Altri 470 milioni sul piatto per garantire i servizi sanitari essenziali
Attesa la pronuncia della Conferenza Stato Regioni sulla proposta del ministro Lorenzin per definire i nuovi LEA.
Per garantire ai cittadini italiani una serie di nuove prestazioni – in aggiunta a quelle già esistenti – a carico del Servizio sanitario nazionale o dietro pagamento del ticket, sono stati messi sul piatto altri 470 milioni di euro.
Il nuovo che avanza – Tanti i servizi che fanno il loro ingresso tra i LEA, a discapito di alcune prestazioni ormai ritenute superate e che verranno quindi cancellate. Tra i nuovi arrivati la procreazione medicalmente assistita (Pma) di tipo omologo ed eterologo. Se per alcune Regioni anche l’applicazione della prima è stata finora un tabù, da adesso in poi dovranno avere dei centri pubblici adibiti alla procedura. Restando nell’ambito della natalità, anche l’analgesia epidurale somministrata durante il parto, altra prestazione non sempre disponibile negli ospedali italiani, da oggi invece dovrà essere offerta alle donne che la richiedono. Occhio di riguardo alle nuove tecnologie, alleate sempre più fondamentali nei servizi sanitari. Rientreranno infatti nei Livelli essenziali di assistenza gli Ict, cioè i computer che permettono la comunicazione a chi è affetto da gravi disabilità, come la Sla, ma anche dispositivi come apparecchi acustici digitali, kit di motorizzazione per carrozzine e carrelli servoscala.
Si introdurranno invece dei requisiti di erogabilità per alcune prestazioni diagnostiche e terapeutiche che saranno assicurate dal servizio pubblico solo in presenza di determinate condizioni. Per molte prestazioni, dette condizioni dovranno essere rispettate dai medici che prescrivono (alle Asl il compito di controllare che i medici seguano le indicazioni), mentre altre prestazioni viaggeranno in coppia e saranno “reflex”: la seconda si farà solo se la prima ha un determinato esito. Tra i neo-esenti entrano i donatori d’organo, mentre sempre dal Ministero arriva la proposta di esenzione per alcune nuove patologie (tra cui l’endometriosi e la sindrome da Talidomide) e per circa 110 malattie rare. Malattie rare dal cui novero escono la celiachia e la sindrome di Down: da oggi, saranno classificate come croniche.