Il titolare della Salute è stato ospite dell’evento “Pnrr e sanità: un’opportunità di sviluppo o un’occasione persa?” promosso da Fratelli d’Italia. La campagna vaccinale procede con numeri alti: «Oggi supereremo 59 milioni di dosi somministrate e abbiamo una media quotidiana di oltre 530mila dosi al giorno. Gli over 80 sono ormai oltre al 90% protetti»
«Siamo ancora dentro la pandemia, guai a pensare che sia finita». Il ministro della Salute Roberto Speranza continua ad essere un fautore della linea della prudenza sull’emergenza Covid-19. Lo ha ribadito prima all’evento “Pnrr e sanità: un’opportunità di sviluppo o un’occasione persa?” promosso da Fratelli d’Italia a Roma e poi al Question Time alla Camera dove però ha anche sottolineato i progressi che sta facendo la campagna vaccinale.
Tanti i temi affrontati dal titolare della Salute, tra cui quello, spinoso, dell’obbligatorietà del vaccino a scuola, su cui Speranza ha invece preso tempo: «Sull’obbligatorietà del vaccino per gli operatori scolastici, che è tema delicato sul quale lavorerà anche il Parlamento, voglio ricordare che siamo stati il primo Paese in Ue a disporre di questa obbligatorietà per il personale sanitario e oggi altri paesi si stanno allineando, questo dimostra che la decisione è stata corretta».
A preoccupare il ministro c’è la variante Delta, che sta generando una impennata nei contagi in tutta Europa. «Abbiamo ancora bisogno di concentrare tutte le nostre energie nel contenere il contagio e gestire una fase che è ancora epidemica – ha affermato il titolare della Salute -. Ma è evidente che in questa fase due, e lo è perché abbiamo i vaccini che sono la grande novità rispetto alla fase precedente, dobbiamo concentrarci anche sul futuro del Servizio sanitario nazionale, provando con grande determinazione e realismo a leggere il Ssn di oggi e capire come le opportunità economiche di cui disponiamo possiamo utilizzarle per costruire un servizio sanitario più forte».
Ed è proprio sui medici del futuro che Speranza poi ha voluto concentrarsi, dopo il decreto che ha allargato le borse di specializzazione per il 2021 al numero record di 17400: «Un medico non lo puoi acquistare, o lo hai formato o non ce l’hai nel momento del bisogno. Noi veniamo da anni in cui si finanziavano circa 6mila borse all’anno, mentre grazie al Pnrr quest’anno saranno 17.400. Lavoriamo per prosciugare il più possibile l’imbuto formativo. Una parte, oltre 4mila, sono finanziate dal Pnrr. Un’operazione simile la stiamo facendo sui medici di medicina generale: avremo 900 borse in più all’anno, che finanzieremo con i soldi del Pnrr, risorse aggiuntive. Io lavoro perché rispetto al numero di borse finanziate l’anno scorso si possa andare almeno verso un raddoppio, nei prossimi giorni dobbiamo lavorare in questa direzione».
Il presidente della Fnomceo, Filippo Anelli, ha commentato l’aumento delle borse per il Corso di Formazione specifico per la Medicina Generale. «Le 900 borse aggiuntive all’anno – spiega Anelli – finanziate con risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza, permetteranno di superare ampiamente le 2000 borse. Ora invitiamo le Regioni a rendere noti i fabbisogni, in modo da poter emettere il nuovo bando, senza ulteriori indugi, fissando così la data del Concorso. Ci sono oggi ampie aree senza medici di famiglia – ha aggiunto Anelli – non solo in zone impervie o rurali, ma anche nel centro delle città. Il 118 è senza personale, i medici di continuità assistenziale sono sempre meno, l’assistenza turistica è ormai compromessa».
Secondo la Fimmg, quasi un quinto dei medici di medicina generale è pronto ad andare in pensione. «Non ci sono abbastanza ‘nuove leve’ – ha evidenziato Anelli – pronte per sostituirli: un po’ perché, negli anni passati, non se ne sono formate abbastanza. Un po’ perché tra incertezze della politica, carico burocratico e nuove incombenze, questa professione diventa sempre meno attrattiva». È necessario fare un piano con le Regioni, per conoscere i reali fabbisogni – ha concluso Anelli -. Sarebbe auspicabile che l’Agenas partecipasse, insieme ai medici, a un tavolo di concertazione mettendo a disposizione tutti dati in suo possesso, al fine di costruire un modello condiviso della nuova medicina del territorio».
Subito dopo, Speranza è andato alla Camera per rispondere alle interrogazioni dei deputati. E ha ricordato i dati della campagna di vaccinazione: «Oggi supereremo 59 milioni di dosi somministrate e abbiamo una media quotidiana di oltre 530mila dosi al giorno. Gli over 80 sono ormai oltre al 90% protetti» ha spiegato Speranza.
Eccellenti anche i numeri sul Green Pass: «Stamattina – ha detto Speranza – alle 7, 28 milioni e 400 mila green card sono state scaricate dai portali informatici. Il Green pass è uno strumento intelligente». Buoni anche i numeri sulle vaccinazioni del personale che opera nelle scuole: «In questo momento ci risulta che siamo all’85% di persone che operano all’interno delle nostre scuole che hanno ricevuto almeno una prima dose» ha concluso il titolare della Salute.
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