Salute 11 Febbraio 2020 12:43

Ipercolesterolemia, parla Josè Luis Zamorano (SEC): «Con lo SCORE sappiamo chi è a rischio»

Il Vice Presidente della Società Europea di Cardiologia Josè Luis Zamorano all’Exchange Meetings 2020 a Madrid: «L’età del possibile evento cardiaco si abbassa all’aumentare del colesterolo nel sangue. Occorre controllare il livello nel sangue con statine e altri farmaci». I costi sanitari per le malattie cardiovascolari ammontano a 111 miliardi di euro all’anno nel Vecchio Continente

Ipercolesterolemia, parla Josè Luis Zamorano (SEC): «Con lo SCORE sappiamo chi è a rischio»

Le malattie cardiovascolari continuano ad essere una delle principali cause di mortalità nel mondo. Basti pensare che ogni anno muoiono per queste patologie quattro milioni di persone nella sola Europa. Il problema non è ormai più solo un tema medico, ma anche di costi sanitari che ammontano a 111 miliardi di euro all’anno nel Vecchio Continente per la presa in carico delle persone colpite da queste patologie.

L’unico modo per fronteggiare la minaccia cardiovascolare è ridurre i fattori di rischio, laddove possibile. A lungo si è parlato di uno dei fattori di rischio principali, il colesterolo, anche se negli ultimi anni l’attenzione su questo aspetto sembra essere un po’ scemata. Anche di questo si è discusso a Madrid in occasione dello Scientific Exchange Meetings 2020 organizzato dalla casa farmaceutica nipponica Daiichi Sankyo.

LEGGI ANCHE: CONGRESSO AHA, DAIICHI SANKYO PRESENTA ANALISI SU ACIDO BEMPEDOICO: RIDUCE IL COLESTEROLO SENZA INFLUENZARE NEGATIVAMENTE LA GLICEMIA

La connessione tra colesterolo e problemi cardiaci è ormai un fatto acclarato: secondo i dati dell’OMS nel mondo un terzo degli attacchi ischemici sono attribuiti all’eccesso di colesterolo LDL nel sangue e l’ipercolesterolemia causa 2,6 milioni di morti nel mondo (il 4,5% dei morti).

Il colesterolo LDL (quello “cattivo”) è direttamente implicato nello sviluppo dell’aterosclerosi, malattia molto pericolosa che colpisce le arterie: i dati sottolineano che una persona su sette in Europa ha un alto livello di colesterolo LDL.

«La aterosclerosi è una delle malattie più pericolose che ci sono perché ha un’alta mortalità e la dislipidemia ha un ruolo molto importante nella genesi della placca: per questo è uno dei fattori di rischio più importanti – spiega a Sanità Informazione Josè Luis Zamorano, Vice Presidente della Società Europea di Cardiologia -. I pazienti con rischio alto o molto alto sono chiamati a mantenere basso il livello di colesterolo LDL nel sangue. Inoltre l’età del possibile evento cardiaco si abbassa all’aumentare del colesterolo nel sangue».

LEGGI ANCHE: GRASSI SATURI E ICTUS: COLPEVOLI O INNOCENTI? VOLPE (SIPREC): «SONO NEUTRI. IL VERO PERICOLO NEGLI ACIDI GRASSI TRANS»

Ma chi sono le persone ad alto rischio? A stabilirlo è uno SCORE (Systematic Coronary Risk Estimation) una mappa del rischio che permette di sapere con precisione i soggetti che hanno più probabilità di sviluppare la malattia.

«Le ultime evidenze sottolineano che nei pazienti con rischio alto e molto alto il colesterolo LDL deve essere sotto i 55 mg per decilitro e deve essere ridotto del 50% rispetto al valore di partenza» sottolinea Zamorano. In base a questa mappa le persone con un rischio molto alto (superiore al 10%) sono quelle che hanno una aterosclerosi documentata, una familiarità, una stabile angina pectoris, che hanno avuto un ictus o una ischemia transitoria, che soffrono di diabete e hanno degli organi danneggiati.

Ad alto rischio sono invece coloro che hanno familiarità, un colesterolo totale maggiore di 310 mg per decilitro, una pressione maggiore di 180/110 e un colesterolo LDL maggiore di 190 mg per decilitro. Inoltre anche chi soffre di diabete da più di dieci anni. Il rischio è moderato per chi, soprattutto sotto i 50 anni, ha il diabete da meno di dieci anni senza altri fattori di rischio.

Chi è classificato tra quelli che hanno un rischio alto o molto alto deve tenere a bada il colesterolo LDL in primis con una dieta corretta e poi con un trattamento farmacologico adeguato. «Al momento la cura principale è rappresentata dale statine da prendere alla più alta dose tollerata. Qualora non si raggiungano i risultati sperati, si può pensare ad un’azione combinata con ezetimibe e all’impiego degli inibitori PCSK9» spiega ancora Zamorano.

