Salute 7 Febbraio 2024 23:36

La gravidanza altera il microbiota intestinale con effetti anche sul sistema immunitario

Durante la gravidanza il sistema immunitario di una donna cambia radicalmente, ma i ricercatori non ne comprendono ancora tutti i meccanismi sottostanti. Un nuovo studio dell’Università di Jinan a Guangzhou, in Cina, suggerisce che il microbiota intestinale potrebbe svolgere un ruolo chiave

La gravidanza altera il microbiota intestinale con effetti anche sul sistema immunitario

Durante la gravidanza il sistema immunitario di una donna cambia radicalmente, ma i ricercatori non ne comprendono ancora tutti i meccanismi sottostanti. Un nuovo studio dell’Università di Jinan a Guangzhou, in Cina, suggerisce che il microbiota intestinale potrebbe svolgere un ruolo chiave. In un articolo pubblicato sulla rivista mSystems, i ricercatori cinesi riferiscono che durante la gravidanza, i cambiamenti che avvengono nei livelli di citochine – proteine ​​del sistema immunitario importanti nell’infiammazione – possono essere collegati ad alterazioni specifiche nel microbioma intestinale della madre e nei metaboliti plasmatici e fecali.

Disturbi del microbiota aumentano il rischio di preeclampsia

La gravidanza porta con sé una serie di cambiamenti, tra cui fluttuazioni ormonali, cambiamenti nella struttura corporea e variazioni nel sistema immunitario. Studi precedenti hanno identificato cambiamenti nel microbioma intestinale che possono verificarsi durante la gravidanza. Hanno anche suggerito che tali cambiamenti possano influenzare i processi fisiologici nella madre attraverso i metaboliti. I disturbi del microbiota, ad esempio, sono stati collegati alla promozione della preeclampsia, una pericolosa complicanza della gravidanza caratterizzata da ipertensione. Tuttavia, non è chiaro in che modo le alterazioni del microbiota intestinale durante la gravidanza influenzino l’immunità materna.

La composizione del microbiota intestinale cambia in gravidanza

Per studiare queste connessioni, i ricercatori hanno confrontato il microbiota intestinale, i profili dei metaboliti e lo stato del sistema immunitario di 30 donne incinte sane con 15 donne sane che non erano incinte. Tutte le donne nello studio avevano tra i 18 e i 34 anni d’età. Sono stati raccolti campioni di feci e sangue dalle donne incinte durante o dopo la 37esima settimana di gravidanza, mentre i campioni delle donne non gravide sono stati raccolti il ​​14esimo giorno del ciclo mestruale. Ebbene, le analisi dei campioni fecali hanno mostrato che Firmicutes era il phylum di batteri maggiormente dominante in entrambi i gruppi di donne. Tuttavia, i batteri Bacteroidota rappresentavano una quota relativa minore della popolazione microbica nelle donne in gravidanza rispetto alle donne non incinte. Le donne incinte hanno anche mostrato una maggiore abbondanza relativa sia di Actinobacteriota che di Proteobacteria, rispetto alle donne non gravide.

Individuate differenze tra livelli di citochine tra donne incinte e donne che non lo sono

Allo stesso modo i ricercatori hanno trovato una netta differenza nei livelli di citochine nei 2 gruppi di donne. Quelle incinte avevano livelli più bassi di citochine che promuovono l’infiammazione e livelli più alti di citochine che agiscono contro l’infiammazione. Questi risultati suggeriscono che il sistema immunitario può essere “soppresso” durante la gravidanza. I ricercatori hanno poi identificato centinaia di metaboliti presenti nel plasma e nei campioni fecali. Hanno scoperto che ciascun gruppo – donne incinte e non incinte – aveva la propria raccolta distinta di metaboliti, o metaboloma. In particolare, molti di questi metaboliti erano collegati alla secrezione e al metabolismo degli acidi biliari e gli acidi biliari erano stati precedentemente collegati all’infiammazione. In ulteriori analisi, i ricercatori hanno scoperto che alcuni metaboliti arricchiti nelle donne in gravidanza sono associati a livelli più bassi di citochine proinfiammatorie. Allo stesso modo, alcuni dei metaboliti impoveriti sono associati ad un aumento delle citochine proinfiammatorie.

Alcuni betteri intestinali possono inibire il sistema immunitario

Infine, il gruppo di ricerca ha identificato un totale di 46 connessioni tra microbi, metaboliti e citochine. Hanno scoperto che alcuni batteri presenti a livelli alti nelle donne in gravidanza, ad esempio, possono inibire una risposta immunitaria riducendo i metaboliti proinfiammatori. Nel complesso i risultati supportano l’idea che i microbi intestinali interagiscano con i metaboliti dell’ospite per modificare i livelli di citochine nel sangue. Tuttavia, Huang ha avvertito che lo studio non stabilisce un nesso di causalità. Inoltre, la piccola dimensione del campione può amplificare gli errori derivanti dalle differenze individuali, e il disegno dello studio non tiene conto di fattori importanti, come la dieta. Sono dunque necessari ulteriori studi clinici per confermare e chiarire meglio le connessioni.

 

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