Salute 11 Febbraio 2025 18:28

Life Science Excellence Show/1. Leadership e innovazione etica: guidare il cambiamento per un impatto sociale duraturo

Se ne è parlato in occasione del primo Life Science Excellence Show promosso a Roma, dall’11 al 13 febbraio, da Homnya nell’ambito del Festival dell’Innovazione, e nel corso del quale vengono premiati i 10 migliori progetti delle 19 categorie che compongono i Life Science Excellence Awards. Da oggi, 11 febbraio, sono anche aperte le candidature per l’edizione 2025 dei Life Science Excellence Awards. Per presentare i progetti, ci sarà tempo fino al 18 aprile 2025. Protagonisti del confronto sono stati Fulvio Berardo, General Manager Italy Astellas Pharma S.p.A.; Annalisa Adani, VP & General Manager Italia, Grecia, Malta, Sobi e Francesca Romana Ramundo, Oncology Head, Novartis.
di Redazione
Life Science Excellence Show/1. Leadership e innovazione etica: guidare il cambiamento per un impatto sociale duraturo

Nel campo delle life sciences, innovare in maniera etica evoca una profonda responsabilità e la forte convinzione nel credere in alcuni valori chiave, da integrare quotidianamente nella leadership. Se ne è parlato in occasione del primo Life Science Excellence Show promosso a Roma, dall’11 al 13 febbraio, da Homnya nell’ambito del Festival dell’Innovazione, e nel corso del quale vengono premiati i 10 migliori progetti delle 19 categorie che compongono i Life Science Excellence Awards. Da oggi, 11 febbraio, sono anche aperte le candidature per l’edizione 2025 dei Life Science Excellence Awards. Per presentare i progetti, ci sarà tempo fino al 18 aprile 2025.

Protagonisti del confronto sono stati Fulvio Berardo, General Manager Italy Astellas Pharma S.p.A.; Annalisa Adani, VP & General Manager Italia, Grecia, Malta, Sobi e Francesca Romana Ramundo, Oncology Head, Novartis.

Il concetto di innovazione – evidenzia Berardo – può essere inteso in maniera ampia: fino a pochi anni fa, nel pharma, innovazione significava prodotto, molecola, quello strumento con cui avevamo la possibilità di portare al paziente un valore clinico. Oggi il concetto di innovazione è intriso dal corporate social responsability, e ha intrapreso tre direttrici fondamentali per portare valore ai pazienti, ma anche alla comunità locale e alle aziende. La prima di queste direttrici è l’accesso alla terapia, andando incontro a quelle aree che non sono ancora in grado di garantire efficaci soluzioni terapeutiche. Come Astellas dal 2018 a oggi abbiamo sostenuto 18 progetti caritatevoli globali con fondi pari a 11 milioni di dollari, per portare innovazione in zone non accessibili. Questo ha cambiato la vita di 31,4 mln di persone. La seconda direttrice è quella della società: che le aziende di settore avessero un ruolo fondamentale in questo era già chiaro, ma con la pandemia si è reso ancora più evidente. Astellas sprona e incoraggia i propri collaboratori a dare un contributo nella loro comunità: nel 2023 oltre 2.800 colleghi hanno dedicato 7.000 ore a progetti di solidarietà e collaborazione a beneficio della società, anche in Italia collaborando con organizzazioni no profit per aiutare bambini in difficolta. L’ultima direttrice, forse più controversa, è quella ambientale: assistiamo costantemente a spinte propulsive e a passi indietro: noi abbiamo deciso di andare avanti senza timori pensando che sia fondamentale per chi ha strutture di ricerca e produzione. E lo abbiamo fatto con atti concreti come l’adozione di pannelli fotovoltaici nei vari siti e nella revisione del parco auto a favore di veicoli ibridi ed elettrici”.

Secondo Berardo “la leadership è oggi uno dei concetti più dibattuti, controversi e abusati e nel corso degli anni è radicalmente cambiato: oggi qualsiasi organizzazione che voglia essere pronta alle sfide del futuro deve puntare sull’affermazione di una leadership etica, che non usa più parole come controllo, verifica, ma le ha sostituite con ascolto, inclusione, fiducia, apertura all’errore come driver positivi di attuazione. Oggi essere leader significa fondare la propria guida su rispetto, coerenza, trasparenza portandoli avanti come modelli costanti all’interno e all’esterno della propria organizzazione. Le life sciences sono all’avanguardia per questi elementi e continuiamo su questa strada per conservare il nostro vantaggio competitivo”.

Per Annalisa Adani, VP & General Manager Italia, Grecia, Malta, Sobi, “certamente quello dell’innovazione è un tema di leadership, e non solamente legato alla digitalizzazione. Sobi si occupa di malattie rare in campo ematologico con un focus importante nell’emofilia e vogliamo offrire soluzioni terapeutiche innovative, supportati dalle tecnologie ma portando sempre avanti elevati criteri di Csr ed eticità. E’ un principio di health equity volto a garantire una qualità della vita elevata e inclusiva a tutte le persone con malattie rare in campo ematologico. Ed è anche un tema di accesso alle cure immediato e il più possibile veloce per i pazienti e i caregiver che sono fortemente impattati e necessitano di supporto. Abbiamo svariati progetti a livello globale, europeo e italiano, con partnership con associazioni di pazienti che lavorano anche dal punto di vista educazionale, o del legame con lo sport, e un impulso alle collaborazioni pubblico-privato, chiave per lo sviluppo di soluzioni innovative”.

“Le tecnologie avanzate e la ricerca sono sempre più veloci nell’offrire alla comunità scientifica e dei pazienti soluzioni più mirate ed efficaci – ha ricordato Francesca Romana Ramundo, Oncology Head, Novartis – attualmente Novartis è impegnata su diverse piattaforme di sviluppo farmaceutico, incluse le targeted-therapies che ci vedono pionieri. Ma essere innovativi non vuol dire solamente erogare il farmaco più innovativo, bensì farlo nel modo più democratico possibile. Per questo collaboriamo con tutti gli attori del settore, perseguendo l’obiettivo di ridurre il ritardo a valle dell’approvazione europea (a oggi più di 420 giorni), che per noi è una priorità, ma lo è anche per l’Aifa e confidiamo nella possibilità di collaborare con l’agenzia. Altro obiettivo è quello di velocizzare poi l’accesso a livello regionale, che a oggi richiede ulteriori 10 mesi. Ciò che ci guida è l’equità e la necessità di superare le disomogeneità geografiche, sociali ed economiche. Per fare questo strategicamente stiamo collaborando con varie Regioni, mettendo a fattor comune diverse professionalità per migliorare processi di presa in carico. Le aziende di settore non possono oggi prescindere dall’ambizione di essere percepite come partner attivi del sistema a beneficio dei pazienti e della società, dando la possibilità di erogare il trattamento migliore al paziente giusto, al momento giusto. Per fare questo credo sia fondamentale porsi in un’attitudine di apprendimento, in un’ottica di collaborazione solida con società scientifiche, decisori politici e pazienti”.

 

Di seguito i vincitori delle tre categorie premiate e il nome di chi ha ritirato il riconoscimento

Best Omnichannel & Multichannel Project of the Year

Best Media Communication Campagn of the Year

Best Media Communication Project of the Year

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