Tuttavia recenti studi hanno evidenziato che il 70-80% dei pazienti che prendono le statine non riesce a raggiungere i risultati sperati nel contenimento del colesterolo LDL. La colpa è principalmente degli effetti collaterali, che costringono a ridurre la dose di statine: dagli effetti muscoloscheletrici alla mialgia fino alla cefalea senza contare coloro che sono allergici alle statine. Su questo fronte una speranza arriva dall’acido bempedoico, una molecola che riduce la sintesi del colesterolo da prendere sempre in associazione alle statine e indicato per le persone con rischio alto e molto alto. Dagli studi finora effettuati sembra avere una tollerabilità maggiore di queste agendo su fattori diversi. Il farmaco è al momento in attesa del via libera alla commercializzazione dall’EMA e dalla FDA americana.

Pochi giorni fa il Comitato per i Medicinali per Uso Umano (CHMP) dell’Agenzia Europea del Farmaco (EMA) ha espresso parere positivo per l’autorizzazione all’immissione in commercio sia dell’acido bempedoico che dell’associazione fissa di acido bempedoico/ezetimibe.

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SANITÀ INFORMAZIONE PER RIMANERE SEMPRE AGGIORNATO

Articoli correlati
Natale ha “effetto booster” sul colesterolo, dai cardiologi 5 strategie salva-cuore
Con l’arrivo delle festività natalizie crescono le occasioni di eccedere a tavola con alimenti grassi, notoriamente collegati a un aumento dei livelli di colesterolo “cattivo”. In occasione dell’84° Congresso Nazionale della Società Italiana di Cardiologia (SIC), che si è concluso da poco a Roma, gli specialisti diffondono poche e semplici regole che possono aiutare a evitare eventuali impennate dei livelli di colesterolo
Colesterolo: nuovo farmaco a mRNA lo dimezza con 2 dosi l’anno
In occasione dell'84esimo congresso nazionale della Società italiana di cardiologia, sono molte le novità presentate dagli specialisti relative al controllo del colesterolo "cattivo": dall'uso precoce dei superfarmaci allo sviluppo di una nuova terapia a mRNA
Tumori: nuova vita alle statine e agli antifungini, studio rivela efficacia contro le cellule malate
"Affamare" i tumori e poi colpirli "riciclando" farmaci ben noti, a basso costo, utilizzati da anni per tutt’altri scopi, in grado di arrestare la crescita delle cellule tumorali, messe a "stecchetto" con brevi cicli di digiuno. Così i farmaci che, come le statine, impediscono la sintesi di colesterolo cruciale per soddisfare il bisogno di nutrienti delle cellule tumorali, combinati a brevi cicli di digiuno, potrebbero diventare una terapia “low cost” per combattere tumori difficili come quello al pancreas, il carcinoma del colon-retto e il melanoma. Lo dimostra una ricerca appena pubblicata sulla rivista Nature Communication da un team di ricercatori dell’IRCCS Ospedale Policlinico San Martino di Genova
di V.A.
PFAS aumentano il colesterolo, il rischio infarto cresce nelle zone inquinate
Secondo un nuovo studio dell'Università di Padova, i PFAS farebbero aumentare i livelli di colesterolo, e di conseguenza il rischio di infarto. I risultati, pubblicati sulla rivista Toxicology Reports, dimostra che nella popolazione residente in zone contaminate da PFAS la percentuale dei soggetti con elevati livelli di colesterolo nel sangue è più del doppio rispetto alla popolazione generale di controllo
Dieta chetogenica raddoppia i rischi per il cuore. Cardiologi: “Necessario un consulto medico”
Brutte notizie per chi ha deciso di affidarsi alla dieta chetogenica, un regime alimentare oggi diventato popolarissimo tra le persone che vogliono perdere peso. Uno studio dell'Università della British Columbia, a Vancouver, indica che questo regime alimentare può aumentare il rischio di sviluppare malattie cardiache e altre condizioni cardiovascolari potenzialmente letali. A spiegarci come, Pasquale Perrone Filardi, presidente della Società italiana di cardiologia
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Alzheimer, Spadin (Aima): “Devasta l’economia della famiglia, la sfera psicologica e le relazioni di paziente e caregiver”

La Presidente Aima: “Due molecole innovative e capaci di modificare la progressione della malattia di Alzheimer sono state approvate in diversi Paesi, ma non in Europa. Rischiamo di far diventar...
Salute

Disturbi alimentari, ne soffrono più di tre milioni di italiani. Sipa: “Centri di cura pochi e mal distribuiti”

Balestrieri (Sipa): "Si tratta di disturbi che presentano caratteristiche legate certamente alla sfera psicologica-psichiatrica, ma hanno anche un’importante componente fisica e nutrizionale che...
Prevenzione

Influenza, Lopalco (epidemiologo): “Picco atteso tra la fine di dicembre e l’inizio del nuovo anno. Vaccinarsi subito”

L'epidemiologo a Sanità Informazione: "Vaccinarsi contro influenza e Covid-19 nella stessa seduta: non ci sono controindicazioni, solo vantaggi"