per la ricerca americana, hanno ammesso che almeno uno dei loro figli ha consumato integratori proteici nell’ultimo anno. Nella metà dei casi si è trattato di madri o padri di maschi adolescenti. Eppure, un giovane in buona salute non avrebbe affatto la necessità di assumere integratori. “Il fabbisogno di proteine è strettamente correlato all’età – spiega la pediatra -. Un adolescente dovrebbe assumere circa 0.95- 0.97 g di proteine pro-chilo“. Calcolatrice alla mano, una ragazza di 50 chili ne dovrà assumere circa 48.5 grammi al giorno, un ragazzo di 70 circa 66.5. “Per raggiungere le dosi raccomandate non ci vogliono particolari accorgimenti, basta seguire una dieta bilanciata. Solo per fare un esempio di una giornata-tipo, è sufficiente mangiare dei cereali a colazione, un secondo di pesce, carne, uova – o di legumi per i vegani – a pranzo, un po’ di frutta secca al momento dello spuntino ed una porzione di formaggio a cena”, dice la dottoressa Bozzola.
Tra i prodotti più usati ci sono le barrette proteiche: ne fanno uso il 31% dei ragazzi contro il 27% delle ragazze (29% in totale). Seguono i frullati diffusi tra il 28% dei ragazzi, contro il 19% delle ragazze (23% in totale) e la polvere proteica consumata dal 20% dei ragazzi e il 10% delle ragazze (15% in totale). Sette ragazzi su cento hanno seguito una dieta ad alto contenuto proteico nell’ultimo anno, abitudine diffusa tra il 2% delle ragazze, per un totale del 4%. “Se l’utilizzo è circoscritto ad una sola settimana, come evento sporadico, i danni sono limitati e l’organismo di una persona sana riuscirà a ritrovare l’equilibrio compromesso da un’assunzione eccessiva di proteine. Se, invece, si segue una dieta iperproteica per diversi mesi, i danni che ne scaturiranno potrebbero essere anche piuttosto gravi. Studi scientifici hanno mostrato conseguenze a livello renale ed epatico, altri hanno sollevato il sospetto che si possano generare effetti nocivi pure sul cuore”, spiega la pediatra.
Secondo i genitori intervistati, il 56% dei ragazzi consuma integratori proteici per sviluppare la massa muscolare, contro il 18% delle ragazze e una media del 38% tra i giovani in generale. Il 54% dei ragazzi, il 36% delle ragazze e il 46% in totale per migliorare l’allenamento o le prestazioni sportive. In particolare, tra le ragazze gli integratori vengano utilizzati per sostituire un pasto quando sono troppo occupate per mangiare o per mantenere una dieta equilibrata (14% dei ragazzi contro il 26% delle ragazze e 20% in totale). Ancora, il 6% dei ragazzi li utilizza per perdere peso, così come l’11% delle ragazze e il 9% in totale). Tra i genitori il cui adolescente ha consumato integratori proteici, il 44% afferma che essi stessi o un altro membro della famiglia hanno incoraggiato l’uso di integratori proteici, insieme ad allenatori o preparatori (26%), altri studenti (21%), i social media (10%) e i professionisti della salute (9%).
“Sono proprio le motivazioni che spingono gli adolescenti ad assumere gli integratori proteici a dover indurre ad un’ulteriore riflessione, non solo sui potenziali danni alla salute fisica, ma anche alla salute mentale. Chi utilizza un prodotto proteico, immaginando che sia una sorta di bacchetta magica utile a perseguire meglio ed in minor tempo canoni di bellezza e perfezione, è spesso un soggetto vulnerabile a livello psicologico – dice la dottoressa Bozzaola – . L’utilizzo degli integratori, infine, è discutibile anche sotto il profilo dell’educazione: come possiamo permettere che i nostri giovani pensino di poter ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo e non a seguito di dedizione, allenamento e lavoro quotidiano?”, conclude la pediatra.
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