Racca (Federfarma) «Da tempo i cittadini chiedevano questo servizio», Masina (Confservizi) «Svolta epocale, servono nuovi spazi e più personale in farmacia», Moratti (assessore al Welfare) «possibile ridurre i tempi di attesa»
Da oggi il medico di famiglia e il pediatra si possono scegliere o revocare anche in farmacia. Una decisione presa dalla giunta di Regione Lombardia dopo l’accordo sottoscritto con Federfarma Lombardia e Assofarm Confservizi Lombardia nell’ottica di uno sviluppo della farmacia dei servizi per la quale arriveranno in Lombardia 4 milioni e 750 mila euro da impiegare proprio per finanziare la sperimentazione e le funzioni assistenziali delle farmacie pubbliche e private operanti in convenzione con il servizio sanitario nazionale.
Dopo la sperimentazione fatta in 86 farmacie negli anni scorsi nella provincia di Monza-Brianza, il servizio viene esteso a tutta la regione e così dopo aver conferito ai farmacisti il ruolo di primo soccorso e di sentinelle sul territorio durante l’era del Covid con tamponi antigenici rapidi, vaccinazioni anti Covid e antinfluenzale, ora hanno anche un ruolo amministrativo.
Una soluzione che Annarosa Racca, presidente di Federfarma Lombardia, reputa ottimale e in linea con il pensiero dei cittadini: «Da tempo tutti chiedevano questo servizio, la sperimentazione in Brianza è andata bene, quindi estenderla a tutta la regione è la giusta conseguenza – ammette -. In particolare, a beneficiarne saranno coloro che hanno poca dimestichezza con i sistemi informatici che potranno trovare da noi una risposta alle loro esigenze». Il farmacista, dunque, cambia pelle e acquista un ruolo sempre più centrale nella sanità territoriale.
Una trasformazione che Giuliano Masina di Confservizi Lombardia, definisce epocale. «È in corso da anni il cambiamento – sottolinea – una trasformazione che dovrà portare le farmacie e i farmacisti a strutturarsi anche da un punto di vista operativo con nuovi spazi e personale. Quindi, se in un primo momento questo andrà a gravare sull’attività quotidiana dei singoli esercizi, col tempo permetterà alla farmacia di andare a rivestire un ruolo primario nella sanità territoriale».
Ridurre i tempi di attesa è questo l’obiettivo fissato da Regione Lombardia con il nuovo servizio messo a disposizione per i cittadini. «Questo servizio rappresenta un’importante alternativa alla scelta che si effettua nei vari uffici delle ASST – ha ribadito Letizia Moratti vicepresidente di Regione Lombardia e assessore al Welfare -. Grazie alle farmacie aderenti i cittadini possono avere un servizio più vicino a casa e capillare sul territorio».
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