Salute 19 Giugno 2024 14:04

Istituto Pascale, progetto HVAS: teleassistenza per i caregiver dei pazienti oncologici

È partito ieri all’Istituto dei tumori di Napoli il progettoper la formazione a distanza e in teleassistenza dei caregiver dei pazienti oncologici. La formazione verterà in particolare sulla disinfezione dei picc, i cateteri che servono per iniettare i farmaci chemioterapici in vena

Istituto Pascale, progetto HVAS: teleassistenza per i caregiver dei pazienti oncologici

Chi si ammala di tumore deve lottare spesso anche con difficoltà di ordine pratico, come per esempio raggiungere ogni settimana l’ospedale per farsi disinfettare il picc, il catetere che serve per iniettare nelle vene i farmaci della chemioterapia. Difficoltà che coinvolgono anche i caregiver, in particolare quando il paziente è molto anziano o molto provato dalla malattia.

Per alleggerire il peso di queste difficoltà, l’Istituto dei tumori di Napoli ha lanciato il progetto HVAS (Home Vascular Access System), una innovativa e, al momento unica, iniziativa sul territorio nazionale ed europeo, che garantisce – tanto ai caregiver quanto ai pazienti – una qualità di vita migliore grazie al risparmio di risorse e di giornate di lavoro.

L’iniziativa è rivolta in modo particolare ai portatori di picc, che vengono impiantati e rimangono in sede per lunghi periodi di tempo. È necessario che questi dispositivi siano oggetto di una vera e propria manutenzione settimanale, al fine di garantirne la funzionalità e prevenire infezioni.

La manutenzione dei picc normalmente viene effettuata in ospedale, ma può essere eseguita al domicilio del paziente dai caregiver, opportunamente formati attraverso un corso e poi seguiti in tutte le attività tramite uno smartphone. Questa pratica limita anche il contatto dei pazienti con l’ospedale, riducendo il rischio di contrarre anche infezioni ospedaliere.

“I caregivers svolgono un ruolo fondamentale in questo percorso – dice Pasquale Aprea, responsabile della struttura dipartimentale accessi vascolari e day surgery del Pascale, nonché coordinatore del progetto HVAS – non sono infermieri o medici, sono persone opportunamente formate dai sanitari per svolgere compiti specifici, compiti elementari ma di enorme utilità per i pazienti. Paziente e caregiver possono usufruire di un supporto costante da parte di personale clinico esperto durante le procedure di management dell’accesso vascolare, attraverso un sistema di teleassistenza che permette di monitorare in tempo reale l’esecuzione della procedura. Questo ha una grossa valenza non solo dal punto di vista clinico ma anche dal punto di vista umano”. Il corso è iniziato martedì 18 giugno con la formazione dei primi 25 caregiver.

“L’obiettivo – osserva il direttore generale del Pascale, Attilio Bianchi – è quello di garantire un’assistenza territoriale qualificata e di qualità a tutti quei pazienti che devono sottoporsi a terapie infusionali frequentemente, attraverso un sistema omnicomprensivo di persone, dispositivi, formazione certificata e tecnologie dedicate. Il progetto HVAS del Pascale, voluto fortemente anche da Sandro Pignata, nostro oncologo e responsabile scientifico della Rete Oncologica Campana, risponde in maniera coerente anche a quanto definito nel più ampio Piano Oncologico Europeo con declinazione nel Piano Nazionale, che sottolinea l’importanza dell’applicazione di tecniche di eHealth education. Enfatizza inoltre il ruolo sempre più strategico del caregivers che diventa in molti casi, se adeguatamente coinvolto e formato, parte del percorso di cura della persona affetta da patologia tumorale”.

