Salute 5 Luglio 2022 14:20

Italiani più longevi e in salute, ma personale sanitario ridotto del 5,6%. I 30 anni delle aziende sanitarie pubbliche

Al Ministero della Salute manager Fiaso a confronto. Tra i Dg età media 58 anni, 22% le donne, solo il 10% ha esperienza in più regioni. Migliore: «Direttori cruciali nel Ssn, ma serve personale: già 10 regioni su 20 hanno avviato le stabilizzazioni Covid»

Italiani più longevi e in salute, ma personale sanitario ridotto del 5,6%. I 30 anni delle aziende sanitarie pubbliche

È cresciuta di quasi 4 anni l’aspettativa di vita raggiungendo gli 83,6 anni, tra le più alte al mondo, si è dimezzato il tasso di mortalità neonatale e sono migliorati tutti i principali indicatori relativi alle performance dell’assistenza ospedaliera. È il risultato che le aziende sanitarie e ospedaliere hanno conseguito dal 1992 al 2022.

A distanza di 30 anni dalla legge 502 che ha modificato l’assetto del servizio sanitario nazionale introducendo le Aziende sanitarie, al posto delle vecchie Unità Sanitarie Locali, e la figura del direttore generale, i manager della Fiaso si confrontano su bilanci e prospettive a Roma in un incontro al Ministero della Salute, “Da 30 anni al servizio dei cittadini: il direttore generale nelle aziende sanitarie pubbliche”.

Le strutture sanitarie

Prima della legge 502 del 1992 esistevano 659 Usl, al 2020 le Asl si sono ridotte a 118, sono state istituite 52 Aziende ospedaliere, 21 Ircss, 18 enti intermedi. A fronte della riduzione a 482 strutture di ricovero pubbliche, sono quasi raddoppiate le strutture territoriali ovvero strutture residenziali e semiresidenziali, ambulatori, laboratori, centri di salute mentali, consultori, centri dialisi passando da 16.006 del 1997 a 25.292 del 2019.

La spesa sanitaria pro-capite totale, dal 2000 al 2019, è cresciuta dell’80% raggiungendo i 3.653 euro. Una cifra, però, molto più bassa e distante da quelle europee: in Germania si spendono 6.518 euro pro capite. In Italia la spesa sanitaria ammonta al 13,2% della spesa pubblica complessiva contro il 20% della Germania o il 19% del Regno Unito. E dal 2010, mentre è cresciuta la spesa per beni e servizi del 3,7%, capitolo su cui punta il Pnrr, è rimasta uguale quella sul personale.

Il personale

A fronte dei significativi miglioramenti registrati, però, a partire dal 2010, il personale ha subito un forte decremento pari al 5,6%. Si tratta di una conseguenza dei provvedimenti previsti dalla legge di bilancio 2010, che ha introdotto un tetto alla spesa per il personale pubblico, che unito al blocco del turn over e ai provvedimenti collegati alla gestione dei Piani di rientro, ha condotto alla situazione di debolezza evidenziata nel corso della emergenza pandemica: oltre 5mila medici in meno, quasi 11mila infermieri in meno, più di 23mila altri operatori sanitari in meno. In totale -40mila unità.

A questo si aggiunge l’incremento dell’età media del personale, per cui più della metà dei medici del SSN ha oggi più di 55 anni, la percentuale più elevata d’Europa, superiore di oltre 16 punti alla media OCSE.

La community dei manager

Soprattutto nei primissimi anni di attuazione della legge, si registravano permanenze nell’incarico da direttore generale che non superavano i 12-14 mesi, elevato turn over dei manager e conseguenze prevedibili sulla loro possibilità di esercitare efficacemente il mandato. Dal 2002, dall’avvio del secondo decennio della aziendalizzazione, il dato sembra essersi stabilizzato: i 3,6 anni di carica rilevati come dato medio nel 2021 rappresentano e un orizzonte gestionale non particolarmente lungo, soprattutto in relazione alla portata potenziale di una pianificazione strategica, ma si avvicinano ai 4 anni della durata di molti incarichi di direzione generale da parte delle Regioni.

Una seconda questione riguarda il grado di professionalizzazione dei manager attuali, prendendo in considerazione il numero complessivo di anni di esercizio del mandato da Direttore generale, e il numero di regioni nelle quali si è svolto l’incarico. Secondo le ultime rilevazioni, quasi il 90% degli oltre 200 manager impegnati al momento in Aziende territoriali, ospedaliere, IRCCS e Policlinici ha svolto il proprio incarico in una sola regione e solo il 14% ha una esperienza decennale nel ruolo. Quanto all’età, il valore medio nazionale è di 58 anni e sette mesi, superiore (59 anni e sei mesi) per chi dirige una Azienda ospedaliera.

Infine, sulle questioni di genere, secondo le ultime rilevazioni (Fiaso, 2022), il 22% dei ruoli di direzione generale è rivestito da donne, con un incremento del 3,8% rispetto all’anno precedente e un trend positivo costante nell’arco degli ultimi anni, che ha consentito di passare dal 14,4% del 2018 al dato attuale. Vale la pena di ricordare che le donne che ricoprivano incarichi di direzione generale erano solo il 3% nel 2002.

Lo stato di salute della popolazione

Il confronto internazionale documenta uno stato di salute della popolazione italiana buono, e una aspettativa di vita tra le più elevate. Dai 79,9 anni del 2000 l’aspettativa è salita agli 83,6 del 2019 più alta di Germania, Francia, Regno Unito, Svezia e seconda in Europa solo alla Spagna con 83,9 anni. Anche la mortalità neonatale è scesa da 3,5 per mille del 2000 a 1,9 del 2019, tra le più basse in Europa.

