A Piazza Santi Apostoli e in Piazza Monte Citorio si sono radunati tutti i contestatori dell’obbligo vaccinale. Preso di mira il virologo Roberto Burioni. In molti delusi da Lega e M5S: «Ad oggi solo parole, vogliamo la fine dell’obbligo vaccinale»
Si sono riuniti a Roma davanti Monte Citorio e piazza Santi Apostoli per ribadire il loro no all’obbligo vaccinale. Sono i ‘no vax’ o, come amano definirsi, ‘free vax’ arrivati a decine nella Capitale per protestare contro l’obbligo vaccinale e manifestare la loro delusione verso il Ddl 770 in discussione al Senato che mira a introdurre un obbligo flessibile con differenze da regione a regione.
Al grido di “libertà, libertà” e “giù le mani dai bambini”, i manifestanti hanno prima guardato con circospezione telecamere e taccuini dei giornalisti, ma poi davanti alla telecamera molti di loro hanno voluto esprimere il loro disappunto anche verso le forze di governo, M5S e Lega, che a loro dire non hanno mantenuto gli impegni presi sulla cancellazione della legge Lorenzin. «Non vogliamo l’obbligo perché nessuna legge può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana. Perché dovete entrare nel mio corpo se io non voglio. Ci appelliamo alla Costituzione, alla Convenzione di Oviedo (sui diritti umani e la biomedicina, ndr): l’interesse e il bene dell’umano devono prevalere sul solo interesse della società e della scienza», scandisce a gran voce un signore di mezza età che porta un mega manifesto con alcuni articoli della Costituzione italiana. Arriva dalla Toscana invece un uomo che contesta il divieto per i bimbi non vaccinati di poter andare a scuola: «Obbligare i bimbi a non andare a scuola con un ricatto sulla vaccinazione non è il massimo della democrazia. In altri Stati non c’è l’obbligo. Per l’obbligo ci deve essere un motivo. Questa è una discriminazione bella e buona».
Un signore robusto, con sulle spalle un alto cartello con scritto “Libertà R.I.P.” e “M5S e Lega traditori” spiega la sua delusione verso le forze di governo: «Non è vero che c’è un’emergenza sanitaria perché fare un obbligo vaccinale senza prima fare esami per verificare dove ci sono bambini immunodepressi non ha senso. Se una persona va dal dottore, il dottore non gli dà gli antibiotici senza visitarlo. Vacciniamo i bambini di due mesi e mezzo e non sappiamo se il loro sistema immunitario è pronto o meno riceverli. M5S e Lega avevano promesso che avrebbero tolto l’obbligo vaccinale ma ad oggi solo parole».
Alla manifestazione, nella quale al nome del virologo Roberto Burioni si sono levati boati di disapprovazione, hanno partecipato il medico ‘free vax’ Dario Miedico, e un altro medico Roberto Petrella. Alle piazze non avrà certamente fatto piacere l’annuncio, quasi in contemporanea, del Ministro Giulia Grillo che ha ribadito che sul morbillo l’obbligo non sarà cancellato.