Alcune ricerche ad opera della Società italiana di Medicina Generale e della Yale University, dimostrano l’esistenza di uno stretto legame fra l’assunzione regolare di aspirina e la diminuzione di patologie oncologiche
L’aspirina potrebbe abbassare il rischio di tumori. A dirlo una ricerca della Società italiana di Medicina Generale (Simg) condotto su 13.453 pazienti affetti da malattie cardiovascolari. La ricerca, condotta sull’Acido Acetilsalicilico, comunemente conosciuto come Aspirina, dimostra che il farmaco, se assunto con regolarità, riduce del 30% il carcinoma del colon retto e addirittura del 40%-60% il carcinoma alla prostata.
Ma non finisce qui, i benefici dell’Aspirina sono stati studiati di recente anche dalla Yale University, che in un articolo pubblicato sul ‘Cancer Epidemiology, Biomarkers & Prevention’ fa luce su eventuali correlazioni del farmaco con il tumore al pancreas. L’utilizzo quotidiano di Aspirina, secondo Yale, ridurrebbe la malattia del 46%.
Ma quali sono le ragioni di questo effetto benefico del farmaco che conosciamo come un comune anti-influenzale? È presto detto: alcuni studi attribuiscono all’Aspirina e al suo effetto anti-infiammatorio il ruolo di agente preventivo nei confronti di queste patologie che si collegano a stati di infiammazione cronica. Infatti l’Acido Acetilsalicilico agisce limitando alcune vie enzimeatiche che facilitano la crescita cellulare. Quindi riesce a interrompere la riproduzione delle cellule che contraddistingue le patologie oncologiche.
Contrari a questa teoria un team di ricercatori dell’Università del Texas e del Dipartimento americano Veterans Affairs (VA) che negli ultimi mesi ha confutato la tesi per cui è la caratteristica anti-infiammatoria dell’Aspirina a contrastare i tumori, ebbene il merito andrebbe alla reazione che l’Acido Acetilsalicilico ha con le piastrine presenti nel sangue.
Infatti le piastrine, oltre che nella coagulazione del sangue, sono fondamentali per la formazione di nuovi vasi sanguigni. Questo processo contribuisce anche all’accrescimento dei tumori, ed è qui che l’Aspirina entra in scena. Il farmaco bloccherebbe l’interazione tra le cellule tumorali e le piastrine disinnescando uno specifico enzima chiamato COX-1, importante per la riduzione di piastrine in circolo e, dunque, nella diminuzione della loro attività legata alla crescita del tumore.
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