Salute 17 Gennaio 2020 11:18

La sepsi causa 1 morto su 5 nel mondo. A rischio i bambini delle aree più povere

E’ quanto emerge dalle analisi pubblicate sulla rivista ‘The Lancet’ e annunciate al meeting annuale della Critical Care Review a Belfast. Lo studio, condotto da ricercatori dell’Università di Pittsburgh e dell’Università di Washington, parla di 48,9 milioni di casi di sepsi nel mondo nel 2017 con 11 milioni di decessi

La sepsi causa 1 morto su 5 nel mondo. A rischio i bambini delle aree più povere

Una morte su cinque, nel mondo, è associata alla sepsi. Il doppio di quanto ritenuto fino ad ora. E’ quanto emerge dalle analisi pubblicate sulla rivista ‘The Lancet‘ e annunciate al meeting annuale della Critical Care Review a Belfast. Tra le vittime, c’è un numero sproporzionatamente elevato di bambini che vivono nelle aree più povere del pianeta.

Lo studio, condotto da ricercatori dell’Università di Pittsburgh e dell’Università di Washington, parla di 48,9 milioni di casi di sepsi nel mondo nel 2017 con 11 milioni di decessi, ovvero 1 morte su 5 a livello globale. La sepsi si verifica quando gli organi di una persona cessano di funzionare bene, in seguito ad una risposta immunitaria ‘fuori controllo’ ad un’infezione. Anche se la sepsi non uccide sempre, può causare in chi sopravvive gravi disabilità. Secondo l’indagine la maggioranza dei casi di sepsi – 85% nel 2017 – si è verificata in Paesi a basso o medio reddito. In particolare nell’Africa sub-sahariana, nelle isole del Pacifico meridionale vicino all’Australia e nel Sud-Est asiatico. E i più colpiti sono i bambini: oltre il 40% di tutti i casi si verifica in piccoli sotto i 5 anni.

LEGGI: MENO DAY HOSPITAL E LUNGODEGENZE, NEL 2018 GLI OSPEDALI ITALIANI ALLEGGERITI DALLE CRONICITÀ. I DATI DEL RAPPORTO SDO

«Ho lavorato nelle zone rurali dell’Uganda e la sepsi è ciò che abbiamo visto ogni singolo giorno. Guardare un bambino morire di una malattia che avrebbe potuto essere prevenuta con misure sanitarie di base è davvero un colpo», commenta Kristina E. Rudd, autrice della ricerca. «Voglio contribuire a contrastare questa tragedia, per questo partecipo alla ricerca sulla sepsi. Ma come possiamo sapere se stiamo facendo progressi se non conosciamo nemmeno le dimensioni del problema? Se guardiamo gli elenchi delle prime 10 cause di morte a livello globale, la sepsi non è elencata perché non è stata conteggiata».

Per la loro analisi, Rudd e colleghi hanno sfruttato il Global Burden of Disease Study, un’analisi epidemiologica completa coordinata dall’Institute for Health Metrics and Evaluation (Ihme) presso l’University of Washington School of Medicine.

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SANITÀ INFORMAZIONE PER RIMANERE SEMPRE AGGIORNATO

 

Articoli correlati
Medici, psicologi e infermieri: arriva il primo documento per supportare il paziente che chiede di morire
Per la prima volta in Italia, un tavolo di lavoro composto da psicologi, medici, infermieri, assistenti spirituali, bioeticisti, giornalisti e familiari si è riunito con l’obiettivo di garantire una risposta condivisa e multidisciplinare alla domanda del paziente che chiede di revocare, rifiutare o accedere al suicidio volontario medicalmente assistito circostanziato. L’esito di questo lavoro è disponibile gratuitamente sul sito dell’Ordine degli Psicologi del Lazio
Morire di parto nel 2022: quando (e perché) il lieto evento si trasforma in tragedia
Il recente caso di Napoli spaventa. Viora (AOGOI): «La maggior parte dei decessi si può prevenire anche prima di arrivare alla sala parto. Fondamentale la formazione del personale»
Che cos’è il Fantamorto e perché attrae così tanti concorrenti. Le risposte dello psicoterapeuta
Il presidente dell’Osservatorio violenza e suicidio Callipo: «Tra i più giovani, questi giochi possono trasformarsi in mezzi di autogratificazione o autoaffermazione all’interno del gruppo dei pari»
di Isabella Faggiano
Sputnik V, il vaccino russo è efficace al 91,6% e ora lo vogliono tutti
Il prodotto scudo Sputnik V, proveniente dalla Russia, segna oltre il 90% di efficacia. Il primo a base adenovirus con simili cifre. La scoperta da uno studio del Lancet
«Ecco le misure più efficaci per contrastare il Covid-19». Lo studio sul Lancet
Dalle scuole ai trasporti, dai grandi eventi al contact tracing, uno studio pubblicato sulla prestigiosa rivista fa il punto sulle misure "non farmacologiche" di contrasto al nuovo coronavirus adottate in 131 Paesi
di Tommaso Caldarelli
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa natalizia. Grazie e auguri a tutti i lettori!

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa natalizia e, ringraziando tutti i suoi lettori, augura a tutti feste serene dando appuntamento al 7 gennaio 2025
Advocacy e Associazioni

Disabilità: ecco tutte le novità in vigore dal 1° Gennaio 2025

L’avvocato Giovanni Paolo Sperti, in un’intervista a Sanità Informazione, spiega quali saranno le novità in tema di legge 104/1992, indennità di accompagnamento e revi...
Advocacy e Associazioni

Natale, successo virale per il video dei ragazzi dell’Istituto Tumori di Milano

Il video di ‘Palle di Natale’ (Smile, It’s Christmas Day), brano scritto e cantato dagli adolescenti del Progetto giovani della Pediatria dell’Int, in sole 24 ore è stat...
Advocacy e Associazioni

Amiloidoisi cardiaca: “L’ho scoperta così!”

Nella nuova puntata di The Patient’s Voice, Giovanni Capone, paziente affetto da amiloidosi cardiaca racconta la sua storia e le difficoltà affrontate per arrivare ad una diagnosi certa. ...
Prevenzione

Ecco il nuovo Calendario per la Vita: tutte le vaccinazioni secondo le ultime evidenze scientifiche

Il documento affronta tutti gli strumenti per la prevenzione, dai vaccini contro il COVID-19 agli strumenti per combattere l’RSV, passando per i vaccini coniugati contro lo Pneumococco e quello ...