Igiene, mascherine e distanziamento al centro di una scuola sicura e politiche ad hoc per insegnanti e alunni fragili. Didattica a distanza pronta ad integrare. La dichiarazione congiunta Speranza/Oms
Si è concluso l’incontro tra i rappresentanti degli Stati membri ospitato dall’Organizzazione mondiale della Sanità Europa e dal Ministero della Salute italiano, sulla scolarizzazione durante la pandemia di Covid-19. Ne è seguita una dichiarazione preparata a quattro mani dal direttore regionale Oms europeo Hans Kluge e dal ministro Roberto Speranza.
«Covid-19 ha creato la più grande interruzione dei sistemi educativi nella storia – si legge – colpendo quasi 1,6 miliardi di studenti in più di 190 paesi e la nostra regione non fa eccezione. La maggior parte dei Paesi ha chiuso le scuole per aiutare il contenimento del virus». Nonostante siano stati risparmiati dalle forme più gravi della malattia causata da Sars-CoV-2, prosegue il documento Speranza/Oms, i bambini non sono rimasti immuni dagli effetti mentali e sociali della chiusura delle scuole. E il rischio che l’impatto si riveli più violento del previsto c’è.
Non c’è stata “equità” nel subire gli effetti della pandemia. «I bambini che vivono in situazioni vulnerabili continuano ad essere colpiti in modo sproporzionato sia a causa della povertà digitale che delle difficoltà per i genitori che sono in grado di assistere nel processo di apprendimento». Ancora maggiori per i bambini che convivono con una disabilità.
Quattro le fondamentali misure riportate nello statement congiunto Speranza/Oms:
In cima all’agenda prestabilita, chiariscono ancora i due leader, c’è l’intenzione di costruire una coalizione tra gli Stati membri e andare avanti congiuntamente per un’istruzione scolastica sicura. Preservando «l’equità come principio guida fondamentale» e conservando un insieme unificato di dati per rimanere sempre aggiornati.
Ora in arrivo un «quadro fattibile e realistico per la gestione della riapertura delle scuole». «Non possiamo lasciare che i bambini diventino le vittime nascoste di questa pandemia negando loro le opportunità che meritano così fondamentalmente», conclude la dichiarazione.
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