Salute 20 Novembre 2024 17:01

La guerra danneggia il DNA dei bambini

I bambini che vivono in paesi scossi dalle guerre e dai conflitti subiscono cambiamenti biologici a livello di DNA. A questa allarmante conclusione è giunto uno studio pubblicato sul Journal of American Medical Association Psychiatry
La guerra danneggia il DNA dei bambini

I bambini che vivono in paesi scossi dalle guerre e dai conflitti, oltre ad avere una salute mentale peggiore, subiscono cambiamenti biologici a livello di DNA. A questa allarmante conclusione è giunto uno studio, pubblicato sul Journal of American Medical Association Psychiatry, condotto dagli scienziati dell’Università del Surrey, dell’University College di Londra, della St Georges University Lebanon e dell’Institute for Development, Research, Advocacy and Applied Care del Libano.

Lo studio è stato condotto su oltre 1500 bambini rifugiati

I ricercatori hanno raccolto campioni di saliva di 1.507 bambini rifugiati siriani, di età compresa tra 6 e 19 anni, che vivevano in diversi insediamenti in Libano. Il gruppo di ricerca ha utilizzato la metilazione del DNA, un processo epigenetico in cui vengono aggiunti tag chimici al materiale genetico in vari siti del genoma. Allo stesso tempo, gli studiosi hanno somministrato dei questionari ai piccoli partecipanti e ai loro tutori per valutare l’effetto della guerra sulla loro salute mentale e sul loro materiale genetico. Stando a quanto emerge dall’indagine, i bambini maggiormente esposti agli eventi bellici hanno subito cambiamenti nel DNA in diversi siti e regioni del genoma, alcuni di questi collegati a geni coinvolti in funzioni critiche, come la neurotrasmissione e il trasporto intracellulare.

L’effetto della guerra potrebbe ripercuotersi sullo sviluppo dei bambini

I ricercatori precisano che non è chiaro se queste alterazioni si verifichino anche in caso di altre forme di trauma, come la povertà o il bullismo. “Sappiamo che la guerra ha un impatto negativo sulla salute mentale dei bambini”, afferma Michael Pluess, autore principale dello studio. “Il nostro lavoro mostra dei meccanismi biologici alla base di questo effetto. Allo stesso tempo, gli eventi bellici – continua – sembrano correlati a un invecchiamento epigenetico più lento, il che potrebbe ripercuotersi sullo sviluppo”. Gli studiosi hanno anche esaminato le variazioni in base al genere sessuale.

Le bambine sono quelle che subiscono maggiori cambiamenti

In particolare, secondo l’analisi, per le bambine si evidenziano cambiamenti più significativi del DNA rispetto alle controparti maschili, specialmente nei geni collegati alla risposta allo stress e allo sviluppo del cervello. Nelle femmine si evince quindi una risposta biologica più forte, per cui le ragazze potrebbero essere più vulnerabili agli effetti a lungo termine del trauma a livello molecolare. “Sperimentare traumi ed eventi stressanti – concludono gli autori – può provocare cambiamenti nel materiale genetico che potrebbero influenzare la salute fisica e mentale a lungo termine. Comprendere questi effetti è fondamentale per individuare strategie di prevenzione mirate ed efficaci”.

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Prevenzione

Settimana dell’Immunizzazione, Oms: “Vaccinare tutti è umanamente possibile”

L'edizione 2025 della Settimana mondiale dell'immunizzazione esaminerà non solo ciò che i vaccini fanno per migliorare la vita oggi, ma anche ciò si può ottenere nei prossi...
Prevenzione

Settimana Mondiale dell’Immunizzazione, Sin: “Proteggere il cucciolo d’uomo sin dalla nascita”

La SIN ribadisce le misure fondamentali di protezione per i neonati da virus e batteri per una crescita in salute e al riparo da rischi di infezioni
Nutri e Previeni

Alimentazione, la dieta africana ‘spegne’ l’infiammazione

Allo studio hanno partecipato 77 uomini sani della Tanzania, alcuni sono passati a una dieta occidentale per due settimane, altri ad una africana tradizionale
Prevenzione

Contro le patologie respiratorie la vaccinazione è la via maestra

La vaccinazione rappresenta la strada d’elezione per prevenire e controllare le patologie virali. Le Raccomandazioni di quattro società scientifiche sulla prevenzione delle patologie resp...
Advocacy e Associazioni

Tumore al seno: tossicità finanziaria per il 38% delle donne, 70% affronta spese extra per le cure

Presentati a Roma i risultati del sondaggio su 585 pazienti realizzato da ANDOS e C.R.E.A. Sanità, per indagare gli effetti collaterali della malattia in termini umani, organizzativi, economici...