I risultati dello studio: “Consumare le verdure crucifere abbassa la pressione e diminuisce di circa il 5% il rischio di incorrere in un infarto o un ictus”
“Mangiare cinque porzioni tra frutta e verdura di stagione ogni giorno”: è questo uno dei principali pilastri della dieta Mediterranea, i cui benefici per la salute sono stati ampiamenti dimostrati da diverse ricerche scientifiche. Ora, un nuovo studio, pubblicato sulla rivista Bmc Medicine, aggiunge un ulteriore tassello offrendo indicazioni più precise a coloro che soffrono di pressione alta. “Le verdure crucifere, come broccoli, cavoli e cavolfiori – assicurano i ricercatori – hanno un’efficacia maggiore nell’abbassare la pressione sanguigna rispetto ad altri ortaggi, come carote o zucca”.
L’ipertensione è il principale fattore di rischio per le malattie cardiache e i composti chiamati glucosinolati, che si trovano nelle verdure crucifere hanno dimostrato di abbassare la pressione. Se questo era finora noto grazie a studi basati sull’osservazione a posteriori, i ricercatori dell’Università Edith Cowan, in Australia, ne hanno avuto conferma grazie a uno studio randomizzato. La ricerca, guidata da Emma Connolly, è stata condotta per un periodo di sei settimane: per due settimane i partecipanti (adulti con pressione mediamente elevata) hanno consumato quattro porzioni al giorno di verdure crocifere, mentre durante le altre due settimane (intervallate da due settimane di dieta normale) hanno consumato quattro porzioni giornaliere di patate, carote e zucca.
La pressione sanguigna dei partecipanti è stata misurata continuamente per 24 ore prima e dopo entrambi i periodi di intervento e ha mostrato una differenza di 2,5 mmHg nella riduzione durante il periodo di consumo di verdure crocifere. Questa quantità di abbassamento della pressione sanguigna può tradursi in un rischio inferiore di circa il 5% di incorrere in un infarto o un ictus. Eppure, concludono gli autori, “le verdure crucifere sono il gruppo di verdure meno consumato”.
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