Prendendo in considerazione gli indicatori associati alle performance del SSN, come le prestazioni sentinella sugli Standard quantitativi, strutturali, tecnologici e qualitativi della assistenza ospedaliera (ad esempio le fratture di femore con una capacità di intervento in 48 ore raddoppiata dal 31 al 66% o i parti cesarei ridotti dal 28 al 22%), c’è un’aderenza diffusa alle soglie di esito previste, e dati in costante miglioramento nel decennio 2010-2019. In dieci anni, inoltre, si sono ridotti i ricoveri per asma e diabete del 60% e grazie all’assistenza e alle cure extraospedaliere sono diminuite del 30% le giornate di ricovero in vent’anni.

«L’aziendalizzazione e il management hanno assicurato ottimi risultati, sia per i livelli di salute raggiunti dal paese in trent’anni, sia sul piano economico – commenta il presidente di Fiaso, Giovanni Migliore –. Gli ultimi due anni di pandemia, inoltre, hanno dimostrato come la figura del direttore generale, in grado di elaborare modelli di gestione flessibili e di rispondere con tempestività alle emergenze, sia cruciale nell’assetto del servizio sanitario. Da dieci anni, però, a fronte di nuovi bisogni sanitari e con l’invecchiamento della popolazione, non è cresciuto affatto l’investimento per il personale: mancano 40mila professionisti. Nel corso dell’emergenza abbiamo reclutato precari che ora, grazie alla legge sulle stabilizzazioni, possono essere assunti: già 10 regioni su 20 hanno stipulato accordi con le organizzazioni sindacali per procedere con i contratti a tempo indeterminato. Ma, per colmare il divario decennale, occorre anche abbandonare la logica dei tetti di spesa e incrementare il finanziamento destinato alle assunzioni di nuovi professionisti che potranno fare la differenza nella sanità del futuro con le sfide del Pnrr. Dobbiamo allineare infine la percentuale di risorse destinate alla sanità a quella della media europea; perché investire in sanità, oltre che tutelare la salute, significa anche garantire innovazione e sviluppo al Paese, per poter continuare a guardare con fiducia al futuro».

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

 

Articoli correlati
Migliore (Fiaso): “Digitalizzazione fondamentale per abbattere diseguaglianze di accesso”
“Parliamo di un cambiamento culturale prima ancora che tecnologico. L’obiettivo è creare un ecosistema dove tutti i dati sanitari siano messi a sistema e utilizzati per migliorare le decisioni cliniche e strategiche"
La Sanità è diventata un bene di lusso, cresce l’impoverimento delle famiglie
Secondo il 19° Rapporto del CREA Sanità "al Ssn servono 15 miliardi per non aumentare il distacco dal resto dell’UE, personale carente e sottopagato. Rispetto ai partner EU, il nostro Paese investe meno nella Sanità, aumenta la spesa privata ed è a rischio l’equità del sistema". Digitalizzazione necessaria per le “nuove cronicità"
Fiaso: Covid ancora in calo, ma preoccupa l’influenza
Si conferma in calo l’indice dei ricoveri Covid. La rilevazione degli ospedali sentinella aderenti a Fiaso fa registrare un complessivo -16% nell’ultima settimana del 2023. Secondo l'ultima rilevazione Fiaso i virus influenzali stanno avendo un impatto in termini assoluti maggiore sugli ospedali
di V.A.
Liguria: all’Asl4 il primo «spazio etico» delle strutture sanitarie
Nell'Asl4 della Liguria è stato istituito ufficialmente lo «Spazio Etico», il nuovo servizio di incontro e ascolto in cui i professionisti sanitari, i pazienti, le famiglie e i caregiver possono condividere riflessioni su temi etici che riguardano la salute e l’attività assistenziale
Caldo, una mappa degli interventi per proteggere i fragili a domicilio
Una mappa di alcuni degli interventi in corso da Nord a Sud per proteggere i pazienti fragili dall’emergenza caldo. Il presidente Fiaso, Migliore: «Grande attenzione alla comunicazione per evitare afflusso eccessivo nei pronto soccorso nei prossimi giorni»
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa natalizia. Grazie e auguri a tutti i lettori!

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa natalizia e, ringraziando tutti i suoi lettori, augura a tutti feste serene dando appuntamento al 7 gennaio 2025
Advocacy e Associazioni

Disabilità: ecco tutte le novità in vigore dal 1° Gennaio 2025

L’avvocato Giovanni Paolo Sperti, in un’intervista a Sanità Informazione, spiega quali saranno le novità in tema di legge 104/1992, indennità di accompagnamento e revi...
Advocacy e Associazioni

Natale, successo virale per il video dei ragazzi dell’Istituto Tumori di Milano

Il video di ‘Palle di Natale’ (Smile, It’s Christmas Day), brano scritto e cantato dagli adolescenti del Progetto giovani della Pediatria dell’Int, in sole 24 ore è stat...
Advocacy e Associazioni

Amiloidoisi cardiaca: “L’ho scoperta così!”

Nella nuova puntata di The Patient’s Voice, Giovanni Capone, paziente affetto da amiloidosi cardiaca racconta la sua storia e le difficoltà affrontate per arrivare ad una diagnosi certa. ...
Prevenzione

Ecco il nuovo Calendario per la Vita: tutte le vaccinazioni secondo le ultime evidenze scientifiche

Il documento affronta tutti gli strumenti per la prevenzione, dai vaccini contro il COVID-19 agli strumenti per combattere l’RSV, passando per i vaccini coniugati contro lo Pneumococco e quello ...