Salute 25 Marzo 2022 10:34

La ristorazione italiana tra stress e pandemia: il primo studio psicologico

Disponibile in e-book il primo studio italiano che indaga le cause dello stress nei settori della ristorazione. L’iniziativa, promossa dall’Associazione Italiana Ambasciatori del Gusto insieme all’Ordine degli Psicologi del Lazio, è stata premiata dal programma internazionale 50 Best For Recovery, nell’ambito di The World’s 50 Best Restaurants

La ristorazione italiana tra stress e pandemia: il primo studio psicologico

Confusione, incertezza, disagio: sono le parole che emergono in modo più frequente nella “Psicologia al servizio della ristorazione”, l’inedito progetto di ricerca messo a punto da Ambasciatori del Gusto e Ordine degli Psicologi del Lazio per accendere un faro sul tema dello stress da lavoro nelle cucine e nelle sale dei ristoranti italiani.

Pensato prima dell’arrivo della pandemia e realizzato nel pieno della crisi sanitaria, economica e sociale da essa scatenata, lo studio ha disegnato attraverso focus group, webinar, sondaggi e colloqui individuali un quadro delle conseguenze emotive e fisiche implicate dalle mansioni del settore della ristorazione, proponendosi al tempo stesso di offrire risorse e strumenti per affrontare queste problematiche.

Che la categoria fosse caratterizzata da un’alta incidenza di burn out era già noto. «La fatica fisica, la concentrazione, l’accentramento di tante responsabilità, l’allargamento della platea, le review dei giornalisti e clienti, sfibrano profondamente. Un giorno ci si alza e ci si rende conto di essere ‘burned’», spiega Cristina Bowerman, Presidente dell’Associazione Italiana Ambasciatori del Gusto, nonché chef e patron del ristorante Glass Hostaria di Roma.

Già nel periodo pre-Covid, dunque, erano state registrate criticità connesse al turn over del personale (80,18%), all’equilibrio tra vita lavorativa e vita privata (55,85%), agli orari di lavoro (54,95%) e ai carichi connessi (54,05%). Tra i sintomi fisici correlati allo stress venivano segnalati maggiormente quelli del sonno (54,45%), mentre in ambito psichico si riscontrava l’ansia (40,54%), la tristezza (38,73%) e l’isolamento sociale (34,90%).

Nessuno però si sarebbe aspettato un aggravarsi della situazione così repentino e drammatico come lo tsunami generato dal Covid, con le sue ricadute connesse all’incertezza del futuro e alle chiusure forzate. L’incidenza dei disagi psico-fisici, complice l’emergenza, ha conosciuto un forte incremento, emerso in maniera più evidente all’aumentare degli anni di esperienza lavorativa: i soggetti con più di 20 anni di attività sono stati i primi a segnalare, infatti, la maggiore presenza di sintomi fisici e la percezione di sintomi psichici.

Alla domanda su come abbiano affrontato la situazione lavorativa conseguente alla pandemia, i partecipanti allo studio hanno affermato di avere pensato ad alternative possibili per mantenere l’attività (80%), di essersi confrontati con i colleghi (78%), di avere approfittato delle chiusure per svolgere attività di aggiornamento professionale (72,08%), di essersi dedicati ad attività ricreative (63,07%) o di avere cercato notizie /informazioni (59,46%).

Come spiega David Pelusi, Dottore in tecniche psicologiche e tesoriere dell’Ordine Psicologi del Lazio «la ricerca è stata in grado di documentare un quadro di criticità preesistenti alla pandemia che l’emergenza Covid ha ridefinito in modo del tutto nuovo e, talvolta, inaspettato. Le testimonianze dei professionisti hanno premiato il lavoro svolto, evidenziando il contributo fondamentale della Psicologia sia a livello individuale che organizzativo».

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Medici di famiglia sull’orlo di una crisi di nervi… Stressati 9 su 10. Pesano Covid, burocrazia e Whatsapp
Il malessere dei medici di famiglia, tra carenza di colleghi, difficoltà a trovare sostituti e una burocrazia sempre più elevata, «è palpabile» e arriva a sfiorare il 90% di professionisti. Lo dicono i sindacati, gli esperti di sanità, gli analisti del settore. E lo dicono i pensionamenti anticipati che crescono
di V.A.
Il decluttering e i suoi benefici: ecco come riordinare può far “decollare” la nostra vita
La psicologa Paola Medde: «Un atto che scaturisce da una crisi e che implica profonda consapevolezza. Impariamo a declutterare anche relazioni e abitudini tossiche»
Quando e perché il cibo può fare paura fino a diventare fobia. Il parere dell’esperto
Gianluca Castelnuovo, psicologo, dirige il centro specializzato dell’istituto Auxologico di Milano: «La citofobia colpisce in particolare i bambini, l’età media è di 12,9 anni, l’insorgenza della patologia è determinata da un evento traumatico. È bene rivolgersi ad un centro specializzato dove esiste una interdisciplinarità tra professionisti»
Un’offesa fa “male” come uno schiaffo in faccia
Gli studiosi dell’Università di Utrecht hanno analizzato le reazioni ad affermazioni di diversa natura, come insulti, complimenti e dichiarazioni descrittive, utilizzando l’elettroencefalografia (EEG) e il biofeedback della conduttanza cutanea. L’analisi della psicologa Paola Biondi
Baciare sulle labbra i bambini, giusto o sbagliato? «Puntiamo su manifestazioni più soft ma più efficaci»
Cosmi (componente Ordine Psicologi Lazio): «Il rischio non è erotizzare il rapporto, ma svuotare di significato l’affettività e confondere i ruoli»
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Percorso Regolatorio farmaci Aifa: i pazienti devono partecipare ai processi decisionali. Presentato il progetto InPags

Attraverso il progetto InPags, coordinato da Rarelab, discussi 5 dei possibili punti da sviluppare per definire criteri e modalità. Obiettivo colmare il gap tra Italia e altri Paesi europei in ...
Advocacy e Associazioni

Disability Card: “Una nuova frontiera europea per i diritti delle persone con disabilità”. A che punto siamo

La Disability Card e l'European Parking Card sono strumenti che mirano a facilitare l'accesso ai servizi e a uniformare i diritti in tutta Europa. L'intervista all'avvocato Giovanni Paolo Sperti, seg...
Sanità

I migliori ospedali d’Italia? Sul podio Careggi, l’Aou Marche e l’Humanitas di Rozzano

A fotografare le performance di 1.363 ospedali pubblici e privati nel 2023 è il Programma nazionale sititi di Agenas. Il nuovo report mostra un aumento dei  ricoveri programmati e diu...