“Negli ultimi decenni, – aggiunge Ugo Trama, dirigente dello staff della direzione generale per la tutela della salute della Regione Campania – le innovazioni diagnostiche e terapeutiche hanno contribuito ad un aumento della sopravvivenza dei malati oncologici, determinando cambiamenti nei modelli di presa in carico a favore di una maggiore diffusione sul territorio delle attività di follow up e terapie di mantenimento. Dunque, facilitare l’accesso del paziente a setting decentrati diventa una necessità per una realistica presa in carico del paziente oncologico e, in questo contesto, il progetto risponde in maniera coerente puntando alla prossimità delle cure. Il concetto di prossimità risponde anche al potenziamento dell’assistenza domiciliare e della telemedicina, tutte attività da considerare come un insieme inscindibile e innovativo finalizzato a garantire migliori out come e qualità di vita sia ai pazienti che ai propri caregiver, nonché a garantire una sanità più equa e sostenibile”.

 

Articoli correlati
Ictus, da Iss e Alice un manuale di comunicazione con i pazienti e i familiari
La comunicazione verso la persona colpita da ictus e la sua famiglia deve essere corretta e adeguata in tutte le fasi. Per questo A.L.I.Ce. Italia Odv (Associazione per la Lotta all’Ictus Cerebrale) ha partecipato al progetto dell'Istituto superiore di sanità (Iss), insieme ad altre associazioni, esperti e figure professionali, alla messa punto di un Manuale di valutazione della comunicazione del percorso assistenziale della persona con ictus
A Roma la premiazione della sesta edizione di #afiancodelcoraggio che dà voce agli uomini caregiver
“Il premio #alfiancodelcoraggio è un’iniziativa di grande valore sociale che tiene alta l’attenzione su un tema molto importante che tocca la vita di tante famiglie – spiega il Ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli
di Redazione
Tumori: in Italia 1740 associazioni di pazienti e caregiver, numero 1 in Europa
Oltre 1.740 associazioni oncologiche di pazienti e caregiver censite in Italia solo nel 2023. Il nostro paese detiene dunque il record europeo in proporzione al numero di abitanti. Sono i dati «di capillarità» del primo Libro Bianco sul mondo del volontariato oncologico, promosso e redatto da ROPI
Geriatri SIGG: «Un anziano su 3 è vittima di abusi, più frequenti in estate»
Per gli anziani l'estate è la stagione «nera». E' infatti nel periodo delle vacanze che aumentano le situazioni di abuso. Ma se c'è una cosa di cui gli anziani hanno più bisogno è la gentilezza. Questo è il messaggio lanciato dalla Società italiana di gerontologia e geriatria, in occasione della Giornata mondiale contro gli abusi sugli anziani che si celebra oggi
Epilessia, LICE: «La famiglia è caregiver più prezioso»
La LICE, Lega Italiana Contro l’Epilessia, in occasione della Giornata dedicata alla Famiglia, accende i riflettori su tutte le mamme, papà, fratelli e parenti che si prendono cura ogni giorno di una persona che soffre, ricordando che la famiglia rappresenta il caregiver più prezioso, e a volte insostituibile, per le prsone con epilessia
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Politica

Liste di attesa addio? La risposta del Consiglio dei Ministri in due provvedimenti

Ieri il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente, Giorgia Meloni, e del Ministro della salute, Orazio Schillaci, ha approvato due provvedimenti, un decreto-legge e un disegno di legge, che i...
Salute

Tumori: boom di casi nei paesi occidentali. Cinieri (Aiom): “Prevenzione attiva per ridurre carico della malattia”

Nel 2024 negli USA, per la prima volta nella storia, si supera la soglia di 2 milioni di casi di tumore. Una crescita importante, comune a tutti i Paesi occidentali. Per Saverio Cinieri, presidente di...
Salute

Tumore del polmone: per osimertinib e durvalumab ottimi risultati negli studi LAURA e ADRIATIC al Congresso ASCO

Nello studio LAURA osimertinib ha ridotto il rischio di progressione di malattia o di morte dell’84% nel tumore del polmone non a piccole cellule di Stadio III. Nello studio ADRIATIC, invece, du...