Salute 30 Luglio 2024 16:29

L’infiammazione scatenata dall’artrite reumatoide è legata alla comparsa di deficit cognitivi

L'attività infiammatoria nell'organismo causata dall'artrite reumatoide potrebbe essere collegata a specifici deficit cognitivi. Lo ha rilevato uno studio pubblicato sulla rivista Rheumatic and Musculoskeletal Diseases Open.
L’infiammazione scatenata dall’artrite reumatoide è legata alla comparsa di deficit cognitivi

L’attività infiammatoria nell’organismo causata dall’artrite reumatoide potrebbe essere collegata a specifici deficit cognitivi, come riduzioni delle capacità visuospaziali, difficoltà mnemoniche, alterazioni del pensiero astratto e delle funzioni esecutive, della concentrazione e dell’inibizione. Lo rivela uno studio condotto dagli scienziati del Biomedical Research Institute of Malaga and Platform in Nanomedicine (IBIMA BIONAND Platform) del Málaga University Hospital. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Rheumatic and Musculoskeletal Diseases Open.

Il 72% dei pazienti con artrite reumatoide presenta attività infiammatoria sistemica

Il ricercatori hanno valutato la funzione cognitiva di 70 adulti affetti da artrite reumatoide, confrontando i valori ottenuti con quelli di 70 volontari sani abbinati per età, genere e livello di istruzione. Il 72% dei pazienti con la condizione presentava livelli moderati o elevati di attività infiammatoria sistemica causata dalla malattia, nonostante il trattamento farmacologico. Tutti i 140 partecipanti sono stati sottoposti a una valutazione neurologica e psicologica completa, oltre a vari test cognitivi convalidati e valutazioni dell’umore e della qualità della vita tra giugno 2022 e giugno 2023. Sono state raccolte anche informazioni su altri fattori di rischio potenzialmente influenti, come abitudini negative, peso corporeo in eccesso, diabete e familiarità con malattie cardiache.

Obesità e attività infiammatoria tra i fattori chiave del declino cognitivo

In generale, riportano gli autori, i soggetti con deficit cognitivo tendevano a essere più anziani, con un livello di istruzione più basso e maggiori fattori di comorbilità. I pazienti con artrite reumatoide avevano inoltre ottenuto punteggi più bassi per determinate funzioni. Il deterioramento cognitivo è stato riscontrato nel 60 per cento della sotto-coorte, a fronte del 40 per cento emerso dal gruppo di controllo. Un numero significativamente maggiore di pazienti era stato associato a punteggi più elevati per ansia e depressione e valori più bassi per quanto riguarda la qualità della vita. I fattori associati al rischio maggiore di deterioramento cognitivo erano obesità e attività infiammatoria durante il corso della malattia, rispettivamente correlate a un rischio sei e due volte superiori rispetto ai partecipanti sani.

L’artrite reumatoide colpisce anche il tessuto neurale

I ricercatori ipotizzano che l’infiammazione cronica, i processi autoimmuni e i sintomi persistenti di dolore e affaticamento associati all’artrite reumatoide potrebbero essere direttamente alla base del calo delle funzioni cognitive. I ricercatori precisano che il lavoro era di natura osservazionale, per cui non è possibile trarre conclusioni definitive sui fattori causali. “Nonostante i limiti del nostro studio – concludono gli autori – questi risultati supportano l’ipotesi che l’artrite reumatoide sia una malattia infiammatoria sistemica cronica che colpisce più sistemi, incluso il tessuto neurale. Per questo sarebbe opportuno stabilire un iter di controllo precoce e rigoroso. Allo stesso tempo, sarebbe necessario individuare nuove strategie terapeutiche mirate ai fattori ad essa associati, con l’obiettivo di mitigare il rischio di deterioramento cognitivo nei pazienti con artrite reumatoide”.

 

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